
Si rinnova l’appuntamento con “L’erbario”, la rubrica dedicata al regno vegetale. Il protagonista di questo nuovo capitolo è Silybum marianum, meglio noto come “cardo mariano”. Scopriamone di più!
Il cardo mariano è una pianta erbacea originaria del Bacino del Mediterraneo, naturalizzata in America e Australia.1 Il suo nome scientifico è Silybum, dal greco ‘sillybon’ (cardo), marianum, ‘di Maria’, che secondo una leggenda fece gocciolare il latte sulle foglie dei cardi, sotto i quali si riparò per allattare Gesù Bambino durante la fuga in Egitto, causando la comparsa delle caratteristiche venature bianco-lattiginose.
La pianta, stretta parente del carciofo e quindi membro delle Asteraceae, cresce spontanea in habitat caldi e asciutti, completando il ciclo vitale in due anni. Durante il primo anno sviluppa una rosetta basale di foglie pennatifide spinose, lunghe 20-40 cm, con la pagina superiore glabra e lucida, verde con striature bianche, e quella inferiore rivestita di peli.
Il secondo anno, invece, dalla rosetta basale si erge per 0,9-1,8 m di altezza uno scapo robusto che porta l’infiorescenza: un capolino globoso di 4-8 cm di diametro, formato da 50-200 fiori tubulari magenta o viola, fertili ed ermafroditi. Ciascuno di essi darà origine a piccoli frutti secchi indeiscenti (che non si aprono a maturità) definiti “acheni“: la forma è oblunga o obovata, la superficie lucida e bruna e l’aroma simile al cacao.
Raggiunta la maturità in piena estate, gli acheni vengono raccolti, privati del pappo (le setole argentate che ne favoriscono la disseminazione) ed essiccati: in tal modo si ottiene la droga (parte attiva), che dovrebbe contenere almeno l’1,5% di silimarina espressa come silibina (Farmacopea Europea, IX edizione).2

Il cardo mariano nella Medicina popolare
Silybum marianum è utilizzato fin dall’antichità per curare disturbi a carico della vescica ma soprattutto del fegato, come l’epatite, l’ittero e la cirrosi, l’avvelenamento da morsi di serpente, di insetto o da ingestione di funghi velenosi, quali l’Amanita phalloides. La testimonianza più antica di questi usi ce la dà Dioscoride (ca. 40 d.C. – 90 d.C.), medico greco trapiantato nell’antica Roma, che consigliava l’infuso come antidoto per il veleno dei serpenti; mentre Plinio il Vecchio (23 d.C. – 79 d.C.) sosteneva che mescolare il succo del cardo con il miele aiutasse a eliminare la bile (effetto colagogo).3
Invece i cristiani, per via della summenzionata leggenda, credevano che il cardo mariano aumentasse la produzione di latte materno (effetto galattogogo) e pertanto lo somministravano alle puerpere.
Nel contesto della Medicina popolare europea, il cardo mariano si usa per alleviare la pesantezza di stomaco e migliorare la funzionalità epatica, qualora il medico abbia escluso la presenza di gravi condizioni cliniche.4 Gli adulti e gli anziani possono assumerlo sotto forma di:
- infuso (3-5 g di frutti essiccati in 100 mL di acqua bollente per qualche minuto) 2-3 volte al giorno prima dei pasti;
- polvere: 300-600 mg, 2-3 volte al giorno prima dei pasti;
- estratto secco etanolico: 200 mg al giorno;
- estratto molle: 392 mg, 2 volte al giorno.
Effetti indesiderati e controindicazioni
L’assunzione del cardo mariano può causare secchezza delle fauci, nausea, mal di stomaco e diarrea, talvolta mal di testa e reazioni allergiche.5
L’uso è controindicato in caso di ipersensibilità alle Asteraceae, nonché in gravidanza, allattamento ed età inferiore a 18 anni, per insufficienti evidenze di sicurezza.
Consigli di lettura
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Riferimenti bibliografici:
- Bijak, M. Silybin, a Major Bioactive Component of Milk Thistle (Silybum marianum L. Gaernt.)—Chemistry, Bioavailability, and Metabolism. Molecules 2017, 22, 1942. DOI: 10.3390/molecules22111942;
- Assessment report on Silybum marianum (L.) Gaertn., fructus EMA/HMPC/294188/2013 (download pdf);
- Abenavoli L, Capasso R, Milic N, Capasso F. Milk thistle in liver diseases: past, present, future. Phytother Res. 2010 Oct;24(10):1423-32. doi: 10.1002/ptr.3207. PMID: 20564545;
- EMA – European Medicines Agency: “Silybi mariani fructus – herbal medicinal product“;
- European Union herbal monograph on Silybum marianum (L.) Gaertn., fructus EMA/HMPC/294187/2013 (download pdf).
Crediti fotografici
Foto di Thanasis Papazacharias da Pixabay.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Pubblicista, ex collaboratrice de L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Potete contattarmi scrivendo a j.zanza@inchiostrovirtuale.it