Quali sono le suddivisioni della Cina? Ci sono province e regioni come in Italia? Scopriamolo in questo articolo!
Tutti sanno che la Cina è una Repubblica popolare in cui il potere è detenuto esclusivamente dal partito comunista. Si conoscono meno, nonostante si parli di un territorio circa trenta volte più grande dell’Italia, le suddivisioni amministrative della Cina.
In altre parole, al di sotto del parlamento e del governo nazionale, da quali enti territoriali – e a che livello – si costituisce la Repubblica popolare cinese? In Italia, ad esempio, abbiamo le regioni, le città metropolitane, le province e i comuni.
Cerchiamo di capire, quindi, se le suddivisioni della Cina coincidono con quelle dell’Italia o, in caso contrario, scopriamone le differenze e gli eventuali motivi che hanno portato alla loro nascita.
Nel caso siate interessati, vi consiglio l’articolo sul partito comunista cinese!
Suddivisioni della Cina
Poiché il termine “Cina” potrebbe risultare ambiguo è meglio fare una premessa: quando parlerò delle suddivisioni amministrative della Cina, mi riferirò esclusivamente alla Repubblica popolare, ossia il territorio continentale e non alla Repubblica di Cina (Taiwan).
Scoprite i motivi che portano alla confusione su quale territorio sia considerato “Cina”!
Nel corso del testo, inoltre, confronterò le suddivisioni della Cina con quelle dell’Italia. Ovviamente, poiché non c’è una corrispondenza perfetta tra gli enti territoriali dei due Paesi, le somiglianze saranno solo indicative, utili soltanto per capire a grandi linee la situazione cinese.
Fatta questa piccola introduzione, possiamo iniziare a vedere finalmente quali sono le suddivisioni della Cina.
1° livello
Iniziamo dal primo livello, quello più alto, costituito in Italia dalle regioni. In Cina, invece, abbiamo 22 province, 5 regioni autonome, 4 municipalità e 2 regioni amministrative speciali.
Province (省)
Attenzione a non fare confusione con i nomi: le province cinesi non equivalgono alle omonime italiane, bensì alle nostre regioni. La figura più importante è quella del segretario del Comitato provinciale, seguita da quella del governatore, a capo del governo provinciale.
Le province riconosciute dalla Cina, però, sono in realtà 23. L’isola di Taiwan, infatti, seppur mai amministrata dalla Repubblica popolare, viene considerata come una regione cinese e non come uno Stato indipendente.
Quali sono le ventidue province? Non vi voglio tediare con una lunga lista di nomi poco noti con descrizioni astratte di territori, per cui vi rimando alla cartina più in basso che, sicuramente, sarà più comprensibile e immediata rispetto alle mie parole.
Regioni autonome (自治区)
Le cinque regioni autonome – in questo caso si parla proprio di regioni – possono essere assimilate, seppur alla lontana, alle nostre regioni a statuto speciale. L’obiettivo, infatti, è quello di tutelare le minoranze etniche largamente presenti in queste aree, garantendo maggiori diritti di tipo legislativo.
Diversamente dalle province, qui non troviamo la figura del governatore bensì quella del presidente, il quale appartiene alla minoranza etnica specifica del territorio. Le regioni autonome, con i principali gruppi etnici di riferimento, sono:
- Guangxi – etnia Zhuang (壮族);
- Mongolia interna – etnia Mongola (蒙古族);
- Ningxia – etnia Hui (回族);
- Xinjiang – etnia Uigura (维吾尔族 );
- Tibet – etnia Tibetana (藏族).
A tal proposito vi consiglio l’articolo sui gruppi etnici cinesi!
Municipalità (直辖市)
Le municipalità sono un po’ l’equivalente delle nostre città metropolitane, nel senso che in entrambi casi a una grande città sono stati accorpati nuovi comuni o aree rurali che, pur mantenendo la propria autonomia, danno vita a un nuovo ente locale.
Una differenza molto importante, però, è data dal livello: le città metropolitane italiane, infatti, equivalgono alle nostre province per cui appartengono al secondo livello e non al primo. In altre parole, è come se le municipalità cinesi avessero lo stesso valore delle nostre regioni.
Le quattro municipalità sono:
- Chongqing (重庆);
- Shanghai (上海);
- Pechino (北京);
- Tianjin (天津).
Regioni amministrative speciali (特別行政區)
Le due regioni amministrative speciali sono quelle di Hong Kong e Macao, nelle quali si applica la politica “un Paese due sistemi”. In questo caso la maggiore autonomia è dovuta al passato coloniale – rispettivamente inglese e portoghese – delle due isole, tornate alla Cina solo verso la fine del secolo scorso.
Per ulteriori informazioni vi rimando ai due articoli dedicati alle isole di Hong Kong e di Macao!
2° livello
Scendendo di un livello troviamo le prefetture che, volendo semplificare, possiamo assimilare alle nostre province. Sono composte da: 299 città-prefettura, 30 prefetture autonome, 7 prefetture vere e proprie e 3 leghe.
Città-prefettura (地级市)
Le città-prefettura sono simili alle municipalità ma con meno autonomia. In genere si tratta di unità amministrative in cui un’area urbana è circondata da aree rurali e il cui controllo può estendersi anche ad altri paesi.
In questo caso il paragone con le nostre città metropolitane è più azzeccato, in quanto entrambe appartengono al secondo livello. Rispetto all’Italia, però, come si può vedere nella cartina in basso, questa divisione amministrativa è nettamente più diffusa, tanto da coprire quasi interamente la Cina orientale.
Prefetture autonome (自治州)
Come per le regioni autonome del primo livello, le prefetture autonome hanno lo scopo di tutelare i gruppi etnici indigeni, i quali possono rappresentare anche oltre il 50% della popolazione.
Prefetture vere e proprie (州)
Un tempo rappresentavano l’unità amministrativa di secondo livello più diffusa in Cina. Oggi, con l’espansione delle città-prefettura, ne sono rimaste solo sette nella parte più occidentale del Paese.
Leghe (盟)
Non sono altro che le prefetture storiche della Mongolia interna non ancora riconvertite in città-prefettura. Avendo mantenuto l’organizzazione originaria, anche il nome è rimasto invariato.
Come si può vedere nella cartina, esistono anche delle suddivisioni intermedie. Le 15 città sub-provinciali indicate in viola, ad esempio, si posizionano a un livello a metà tra le province e le prefetture. Le città sotto-prefettizie indicate in verde chiaro, invece, tra il secondo e il terzo livello.
Altri livelli
Il terzo è il livello delle contee, unità amministrative esistenti da oltre duemila anni. Qui, senza entrare troppo nel dettaglio, troviamo le municipalità – anche in questo caso spesso comprensive di aree rurali o altri paesi – sottoposte alle province e alle prefetture. Fanno parte di questo livello:
- contee;
- città-contee;
- distretti:
- contee autonome;
- bandiere;
- bandiere autonome;
- distretto speciale;
- distretto forestale.
Il quarto, invece, è il livello base delle suddivisioni amministrative cinesi, quello comunale. Questo si suddivide in:
- sotto-distretti;
- città;
- comuni;
- comuni etnici;
- sumu;
- sumu etnici.
Il livello più basso, il quinto, è quello dei villaggi, pressoché ininfluenti dal punto di vista amministrativo.
Le suddivisioni della Cina, quindi, riguardano principalmente le province, le prefetture, le contee, i comuni e i villaggi. Attenzione alle province, però, quelle cinesi non sono come quelle italiane. Detto questo non mi resta che salutarvi: alla prossima!
Classe 1986. All’università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it