comunicazione

Bentornati!

All’inizio di questo tema del mese ci siamo posti alcune domande sulla comunicazione:

In un mondo dove tutti sono onniscienti grazie a Google search, che rischi si corrono? E quali vantaggi invece ha portato la cultura digitale nella vita del singolo? Ha migliorato o peggiorato la conoscenza? E i rapporti umani?
Il divario digitale è sanato oppure, come per tante altre cose, ci saranno sempre differenze da un capo all’altro del mondo?

Siamo riusciti ad avere qualche risposta?

Iniziamo da Pasquale, che ha scritto un ottimo approfondimento sui Big Data: arriveremo ad un Big Impact oppure no? “Per raccogliere ed analizzare Big Data servono una memoria di massa scalabile (PetaByte / Exabyte) e strumenti per estrarre il valore informativo che racchiudono. Non è un compito semplice.

Lorenzo ci ha presentato gli effetti positivi e, soprattutto, negativi della presenza sui social network, in particolar modo per i cosiddetti VIP dello sport: “Nella società di (e del) 2017, infatti, si viene ad instaurare un meccanismo di controllo ancora più subdolo di quello che viene mostrato in 1984: non solo i social mostrano i pensieri e la vita degli sportivi, ma sui social non c’è neanche bisogno della psicopolizia presentataci nella prima opera, incaricata di punire ogni psicoreato non in linea col bipensiero”.

Grazie a Jessica abbiamo scoperto qualcosa di più sulla SNSA: “o Social Networking Sites Addiction, è una forma di dipendenza che spinge chi ne è affetto ad usare compulsivamente i social, con lo scopo di trarne gratificazione. Contrariamente ad altre tipologie di dipendenza, come quella da Internet, non è stata ancora ufficialmente riconosciuta: tra gli studiosi, infatti, c’è chi considera questo fenomeno una patologizzazione del comportamento, cioè il fare apparire a tutti i costi l’uso, seppur eccessivo, una vera e propria patologia.

C’era una volta la fumetteria. Oggi, nell’era di internet, è nato il webcomic. Una valida alternativa oppure no? Ne ha parlato la nostra esperta, Anna!
Utilizzando il formato elettronico, l’artista ha una maggiore libertà di azione e può scegliere la dimensione di tavole e albi in funzione delle scene e del racconto stesso. Pertanto, accanto alle storiche “tavole” e “strisce”, possiamo trovare i nastri, o verticalismi: veri e propri fumetti che si svolgono dall’alto verso il basso, con un flusso uniforme di vignette, presentando una narrazione più fluida, anche se un po’ a svantaggio della suspense.”

Sapevate che “nel 1998 il Governo cinese ha adottato il Golden Shield Project, un progetto di sorveglianza e censura che trova la sua massima espressione nel Great Firewall of China. Se la “Great wall” è la Grande muraglia, il “Great Firewall” è un muro invisibile issato dal governo cinese per proteggere Internet da tutto ciò che può minare i valori e l’economia del Paese. Quindi non solo il blocco dei siti, ma anche la censura di parole scomode come “democrazia”. Per tale motivo, le palesi limitazioni alle libertà di espressione e informazione vengono percepite come una scelta virtuosa, in funzione di un bene più importante da tutelare.”? Eppure anche in Cina esistono internet ed i social. Ce ne ha parlato Mauro.

Questo mese il topic si conclude più velocemente del solito: comunicare sul tema della “comunicazione” è decisamente complesso, ma alcuni Inchiostrati hanno sfornato delle vere e proprie chicche!

Cosa stiamo preparando per il mese di giugno? Seguiteci e lo scoprirete presto!

D’altro canto, siamo o non siamo nell’era della Comunicazione?

La Redazione

Scritto da:

Redazione IV

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