Acido azelaico nei cosmetici: a cosa serve? Immagine generata da Google Gemini.

L’acido azelaico è presente in molti prodotti per la cura della pelle, ma a cosa serve? Come agisce? Scopriamone di più!

Era il 1978, quando Marcella Nazzaro-Porro e Siro Passi dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma scoprirono il potenziale antimacchia dell’acido azelaico (AZA) prodotto da Malassezia,1 un lievito che in condizioni particolari può infettare la pelle, causando la comparsa di chiazze bianche (pitiriasi versicolor). Una scoperta importante, quella dei ricercatori romani, che ha dato il via a una serie di valutazioni per chiarire le attività e le possibili applicazioni di questo acido bicarbossilico.

Attività biologiche dell’AZA

I risultati delle ricerche condotte fino ad oggi, raccolti in una revisione sistematica pubblicata su Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology,2 mostrano che l’acido azelaico possiede attività:

  1. antimelanogeniche, cioè riduce la produzione di melanina (il pigmento cutaneo) inibendo sia la tirosinasi (l’enzima-chiave della melanogenesi), sia la proliferazione e la maturazione dei melanociti (le cellule che producono la melanina) iperattivi;
  2. anticheratosiche, dunque riduce l’ostruzione dei follicoli piliferi e gli ispessimenti cutanei, regolando la proliferazione dei cheratinociti (le cellule dell’epidermide);
  3. batteriostatiche, infatti inibisce lo sviluppo dei batteri cutanei che all’occorrenza possono causare infezioni, come il Cutibacterium acnes e gli stafilococchi (aureus ed epidermidis), perché li costringe a spendere più energia per sopravvivere;
  4. antiossidanti e antinfiammatorie, giacché riduce la produzione delle ROS (Specie Reattive dell’Ossigeno), radicali liberi che svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione della risposta infiammatoria.
Il lievito Malassezia causa le macchie bianche tipiche della pitiriasi versicolor producendo acido azelaico e altri metaboliti con attività antitirosinasi. Immagine presa da Wikimedia Commons (crediti nell'articolo).
Pitiriasi versicolor: le zone ipopigmentate (macchie bianche) sono causate dal lievito Malassezia, produttore di acido azelaico con attività antimelanogeniche. Sarahrosenau on Flickr.com, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons.

Indicazioni dell’acido azelaico

In Italia l’uso dell’acido azelaico è approvato dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per il trattamento delle forme papulo-pustolose di acne e rosacea, in gel o crema al 15-20% (Finacea®, Skinoren®). Applicato 2 volte al giorno, per un periodo variabile a seconda della severità (nei test clinici 12 settimane), l’AZA è infatti efficace nell’attenuare i rossori e ridurre la conta delle papulo-pustole.

L’acido azelaico è utile, tuttavia, anche nell’acne comedonica (prevalenza di punti neri e punti bianchi)3 perché libera i pori e normalizza la secrezione sebacea (fino a 12 settimane dalla fine del trattamento, secondo quanto emerso da uno studio testante gli effetti del peeling al 20% di AZA su 27 giovani donne4), nonché per schiarire le macchie lasciate dall’acne (iperpigmentazione post-infiammatoria).5

Un altro disturbo che può giovare dal trattamento con AZA, stando a una revisione sistematica pubblicata sull’Indian Dermatology Journal, è il melasma, giacché in fase di mantenimento previene la ricomparsa delle macchie brune insieme ai solari.2 Nei pazienti intolleranti alla terapia standard (una crema all’idrochinone 4%, tretinoina 0,05% e fluocinolone acetonide 0,01%), l’AZA al 20% è utile anche nella fase d’urto, per schiarire le macchie in associazione ad altri trattamenti come il laser Nd-Yag.

Un’altra possibile applicazione è la follicolite, l’infiammazione dei follicoli piliferi causata dagli stafilococchi o dalla rasatura: infatti, da uno studio pilota che ha coinvolto 26 pazienti, è emerso che il trattamento con una schiuma al 15% di AZA (2 applicazioni giornaliere per 4 settimane) è efficace nel ridurre il numero di foruncoli, il rossore e il prurito.7

Effetti indesiderati e controindicazioni

Il trattamento con acido azelaico è generalmente ben tollerato. Tra i più comuni effetti indesiderati vi sono bruciore, prurito e dolore nel sito di applicazione, che tuttavia sono lievi e temporanei; sono comuni (benché meno dei precedenti) anche pelle secca, eruzioni cutanee, sensazione di formicolio o torpore. Di rado può causare orticaria, peggioramento dell’asmareazioni di ipersensibilità (gonfiore del viso o degli occhi, fiato corto).

L’uso è controindicato nei bambini, negli asmatici, nei pazienti con allergie note all’acido azelaico o con una predisposizione allergica. L’uso in gravidanza o durante l’allattamento deve essere valutato dallo specialista.

Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello sulla skincare routine per acne: prodotti e consigli utili.

Riferimenti bibliografici:
  1. Nazzaro-Porro M, Passi S. Identification of tyrosinase inhibitors in cultures of Pityrosporum. J Invest Dermatol. 1978 Sep;71(3):205-8. doi: 10.1111/1523-1747.ep12547184. PMID: 99481;
  2. Feng X, Shang J, Gu Z, Gong J, Chen Y, Liu Y. Azelaic Acid: Mechanisms of Action and Clinical Applications. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2024 Oct 22;17:2359-2371. doi: 10.2147/CCID.S485237. PMID: 39464747; PMCID: PMC11512533;
  3. Barbareschi, M., Hendricks, I., Angius, A., Cattaneo, M., & Monti, M. (1991). The anticomedonic activity of azelaic acid investigated by means of scanning electron microscopy on horny layer biopsy. Journal of Dermatological Treatment2(2), 55–57. DOI: 10.3109/09546639109086775;
  4. Szymańska A, Budzisz E, Erkiert-Polguj A. Long-term effect of azelaic acid peel on sebum production in acne. Dermatol Ther. 2022 Jan;35(1):e15186. doi: 10.1111/dth.15186. Epub 2021 Nov 17. PMID: 34731527;
  5. Shucheng H, Zhou X, Du D, Li J, Yu C, Jiang X. Effects of 15% Azelaic Acid Gel in the Management of Post-Inflammatory Erythema and Post-Inflammatory Hyperpigmentation in Acne Vulgaris. Dermatol Ther (Heidelb). 2024 May;14(5):1293-1314. doi: 10.1007/s13555-024-01176-2. Epub 2024 May 11. PMID: 38734843; PMCID: PMC11116308;
  6. Sarkar, Rashmi; Handog, Evangeline B.; Das, Anupam; Bansal, Anuva; Macarayo, Ma. Juliet; Keshavmurthy, Vinay; Narayan, Vignesh; Jagadeesan, Soumya; Pipo, Eugenio III; Ibaviosa, Grace Monica; Podder, Indrashis; Bansal, Shivani. Topical and Systemic Therapies in Melasma: A Systematic Review. Indian Dermatology Online Journal 14(6):p 769-781, Nov–Dec 2023. | DOI: 10.4103/idoj.idoj_490_22;
  7. Draelos ZD. Examining 15% Azelaic Acid Foam for the Treatment of Folliculitis: A Pilot Study. J Clin Aesthet Dermatol. 2020 Apr;13(4):36-38. Epub 2020 Apr 1. PMID: 33144909; PMCID: PMC7605388.
Crediti fotografici

Foto di apertura generata da Google Gemini.

L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Potete contattarmi scrivendo a j.zanza@inchiostrovirtuale.it