Inno nazionale cinese
Qual è l’inno nazionale cinese? In questo articolo scopriremo quali sono la musica e il testo della “Marcia dei volontari”!

Vi siete mai chiesti come sia l’inno nazionale cinese? Io che seguo lo sport fin da bambino, nelle competizioni internazionali ho sempre guardato e ascoltato con curiosità i simboli distintivi di ogni squadra: la bandiera e l’inno nazionale. Inevitabile, quindi, la curiosità per il canto patriottico della Repubblica popolare.


Nel caso l’abbiate perso, ho già parlato della storia e del significato della bandiera cinese!


Gli appassionati di calcio, però, hanno avuto poche occasioni di ascoltare quest’inno dato che la nazionale cinese ha disputato i mondiali solo una volta. Chi segue altri sport, invece, come ad esempio la pallavolo, può aver ascoltato questo brano ad altissimi livelli.


A proposito, in questo vecchio articolo avevo fatto una panoramica generale sugli sport in Cina!


In ogni caso, nell’era del web, non bisogna più aspettare di vedere un incontro sportivo internazionale per conoscere l’inno di uno Stato. Se anche voi siete curiosi di scoprire chi ha composto l’inno nazionale cinese, come si intitola, quale sia il testo e altre particolarità, proseguite nella lettura!


Inno nazionale cinese

Un po’ di storia

L’inno nazionale cinese si intitola “Marcia dei volontari” (义勇军进行曲, yìyǒngjūn jìnxíngqǔ), venne scritto nel 1934 dal poeta Tian Han (田汉) e musicato l’anno successivo dal compositore Nie Er (聂耳). La sua origine, però, potrebbe sorprendervi.

Sebbene il testo sia patriottico e sia stato scritto in periodo di guerra, la canzone non è stata concepita come inno rivoluzionario da far risuonare nelle piazze, bensì come colonna sonora di un film. Si tratta della pellicola del 1935 风云儿女 (fēngyún érnǚ) – nota in inglese come “Children of troubled times” -, ambientata durante gli anni dell’invasione giapponese e, più precisamente, dell’incidente di Mudken.

In quegli anni l’inno ufficiale era l'”Inno nazionale della Repubblica di Cina” (中华民国国歌, zhōnghuá Mínguó guógē), utilizzato ancora oggi a Taiwan. Questo verrà utilizzato nel Paese continentale fino al 1949.


Per capire le differenze tra la Repubblica di Cina e la Repubblica popolare cinese, vi rimando all’articolo su Taiwan!


La salita al potere dei comunisti, e la conseguente nascita della Repubblica popolare, imponeva, però, un taglio netto col passato. Per questo motivo si decise di scegliere un nuovo inno nazionale e, in via provvisoria, venne adottata proprio la “Marcia dei volontari”. Dal 4 dicembre 1982 divenne l’inno nazionale cinese ufficiale, mentre dal 14 marzo 2004 venne riconosciuto come tale nella Costituzione.


Se volete ripercorrere gli eventi che hanno portato alla nascita della Cina odierna, vi rimando all’articolo sulla Rivoluzione cinese!


Il testo

Il testo, a parte un breve periodo compreso tra il 1978 e il 1981 in cui vennero inseriti riferimenti al partito comunista e a Mao Zedong (毛泽东), ha mantenuto le parole originali di Tian Han.

Cinese Pinyin
起来!不愿做奴隶的人们!
把我们的血肉,筑成我们新的长城!
中华民族到了最危险的时候,
每个人被迫着发出最后的吼声。
起来!起来!起来!
我们万众一心,
冒着敌人的炮火,前进!
冒着敌人的炮火,前进!
前进!前进!进!
qǐlái! búyuàn zuò núlì de rénmen!
bǎ wǒmen de xuèròu, zhùchéng wǒmen xīnde chángchéng!
zhōnghuá mínzú dào liao zùi wēixiǎnde shíhòu,
měige rén bèipòzhe fāchū zùihòude hǒushēng.
qǐlái!qǐlái!qǐlái!
wǒmen wànzhòngyīxīn,
màozhe dírén de pàohuǒ, qiánjìn!
màozhe dírén de pàohuǒ, qiánjìn!
qiánjìn! qiánjìn! jìn!
Italiano
Alzatevi! Gente che non vuole essere schiava!
Con carne e sangue nostri, costruiamo la nostra nuova Grande Muraglia!
Per il popolo della Cina giunge il momento più pericoloso.
Tutto il popolo costretto a levare l’ultimo grido:
Alzatevi!Alzatevi!Alzatevi!
Mille corpi con un cuore.
Contro i cannoni nemici: avanti!
Contro i cannoni nemici: avanti!
Avanti!Avanti!Avanti!

