Esiste un modo per pronunciare correttamente un carattere senza conoscerne il pinyin? Ovviamente no, a meno che qualcuno non ce lo dica a voce. Talvolta, però, possiamo intuire il suono generale del carattere grazie ai componenti fonetici.
Se i componenti radicali ci permettono di intuire il significato, i componenti fonetici ci danno invece un’idea del suono del carattere. Perché un’idea? Perché, pur intuendone il pinyin, o comunque avvicinandoci ad esso, non potremmo mai capirne il tono.
La loro presenza non è universale, ma è limitata ai composti fonetici.
Ad esempio:
女 (donna – nǚ) + 马 (cavallo – mǎ) → 妈 (mamma – mā) dove:
|
Nei caratteri costruiti come composti logici, dunque, non troveremo alcuna fonetica.
Ad esempio:
女 (donna – nǚ) + 子 (bambino – zǐ) → 好 (buono/bene – hǎo) dove:
Una donna (女) con un bambino (子) è infatti una cosa buona (好) |
Componenti fonetici o logici?
Capire quando si è davanti ad un composto fonetico, soprattutto per chi è alle prime armi, è una missione quasi impossibile senza l’ausilio di un dizionario con l’etimologia dei caratteri. I motivi sono diversi:
- Bisogna conoscere il suono del componente.
Nell’esempio precedente, per associarlo al carattere 妈, abbiamo dato per scontato che conoscessimo il suono di 马. |
- Capita spesso che il carattere abbia un suono completamente diverso, rispetto a quello del componente fonetico. Può avvenire per via della semplificazione del carattere, oppure per altre modifiche legate all’evoluzione dei caratteri nel suono e/o nella forma.
Ad esempio: 犭(radicale “cane” – quǎn) + 句 (frase – jù) → 狗 (cane – gǒu) La spiegazione di questa discrepanza potrebbe essere data dal fatto che 句, meno comunemente, è la variante del carattere 勾 (suscitare – gōu) |
- Anche il significato intrinseco dei caratteri si è evoluto nel tempo, per cui non è sempre facile capire quale sia la funzione del componente.
Ad esempio: 宀 (radicale “tetto”) + 豕 (maiale) → 家 (casa) In questo caso, così come il “cavallo” con la “mamma”, pensereste che il “maiale” non abbia nulla a che fare con il significato di “casa”. Per questo motivo, non avendovi mostrato il pinyin, pensereste ad un composto fonetico. In realtà il “maiale” (shǐ) sotto a un tetto, contribuisce a formare il significato di “casa” (jiā). Il motivo della presenza del maiale ha dato luogo a diverse interpretazioni, pur senza arrivare ad una certezza assoluta. Una delle più accreditate riguarda il fatto che, nell’antica Cina, i maiali vivessero all’interno dell’abitazione con i proprietari. Da qui, per estensione del concetto, un maiale sotto al tetto rappresenta il luogo in cui si vive, per cui la casa. |
Ma non avevi detto che potevamo intuire il suono dei caratteri?
Le difficoltà fin qui esposte ci fanno capire che non possiamo leggere i caratteri come fossero lettere dell’alfabeto. È anche vero, però, che diversi componenti fonetici sono facili da riconoscere, poiché molto ricorrenti e con differenze minime dal suono originale. Vediamone alcuni!
N.B.: Per facilitare la lettura, ho scritto in verde i pinyin identici al componente fonetico, in giallo quelli molto simili e in rosso quelli completamente diversi.
I caratteri con più toni, ma identico pinyin (ad esempio: 蚂 mā, mǎ, mà), sono stati inseriti solo una volta con un unico tono.
巴 bā
吧 bā,芭 bā,疤 bā,靶 bǎ,把 bǎ,爸 bà,耙 bà/pá
爬 pá
包 bāo
胞 bāo,苞 bāo,炮 bāo/pào,雹 báo,饱 bǎo,抱 bào,刨 bào/páo
泡 pào,咆 páo,袍 páo,跑 pǎo,疱 pào
方 fāng
芳 fāng,防 fáng,房 fáng,鲂 fáng,纺 fǎng,访 fǎng,放 fàng,舫 fàng,仿 fàng
马 mǎ
妈 mā,码 mǎ,玛 mǎ,蚂 mǎ,骂 mà,吗 ma
冯 féng
青 qīng
清 qīng,蜻 qīng,情 qíng,晴 qíng,氰 qíng,请 qǐng
睛 jīng,腈 jīng,精 jīng
猜 cāi
中 zhōng
忠 zhōng,钟 zhōng,盅 zhōng,种 zhǒng,仲 zhòng
冲 chōng,忡 chōng
Concludendo, l’utilità di conoscere i componenti fonetici si capisce bene negli ultimi esempi. Come già detto, permettono di ricordare la pronuncia generale di molti caratteri, essendo questa sempre uguale o molto simile. In secondo luogo, dato che a cambiare è solo il radicale, facilitano enormemente la scrittura. Ad esempio, partendo dal componente 青, vi basteranno pochi tratti in più per saper scrivere tutti i caratteri che lo contengono.
Classe 1986. All’università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it