Ferragosto, origini e tradizioni della festa.

Origini e storia di Ferragosto

Il 15 agosto, in Italia, si celebra Ferragosto: la festa estiva per eccellenza, che affonda le radici nell’antichità. Chi la istituì il 1° agosto del 18 a.C., infatti, fu l’imperatore romano Ottaviano Augusto, che volle collegare tutte le feste agostane – i Nemoralia in onore di Diana (13, 14 e 15), i Vinalia rustica in onore di Giove e Venere (19) e i Consualia in onore di Conso (21) – per garantire agli agricoltori un adeguato periodo di sosta dal lavoro.1

Durante il riposo di Augusto (in latino Feriae Augusti, da cui deriva appunto Ferragosto2) si adornavano gli animali da tiro con i fiori, si organizzavano corse di cavalli e i contadini porgevano gli auguri ai proprietari terrieri, ricevendo in cambio una mancia.

Nel VII secolo d.C. la Chiesa cattolica riassorbì la festa di Feriae Augusti, spostandola il 15 agosto per farla coincidere con la solennità dell’Assunzione della Vergine Maria (l’ascesa della Madonna in paradiso con l’anima e il corpo, che Pio XII proclamò dogma nel 1950).

La festività come la conosciamo oggi, tuttavia, iniziò a prender forma durante il ventennio fascista con l’istituzione dei Treni speciali celeri per i servizi popolari. Il servizio, attivo dal 1931 al 1939, prevedeva due offerte valide dal 13 al 15 agosto: la gita di un sol giorno, nel raggio di 50-100 km, e la gita dei tre giorni, nel raggio di 100-200 km.3 Grazie ai Treni di Ferragosto, le località turistiche divennero accessibili a molti, contribuendo così alla nascita del turismo di massa.4

Ottaviano Augusto, primo imperatore di Roma, istituì Feriae Augusti (Ferragosto) nel 18 a.C.
Statua di Ottaviano Augusto, il primo imperatore di Roma. Crediti: Till Niermann, Wipedia.

Tradizioni del 15 agosto

Da nord a sud, sono molteplici le tradizioni legate al 15 agosto. Ad esempio, in Lombardia, fino ai primi decenni del ‘900, era usanza “dare il Ferragosto” (dà ol faravost) ai dipendenti, cioè soldi extra o cibarie per trascorrere lietamente la giornata.

In Piemonte, fino alla prima metà del secolo scorso, era un’abitudine diffusa fare i picnic nel parco vicino alla Chiesa della Madonna del Pilone (Festa dle pignate a la Madòna dël Pilon). Mentre la regina Margherita di Savoia (1851-1926) offriva dei biscotti, le cosiddette “Margherite di Stresa”, durante i ricevimenti di Ferragosto alla Casa Reale.

Spostandoci in Toscana, il 15 agosto si svolgono il Palio marinaro dell’Argentario a Porto Santo Stefano e la Giostra del saracino a Sarteano. A Pitigliano si preparano i biscotti di mezz’agosto, ciambelle all’anice. Dei dolci simili esistono anche in Emilia Romagna, a Grizzana Morandi, dove prendono il nome di “zuccherini montanari bolognesi”. Invece a Piacenza si prepara la bomba di riso con piccioni, che si vocifera fosse il piatto preferito di Elisabetta d’Este.

In Sicilia, il 15 agosto si svolge la processione della Vara di Messina dedicata alla Madonna Assunta ed è consuetudine preparare un dolce al cucchiaio chiamato “gelu di muluna”, il gelo all’anguria.

Invece in Sardegna si usa organizzare pranzi conviviali (“spuntini”) in famiglia o tra amici con i piatti della tradizione, di mare o di terra a seconda della località, magari dopo una mattinata trascorsa in spiaggia o in campagna.

Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto scoprite cosa mangiare in vacanza a Tortolì-Arbatax, ridente località della Sardegna centrorientale.

Riferimenti bibliografici:
  1. Wikipedia. “Ferragosto”;
  2. Focus. “Ferragosto: perché si chiama così?”;
  3. Libreriamo. “Perché si dice “Ferragosto” e perché è usanza fare una gita fuori porta”;
  4. Il Post. “Cos’è Ferragosto e perché si festeggia”.
Crediti fotografici

In apertura, foto di sulox32 da Pixabay.

Scritto da:

Redazione IV

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