La regolamentazione

Poiché l’inno nazionale cinese è a tutti gli effetti un simbolo del Paese, l’1 settembre 2017 il governo di Pechino decise di salvaguardarne la dignità e i valori tramite la “Legge sull’inno nazionale della Repubblica popolare cinese” (中华人民共和国国歌法), entrata in vigore il mese successivo.

Nella norma, oltre a ribadire che la “Marcia dei volontari è l’inno nazionale cinese”, vengono indicati gli eventi in cui il brano può essere suonato e cantato. Tra questi: le attività politiche di qualsiasi livello, le cerimonie dell’alzabandiera, grandi celebrazioni e grandi eventi sportivi.


Se siete curiosi di conoscere l’evento registrato nel video, vi rimando all’articolo sulla Giornata nazionale della Repubblica popolare cinese!


Vengono riportate anche le occasioni inappropriate e perciò vietate, come ad esempio pubblicità commerciali o attività funebri. Con riferimento all’esecuzione, invece, si fa riferimento all’obbligo di seguire lo spartito standard o la versione ufficiale del brano.

Molta importanza viene dato all’insegnamento dell’inno nelle scuole primarie e secondarie, al fine di rafforzare il patriottismo degli studenti e farne conoscere al meglio la storia e il significato. Viene regolamentata anche la condotta delle persone che assistono all’esecuzione dell’inno nazionale: queste devono alzarsi e assumere un comportamento dignitoso e non irrispettoso.

A proposito di quest’ultimo punto, aveva creato polemica il gesto della mano sul cuore adottato da alcuni sportivi cinesi in occasione dell’inno nazionale. Secondo Chen Guoling (陈国令), membro del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo, dovrebbe essere proibito poiché trae origine da una legge statunitense del 1942 e non fa parte in alcun modo della storia e della cultura cinese.

Mano sul cuore durante l'inno nazionale cinese
Le parole polemiche (in cinese) di Chen Guoling riguardo la mano sul cuore durante l’inno cinese

L’inno nazionale cinese a Hong Kong

Dal 1997 la “Marcia dei volontari” è l’inno ufficiale anche nella regione di Hong Kong e, a partire dal 1999, a Macao. Nelle due aree, però, non si applica la legge sull’inno nazionale per via della politica “un Paese due sistemi“.


Per maggiori informazioni su questi due territori vi rimando agli articoli su Hong Kong e Macao!


Me se nell’ex colonia portoghese i rapporti con il Paese continentale sono pacifici, lo stesso non si può dire di Hong Kong, le cui rivolte degli ultimi anni contro il governo di Pechino hanno portato a un clima di tensione. Come si inserisce, in questo contesto, l’inno nazionale cinese?

La “Marcia dei volontari” risuona come inno durante le partite delle nazionali sportive di Hong Kong ma, come si può facilmente immaginare, le proteste e i fischi durante l’esecuzione sono piuttosto frequenti. Gli abitanti di Hong Kong si riconoscono, invece, nell’inno di protesta “Glory to Hong Kong” (願榮光歸香港) il quale, ovviamente, non ha alcun riconoscimento ufficiale.

In risposta agli scontri nella Regione speciale, la CGTN, divisione internazionale della TV nazionale, pubblicò un video girato a Hong Kong in cui veniva cantato l’inno cinese. Lo scopo del filmato era quello di promuovere la forza del brano che, a differenza delle violenze, non divide ma unisce.

Tuttavia, il 12 giugno 2020, anche a Hong Kong entrò in vigore una legge sull’inno nazionale, basata su quella già in vigore nel Paese continentale. Ciò ha portato alla preoccupazione di organizzazioni umanitarie quali Amnesty International, la quale ritiene che la norma rappresenti una minaccia ai diritti umani dei cittadini della Regione amministrativa speciale.


L’inno nazionale cinese, quindi, ha avuto un’origine molto particolare. Le attuali vicende politiche, però, fanno sì che il brano sia motivo di scontri e tensioni. Detto questo, non mi resta che salutarvi: alla prossima!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it