
Sedicesimo appuntamento con “L’erbario“, in cui vi raccontiamo alcune curiosità e aneddoti sul sommacco (Rhus coriaria). Buona lettura!
Rhus coriaria: l’identikit
“Il maestro tintore, che è anche conciatore, è un uomo molto indaffarato” (Sélène Pelletier-Baillargeon)
Il sommacco, o sumac, è una pianta originaria del Medio Oriente e dell’Europa meridionale che fa parte della famiglia delle Anacardiaceae. Diffusissimo in Italia allo stato spontaneo, soprattutto nei terreni poveri e aridi, può raggiungere i 3 metri di altezza e riesce a ricoprire aree anche molto estese.
Cresce spontaneo anche in Libano, in Turchia e nel sud-ovest della Francia, ma è in Iran che i suoi frutti ridotti in polvere e dal sapore speziato e piccante vengono utilizzati in cucina e nella medicina tradizionale per le sue proprietà antibatteriche, antiossidanti e antinfiammatorie. Le sue foglie sono lunghe e seghettate, e diventano rosse con l’inizio della stagione autunnale; i fiori sono di colore verde-giallo riuniti in pannocchie e i frutti sono drupe rosso scuro che si raccolgono in estate: profumano di agrumi ma il sapore è asprigno, piccante e pungente.
Gli usi tradizionali
Tra luglio e settembre, quando non sono ancora giunti a maturazione, i frutti vengono raccolti e poi fatti essiccare e tritati, ottenendo così la spezia. Il sommacco contiene acqua, proteine, fibre, carboidrati, grassi e olio essenziale: è proprio in quest’ultimo che si trova la maggior parte delle sostanze con proprietà terapeutiche. È una miniera di sali minerali: fosforo, potassio, rame, ferro, zinco, magnesio, calcio, sodio.
Gli estratti sono usati per trattare o disturbi gastrointestinali, per abbassare la temperatura corporea, per curare tosse e gengiviti; infine ha importanti proprietà antiossidanti e per questo si trova in cima alla lista della tabella ORAC, scala che classifica i migliori cibi antiossidanti e antinvecchiamento.
Un semplice passatempo
Lasciate ammollo nell’acqua tiepida 36 foglie appena raccolte e fate la stessa cosa con 10 fogli per acquerello di 10 x 20 cm. Aggiungete un cucchiaio di allume di potassio in polvere in entrambi i recipienti e lasciate passare un’ora. Estraete il tutto e formate vari strati sovrapponendo una foglia e un cartoncino, fino a esaurire il materiale, e legate tutto con uno spago.
Versate l’acqua dell’ammollo in una casseruola e immergete il pacchetto creato, per poi far cuocere per 2 ore a fuoco basso. Quando l’acqua si sarà raffreddata, tagliate lo spago, togliete le foglie e sciacquate i fogli, in modo da ammirare le magnifiche stampe vegetali magiche.
L’aneddoto
In Iran si festeggia il Capodanno (Norouz) il 21 o il 22 marzo, giorno dell’equinozio di primavera e, per l’occasione, ogni famiglia ha l’abitudine di imbandire la tavola con le “haft sin”, le sette “S”, ossia sette elementi che simboleggiano qualcosa e che iniziano tutti per “s”. Uno di questi è appunto il sommacco, che rappresenta il Sole.

Mi chiamo Alessandra Leo, sono laureata in Scienze della Comunicazione e pubblicista.
Adoro il mondo beauty, in particolare il make-up e la skincare, ma un’altra mia passione è l’esoterismo e tutto ciò che riguarda streghe e magia.