State cercando sul web un centrotavola cinese tradizionale per abbellire la vostra casa? Fate attenzione a quello che comprate!
Nei mesi scorsi un oggetto in vendita su Amazon ha scatenato l’ilarità, e allo stesso tempo il disgusto, degli utenti social cinesi. Si tratta di un centrotavola cinese degli anni ’60… O almeno così diceva l’annuncio. Ma perché queste reazioni?
Prima di capire le caratteristiche del prodotto in questione, vorrei fare una premessa. A tante persone piace decorare le proprie case con oggetti provenienti da altre culture come dipinti, statuette o soprammobili generici. Il problema è che, molto spesso, non si ha idea di quale sia il loro significato, oppure lo si ignora semplicemente.
Pensate a oggetti sacri di popolazioni lontane, acquistate per la loro forma particolare o, più banalmente, per il fascino esotico che trasmettono. Oppure, spostandoci sui tatuaggi, in quanti conoscono il significato dei disegni samoani o dei caratteri cinesi incisi sulla propria pelle?
Insomma, la conoscenza della cultura da cui prendiamo in prestito oggetti o simboli è fondamentale per non apparire offensivi o del tutto ridicoli. Ma cosa c’entra tutto questo con un semplice centrotavola cinese?
Il “centrotavola” cinese
Il “centrotavola” cinese è presente in numerosi annunci di Amazon Canada, ebay e altre piattaforme di vendita online. I prezzi e le descrizioni sono variabili ma, comunque, non si discostano molto gli uni dagli altri. Prendiamone uno a titolo di esempio.
L’annuncio parla di un “portafrutta” cinese tradizionale degli anni ’60 utilizzabile anche come centrotavola. In effetti, a prima vista, la vivacità dei colori e i disegni dai richiami orientali sembrano quasi voler prendere la scena su tutto il resto.
Nei dettagli, oltre alle caratteristiche tecniche, ci vengono fornite informazioni in merito al suo utilizzo. Ci viene detto, in particolare, che “non solo può essere usato come portafrutta in cucina ma (…) può essere usato anche come secchiello portaghiaccio per champagne o vini rossi“.
Ci viene riferito, inoltre, che questo centrotavola cinese è “adatto come regalo per chi inaugura una nuova casa o per matrimoni“. In aggiunta, riprendendo le informazioni precedenti, ci viene detto che “può essere usato come accessorio di moda per la cucina o per la tavola“.
Selezionando le opzioni di acquisto scopriamo che il prezzo dell’articolo è di 104,99 dollari canadesi, circa 70€. Certo, non costa pochissimo ma, stando a quanto dice l’annuncio, stiamo pur sempre parlando di un oggetto tradizionale cinese di sessant’anni fa, non di una cianfrusaglia da bancarella.
Insomma, sembra proprio un regalo con cui fare un figurone con amici e parenti. Ma cosa c’è di vero di quanto detto finora?
No, non è un portafrutta
Siete curiosi di sapere se questo “centrotavola cinese” sia adatto per ospitare frutta, pane o bottiglie di champagne? I bambini nel video in basso pensavano di metterci dentro biscotti e caramelle. Ma prima che ve lo dica io, lasciate che sia l’uomo al termine del filmato a spiegarvi il suo reale utilizzo.
Ebbene sì, se non l’aveste capito – o pensate di aver capito male – il fantomatico portafrutta non è nient’altro che un vasino per bimbi. Era molto popolare negli anni ’80 e ’90, per cui i trentenni cinesi di oggi lo ricordano bene. Pagarlo 70€ è un po’ esagerato dato che in Cina si trova a meno dell’equivalente di 4€.
Ma in origine non era nemmeno questa la funzione principale del nostro “centrotavola” cinese, nato, invece, come sputacchiera. Oggi può essere utilizzato anche per buttare mozziconi di sigaretta o, se posto sotto alla tavola, piccoli avanzi di cibo.
Su una cosa, però, l’annuncio di Amazon non aveva torto: può essere un regalo adatto per i matrimoni. Il carattere cinese dipinto sul prodotto, infatti, è 囍 (xǐ, doppia felicità), utilizzato in segno di buon auspicio proprio in queste occasioni. In tale contesto il vasino simboleggia il nascituro che arriverà di lì a breve, per cui è una sorta di augurio per una famiglia felice e serena.
Del carattere 囍 ne ho parlato anche a proposito della scaramanzia in Cina!
E voi avreste messo veramente la frutta o le bottiglie di vino in un vasino? Allora mi immagino la faccia di un vostro eventuale ospite cinese. Detto questo non mi resta che salutarvi: alla prossima!
Classe 1986. All’università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it