Resveratrolo d'uva. Immagine generata da Google Gemini.

Al resveratrolo, una sostanza presente nell’uva e nel vino, si attribuiscono effetti salutistici a causa di una frode scientifica ormai smascherata, che purtroppo non tutti conoscono. Qui ve ne raccontiamo la storia, ma andiamo per gradi.

Il resveratrolo è una sostanza antiossidante, più precisamente uno stilbene, che appartiene alla grande famiglia dei polifenoli. Fu isolato per la prima volta nel 1939 dalle radici del Veratrum grandiflorum, una pianta velenosa utilizzata a scopo curativo in Cina e Giappone. Esiste in due forme – il cis-resveratrolo e il trans-resveratrolo – fra le quali la seconda è quella più stabile e attiva.

Benché sia considerato tipico dell’uva, questo polifenolo viene prodotto da più di 70 specie vegetali in risposta a vari stimoli stressanti, quali raggi UV, sostanze dannose e patogeni. Nell’uva possiamo trovarlo in buccia, semi e raspo, in quantità che si riducono con la maturazione; durante la vinificazione il resveratrolo si trasferisce al mosto, di conseguenza anche il vino ne conterrà.

Nelle prossime righe riportiamo le quantità (irrisorie) di resveratrolo nelle fonti alimentari:

  • 1 litro di vino rosso: 0,361-1,972 milligrammi;
  • 1 kilo di uva rossa: 92-1.604 microgrammi;
  • 1 kilo di cioccolato fondente: 350 microgrammi;
  • 1 kg di mele: 400 microgrammi;
  • 1 litro di birra: birra: 1,34-77 microgrammi.
Resveratrolo, isomero trans.
Trans-resveratrolo. Fvasconcellos 23:21, 9 December 2007 (UTC), Public domain, via Wikimedia Commons.

Alba e tramonto di un mito

Nel corso degli ultimi decenni, si è parlato molto del resveratrolo e dei suoi potenziali benefici per la salute, dalla prevenzione dei tumori e dell’invecchiamento cerebrale agli effetti protettivi per il cuore, per via degli studi condotti da Dipak K. Das, direttore del Cardiovascular Research Center dell’Università del Connecticut. A proposito di salute cardiovascolare, gli studi di Das sembravano evidenziare degli effetti protettivi sul cuore paragonabili a quelli dell’acido acetilsalicilico.

Di conseguenza il resveratrolo assunse la fama di sostanza protettiva, ma la realtà dei fatti è ben diversa!

La frode del Dr. Dipak K. Das

Nel 2008, una segnalazione anonima pervenuta all’Office of Research Integrity, riguardante l’operato del Dr. Das, ha fatto sì che venissero a galla le oltre 100 manipolazioni dei dati sul resveratrolo dettate dagli interessi economici dello studioso, il quale possedeva brevetti ed era in affari con diverse aziende di integratori. In seguito alla scoperta, l’Università del Connecticut richiese la restituzione degli 890.000$ destinati alle sue ricerche e lo licenziò.

D. K. Das morì il 19 settembre del 2013, prima di poter fare causa all’UConn per diffamazione e le sue pubblicazioni furono ritirate.

Resveratrolo: è tutta una bufala?

A onor del vero, esistono altri studi oltre a quelli del Dr. Das che hanno valutato le potenzialità salutistiche del resveratrolo, ma i loro risultati sono tutt’altro che promettenti.

Fermo restando che il resveratrolo assunto con gli alimenti è insufficiente per sortire qualsiasi effetto, ciò che lo frega – anche quando viene introdotto con gli integratori, che ne contengono dosi elevate – è la scarsa biodisponibilità (in parole povere, la quantità che entra in circolo).

I test sui volontari umani1 hanno evidenziato che, nonostante il resveratrolo venga assorbito per il 70%, viene rapidamente metabolizzato ed eliminato, non potendo esplicare alcun effetto sull’organismo.

Alla luce di tali evidenze, lo sviluppo di formulazioni capaci di aumentare la biodisponibilità del resveratrolo2 dovrebbe essere il primo passo per una seria valutazione clinica.

Riferimenti bibliografici:
  1. Walle T, Hsieh F, DeLegge MH, Oatis JE Jr, Walle UK. High absorption but very low bioavailability of oral resveratrol in humans. Drug Metab Dispos. 2004 Dec;32(12):1377-82. doi: 10.1124/dmd.104.000885. Epub 2004 Aug 27. PMID: 15333514;
  2. Salla M, Karaki N, El Kaderi B, Ayoub AJ, Younes S, Abou Chahla MN, Baksh S, El Khatib S. Enhancing the Bioavailability of Resveratrol: Combine It, Derivatize It, or Encapsulate It? Pharmaceutics. 2024 Apr 22;16(4):569. doi: 10.3390/pharmaceutics16040569. PMID: 38675230; PMCID: PMC11053528.
Crediti fotografici

Foto di apertura generata da Google Gemini.

L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Potete contattarmi scrivendo a j.zanza@inchiostrovirtuale.it