Quando ricorre il Qixi festival in Cina? Perché viene considerato il giorno di San Valentino cinese? Scopriamolo in questo articolo!
Il Qixi festival, come la nostra festa di san Valentino, è la ricorrenza che celebra gli innamorati. La data prevista per il 2022 è il 4 agosto ma, come vedremo, cambia di anno in anno.
Non si tratta, però, dell’unica data cinese riservata all’amore. Nella Repubblica popolare, infatti, gli innamorati, oltre al 14 febbraio, esprimono i propri sentimenti anche il 20 maggio.
A tal proposito vi rimando all’articolo sulla festa cinese degli innamorati del 20 maggio!
A differenza delle altre due ricorrenze – una più occidentale e l’altra più legata alle nuove generazioni -, il Qixi festival, i cui richiami possono essere trovati nella cultura millenaria cinese, è sicuramente più tradizionale.
Cerchiamo di capire, quindi, perché si festeggia e come possiamo identificarne la data mobile in cui ricorre negli anni.
Qixi festival in Cina
Il Qixi festival (七夕节, qīxī jié) – o, per dirla in italiano, festa di Qixi – ricade sempre il settimo giorno del settimo mese, motivo per cui è anche noto con il nome di “festa del doppio sette”.
La data dell’evento, però, non è il 7 luglio come si potrebbe facilmente pensare. Per stabilire il giorno preciso, infatti, non si fa riferimento al calendario gregoriano – quello che utilizziamo abitualmente – bensì al calendario lunisolare cinese.
Ogni anno, quindi, un po’ come avviene da noi per il giorno di Pasqua, la festa degli innamorati cinese ricade in una data diversa. Ma perché proprio il settimo giorno del settimo mese?
La leggenda della tessitrice e del pastore
La leggenda da cui trae origine la festa di Qixi è molto antica, tanto che risale al periodo della dinastia Han, regnante nel Paese in un’epoca compresa tra il 206 a.C. e il 220 d.C.
A proposito, è proprio da questa dinastia che deriva il nome dell’etnia “han”!
Zhīnǚ (织女) era la settima figlia dell’imperatore di Giada, il re del paradiso. Un giorno scese sulla Terra e conobbe Niúláng (牛郎), un pastore di vacche di cui ben presto si innamorò.
I due vissero assieme ed ebbero anche dei figli, e Zhīnǚ era così felice che non desiderava più tornare a vivere in cielo. Il padre, però, venne a conoscenza della loro relazione e incaricò la Regina madre d’occidente (西王母, Xīwángmǔ) di riportarla in paradiso. Ciò, ovviamente, scatenò le ire del pastore.
Un tempo uno dei buoi di Niúláng era il dio del bestiame, ma venne punito per aver infranto le leggi del paradiso. Per permettere al pastore di ricongiungersi alla propria amata, costruì una barca che avrebbe permesso all’uomo e ai figli di salire fino in cielo.
Ogni sforzo, però, fu vano, poiché la Regina madre, poco prima che Niúláng riuscisse a raggiungere il paradiso, punì l’innamorato creando un fiume nel cielo. In questo modo l’uomo non sarebbe più stato in grado di raggiungere la propria amata.
Tuttavia la Regina permise ai due innamorati di incontrarsi una notte all’anno, proprio nel settimo giorno del settimo mese. In questa data, infatti, uno stormo di gazze avrebbe creato un ponte nel fiume che avrebbe permesso finalmente a Zhīnǚ e Niúláng di rincontrarsi.
Il dipinto qui sopra si trova nel lungo corridoio del Palazzo d’Estate!
La spiegazione astronomica
Come tante storie e leggende dell’antichità, anche quella che dà origine al Qixi festival trae ispirazione dall’osservazione delle stelle. I due innamorati Zhīnǚ e Niúláng, infatti, rappresentano rispettivamente le stelle Vega e Altair. Il fiume che separa i due innamorati, invece, altro non è che la Via Lattea, la galassia del nostro sistema solare.
Data l’origine astronomica della leggenda, non dovrebbe sorprendere che la festa venga celebrata, con le rispettive varianti, anche in altri Paesi dell’estremo oriente quali il Giappone (con il nome di “Tanabata”), Corea (“Chilseok”) e Vietnam (“Thất Tịch”).
Il Qixi festival, quindi, si celebra il settimo giorno del settimo mese del calendario lunisolare cinese. Il giorno degli innamorati trae origine da un’antica leggenda dal sapore astronomico. Detto questo non mi resta che salutarvi: alla prossima!
Classe 1986. All’università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it