La stagione più fredda dell’anno
Come tutti sanno l’inverno, dal latino “hibernum“, si distingue in astronomico e meteorologico.
Astronomicamente questa stagione ha inizio nel momento in cui il Sole, che ha raggiunto il suo punto più basso rispetto all’orizzonte alla data del solstizio, comincia la propria risalita completandola nel giorno dell’equinozio di primavera. Nel nostro emisfero questo periodo va dal 22 dicembre al 20 marzo, per un totale di 89 giorni, ora più, ora meno.
Dal punto di vista meteorologico, invece, l’inverno è semplicemente considerato il periodo più freddo dell’anno ed è una stagione che va dal 1° dicembre al 28 febbraio circa.
Il solstizio d’inverno e le leggende
Nei secoli e nelle varie culture i giorni in cui si verificava il solstizio d’inverno erano ritenuti magici e straordinari. Durante quei giorni il sole, giunto nella fase più debole di luce e calore, non sprofondava nelle tenebre ma diventava “Invictus” (invincibile). Fu l’imperatore Aureliano a ufficializzare in tutto l’impero romano il Dies Natalis Solis Invicti nel 274 d.C., in seguito alla grande vittoria sulla regina Zebedia del Regno di Palmira.
I Saturnali
Dal 17 al 24 dicembre a Roma si tenevano i Saturnali, dedicati al dio Saturno, ovvero il Cronos greco, nella più antica leggenda il re del Lazio prima della fondazione di Roma. Ai primordi i Saturnali erano una festa religiosa e sociale molto complessa, di ribaltamento dei ruoli, e a Saturno si dedicavano addirittura sacrifici umani sino a quando, dice la leggenda, Eracle, passando per il Lazio, convinse gli abitanti a non sacrificare vite umane, ma ad offrire statue d’argilla e ceri accesi.
Anche Opi, moglie di Saturno, dea del raccolto e dell’abbondanza, veniva festeggiata durante i Saturnali, il 19 dicembre nelle Opalie, affidando alla sua protezione il grano mietuto e riposto nei granai.
Nascite divine
Giungere al solstizio superando la Candelora significava essere sopravvissuti, anche quell’anno, alla ciclica morte. Non è un caso che innumerevoli nascite miracolose e divine, maschili e femminili, vennero collocate in questa data:
- Dionisio, in onore del quale, nei giorni del solstizio d’inverno, si svolgeva una festa rituale chiamata Lenee, festa delle donne selvagge;
- Mithras di Roma, nato in una grotta, culto dei militari e diffuso, quindi, in tutti gli angoli dell’impero dalle legioni;
- Attys, nato da una vergine, morto a titolo di sacrificio, che risorge il 25 Marzo;
- Atargatis di Siria, grande dea madre, dea della natura e sua rinascita, chiamata dai Romani anche Derketo e dea Syria;
- Kybele o Cibele, dea della Frigia amata da Adone;
- Astarte della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell’amore;
- Shamash, il dio solare babilonese, della giustizia e della predizione.
- Dumuzi, il dio sumero;
- Krishna, il dio più importante dell’India;
- Joshua Ben Josef (Gesù il Nazareno, detto il Cristo e Salvatore);
- Horus, il Dio Sole Bambino, in Egitto;
- Baldur, in Scandinavia;
- Freyr in Scandinavia;
- Bacab, dio dei Maya dello Yucatan (attuali Guatemala e Messico Sud Est);
- Huitzilopochtli e Quetzalcoatl, entrambi del Messico centrale azteco.
Siete curiosi di scoprire di cosa scriveranno gli Inchiostrati, dunque?
Domani inizia Serena che ci porterà, letteralmente, sulla neve parlando degli snow artists. Buona lettura!
La Redazione
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