Capodanno cinese - © e X p o s e / Shutterstock
In che data si festeggia il Capodanno cinese? Come avvengono le celebrazioni? Scopriamolo in questo articolo!

Il Capodanno cinese è il nome con cui è comunemente nota la “Festa di primavera” (春节, chūnjié). Per noi occidentali è una ricorrenza strana poiché, pur trattandosi di un Capodanno, non viene festeggiato il 31 dicembre.

Anche le immagini che abbiamo di essa, magari presa da qualche serie tv o di animazione, ce la fa apparire poco familiare. In queste occasioni, infatti, non è strano vedere i caratteristici dragoni sfilare per le strade, magari addobbate con le tipiche lanterne rosse.

Perché, dunque, il Capodanno cinese si festeggia a gennaio o febbraio? E in che modo si celebra la Festa di primavera? Non ci resta che scoprirlo.


Capodanno cinese

Quando si festeggia

Innanzitutto occorre precisare che anche i cinesi, proprio come noi, festeggiano l’arrivo del nuovo anno la notte del 31 dicembre. I due Capodanni, quindi, non sono in contrasto fra di loro, ma ricorrono entrambi tra le feste nazionali del Paese.

Ma se non ricade il primo dell’anno, quando si festeggia il Capodanno cinese? In realtà questa domanda non è del tutto corretta. Per noi, e convenzionalmente in tutto il mondo, il primo giorno dell’anno è l’1 di gennaio.

Tuttavia questa data è valida solo se ci riferiamo al calendario gregoriano, quello più comune, basato sull’anno solare. In aggiunta a questo, i cinesi utilizzano anche il calendario lunisolare, costruito, invece, in funzione dell’anno lunare.

Ciò significa che il nuovo anno lunare (农历新年) non ha una data fissa, ma varia di anno in anno. La cosa potrebbe sembrarvi strana, ma potrebbe risultarvi più familiare pensando alla Pasqua: anche questa festività, infatti, sebbene ogni anno venga festeggiata di domenica, ha una data mobile.

Da quanto detto finora appare evidente che, per capire quale sia la data del Capodanno cinese, occorra fare riferimento alle fasi lunari. Più precisamente, la data viene stabilita in coincidenza con il secondo novilunio successivo al solstizio d’inverno.

Per questo motivo la Festa di primavera può ricadere in un intervallo di date piuttosto ampio, tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Nel 2019, ad esempio, iniziò il 5 febbraio dando il via all’anno del maiale.

Come si festeggia

Nelle case

I cinesi sono un popolo fortemente scaramantico, e le tradizioni legate alla Festa di primavera confermano tale nomea. Le attività che precedono e seguono tale data, infatti, hanno come obiettivo quello di scacciare via la sfortuna e attirare, invece, la buona sorte.

Ciò lo si può riscontrare ad esempio nelle pulizie di fine anno, in cui, simbolicamente, si spazzano le avversità passate. Questo gesto ricorda, in qualche modo, la tradizione italiana di buttare dalla finestra i “brutti ricordi” rappresentati da vecchi oggetti  Ovviamente le pulizie sono da evitare nel giorno di Capodanno, in quanto si rischierebbe di portare via la fortuna appena entrata.

Durante la vigilia, invece, vengono appese le varie decorazioni rigorosamente di colore rosso, in quanto considerato il più fortunato dai cinesi.

capodanno cinese - decorazioni
Decorazione del Capodanno cinese

La notte della vigilia ricorda in qualche modo il Capodanno occidentale in quanto si attende il nuovo anno con il classico cenone con i parenti. Più simile al nostro Natale è invece l’usanza di scambiarsi i regali: i bambini riceveranno una busta rossa (红包, hóngbāo) con dei soldi al loro interno.

I giorni seguenti seguono uno schema preciso, nel senso che ognuno di essi prevede un’attività specifica da compiere. Il primo giorno, ad esempio prevede la visita di amici e parenti per lo scambio degli auguri, mentre il secondo è riservato al culto dei defunti.

Nelle città

Uno degli aspetti che accomuna il Capodanno cinese al nostro, è quello relativo agli spettacoli pirotecnici. Tutta la Cina, infatti, viene assordata dallo scoppio dei petardi e ammaliata dalla bellezza dei fuochi d’artificio, spesso utilizzati nell’ambito di spettacoli pubblici.

Nelle strade, invece, le celebrazioni più coinvolgenti sono quelle relative alla danza del drago e alla danza del leone. Sono anche tra le più famose, in quanto dubito che non abbiate mai visto il lungo drago, sorretto da numerose persone, muoversi con sinuosità ed eleganza nelle varie rappresentazioni.

Capodanno cinese -Danza del drago
Danza del drago

Le celebrazioni del Capodanno terminano il quindicesimo giorno con la Festa delle lanterne., le quali vengono accese e posizionate in tutta la città, con un indovinello al di sopra di esse. Questo potrà essere risolto dai bambini, che, per l’occasione, passeggeranno per le strade con una lanterna di carta.

Capodanno cinese - Festa delle lanterne
Festa delle lanterne

Cosa si mangia

Anche per quanto riguarda i piatti tipici di Capodanno, da consumare nel cenone o nei giorni seguenti, la scelta è dettata soprattutto dalla scaramanzia. In queste date, sulle tavole cinesi, possiamo trovare:

  • involtini primavera (春卷, chūnjuǎn), piatto tipico del Capodanno cinese in quanto il nome deriva proprio dalla Festa di primavera;
  • jiaozi (饺子), conosciuti dalle nostre parti anche come ravioli al vapore. La loro fortuna deriverebbe dalla forma, in quanto simile al Tael, una valuta cinese;
  • pesce: il motivo è da ricercare nella lingua. In cinese, infatti, le parole 鱼 (yú, pesce) e 余 (yú, eccedenza) sono omofone.
  • nian gao (年糕), letteralmente “torta dell’anno”. Anche in questo caso la buona sorte è dovuta alle assonanze, in quanto 年糕 suona esattamente come 年高 (nián gāo), ossia “anno migliore”;
  • noodles della longevità (长寿面, chángshòu miàn), consumati anche nei compleanni in quanto rappresentano la “lunga vita”;
  • delizia di Buddha (罗汉菜, luóhàn cài), piatto vegetariano molto ricco in cui ogni ingrediente porta con sé un significato benaugurante.

Chi optasse per la frutta, non dovrà farsi mancare le arance (橙, chéng), data l’assonanza con la parola “successo” (成, chéng), e i mandarini (桔, jú), in quanto il componente 吉, presente all’interno del carattere, significa “fortuna”.


Il Capodanno cinese, quindi, riesce a unire la gioia della Festa con il rispetto delle tradizioni. Detto questo non mi resta che salutarvi: alla prossima!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it