
Terzo capitolo della rubrica sui minerali e le pietre preziose dedicato al granato. Buona lettura!
Caratteristiche del granato
“Nel linguaggio delle pietre preziose il granato significa lealtà e schiettezza” (Joseph Charpentier)
Il granato, pietra semipreziosa appartenente alla famiglia dei silicati, si può presentare in una vasta gamma di colorazioni diverse ma con strutture simili tra loro i cui cristalli, se osservati al microscopio, appaiono più cubici che rotondi.
Il nome deriva dal latino “Granatus” (seme o grano) per la forma rotonda delle gemme grezze e perché ricorda i semi rossi della melagrana; ai tempi di Plinio il Vecchio veniva chiamato “Carbonchio”.
Le colorazioni dipendono dalla composizione chimica e quelle più facili da trovare sono: viola, verde, giallo, cioccolato, arancione e rosso, ma alcuni esemplari di granato trovati nei giacimenti del Madagascar sarebbero in grado di cambiare colore alla luce di una candela.
La varietà più conosciuta è quella rossa o rossastra (Granato Mozambico, Rodolite), protagonista di diversi racconti antichi. Nella mitologia greca viene menzionato nell’episodio del ratto di Persefone nell’Ade, mentre nella tradizione ebraica e musulmana è continuamente elogiata la sua bellezza, infatti viene spesso lavorato e tagliato come gemma preziosa.
I Vichinghi usavano gioielli con i granati durante i funerali per illuminare ai defunti il percorso verso Walhalla, mentre i Crociati decoravano le loro armature con questa gemma per avere più coraggio in battaglia. Ma è nel XVIII e nel XIX secolo che il granato fu particolarmente amato e richiesto, soprattutto il Granato di Boemia.
Il rituale
Prima di utilizzare il granato come pietra salutare, andrebbe purificato: lavatelo con acqua distillata ed esponetelo ai raggi solari.
Dai litoterapeuti gli vengono attribuite diverse proprietà: fortifica il cuore, regolarizza la circolazione sanguigna, cura le ferite, soprattutto le piaghe in quanto ne fermerebbe il sanguinamento se applicato sopra; inoltre depura l’organismo dalle tossine e rallenta l’invecchiamento.
Viene utilizzata come pietra da meditazione ed è simbolo di perseveranza e di rettitudine, aiuta il rilassamento, stimola ad esternare la sincerità dei sentimenti e protegge dai pericoli nascosti.
L’aneddoto
Durante il Medioevo, il granato rosso fuoco veniva chiamato “Carbone ardente” e gli si attribuiva la capacità di trasmettere energia, volontà, gioia, e di attirare l’amore, oltre che di rafforzare la fede e la perseveranza e di scacciare tristezza e malinconia.
I Greci erano sicuri che permettesse loro di vedere di notte, con il buio, come di giorno. Per i Nativi americani, invece, il Granato aveva il potere di aprire le porte dell’invisibile.
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Crediti fotografici
Teravolt at English Wikipedia, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons.

Mi chiamo Alessandra Leo, sono laureata in Scienze della Comunicazione e pubblicista.
Adoro il mondo beauty, in particolare il make-up e la skincare, ma un’altra mia passione è l’esoterismo e tutto ciò che riguarda streghe e magia.