Subentro, voltura o cambio gestore? Quali sono le operazioni contrattuali che è possibile effettuare sui contatori energetici? Ecco un breve vademecum sull’argomento!
Contatore aperto o chiuso?
Vi siete finalmente trasferiti nella nuova casa, che sia in affitto o di proprietà, e una delle prime cose da fare è controllare che sia servita da energia elettrica e gas naturale. Come? Innanzitutto dovete identificare i contatori energetici collegati al vostro immobile e verificare se siano chiusi o aperti.
Non sapete cosa sono i contatori energetici? Leggete questo articolo!
A questo punto, POD per la luce e PDR (o matricola contatore) per il gas alla mano, dovete contattare il “venditore“, che può essere uno qualsiasi di vostra scelta: Enel, Servizio elettrico nazionale, Eni, Iren, Edison, A2A… quello che vi pare. Non è necessario che sia lo stesso per entrambe le utenze.
Queste aziende possono essere contattate in diversi modi. La maggior parte ha un sito internet da cui, spesso, è possibile fare tutto in autonomia, basta avere un po’ di dimestichezza con la compilazione dei dati richiesti e con la posta elettronica.
Talvolta può sembrare più semplice fare una telefonata al relativo “numero verde“, per vari motivi, primo tra tutti l’idea che parlare direttamente con una persona “fisica” possa renderci le cose più facili. Purtroppo in molti casi questo non è vero perché, nel 2021, in un’epoca in cui il 99% delle persone, anche le più anziane, ha un cellulare, molte aziende hanno sì un numero “verde”, ma solo per chi chiama da un telefono fisso, mentre per tutti gli altri è una normale chiamata a pagamento (e con tanto di scatto alla risposta!).
Se decidete dunque di optare per la telefonata (non da casa 😀) preparatevi ad ascoltare una voce registrata che vi guiderà, più o meno agevolmente, a parlare infine con un addetto in carne ed ossa. Questo dopo un’attesa non sempre breve, seguita da una serie di “digita tasto 1, poi 5, poi 3, poi asterisco… cancelletto… codice a barre…”. E auguratevi che l’azienda in questione abbia attivato il servizio clienti presso un call center italiano!
Nota: il venditore NON è il distributore locale (DL). Il secondo non può essere scelto dall’utente finale, in quanto è assegnato da ARERA alla vostra “zona geografica” ed è responsabile dell’installazione, della manutenzione e di altri interventi tecnici sui contatori, tra cui il pronto intervento in caso di guasti.
Subentro, ovvero contatore chiuso
Alzando la levetta del contatore della luce la stessa non resta “armata” e il contatore del gas è piombato? Significa che sono chiusi e non c’è alcuna fornitura, pertanto dovete richiedere alla società di vendita il subentro, ovvero la riapertura del contatore.
La procedura è piuttosto semplice. Ecco i dati che dovete fornire:
- Dati anagrafici del nuovo cliente (nome, cognome, codice fiscale, recapito telefonico e, sempre meglio se possibile, una e-mail). Nel caso di utenze aziendali vanno forniti anche P.IVA, denominazione e codice ATECO, oltre ai dati del legale rappresentante.
- Documento d’identità (o patente, o passaporto) in stato di validità.
- Modalità di pagamento scelta tra “addebito diretto sul conto corrente” (dovrete indicare l’IBAN) o “altre modalità”. È importante sapere che l’addebito diretto NON è obbligatorio, anche se alcuni gestori cercano di imporlo, soprattutto nel caso di utenze aziendali.
- Titolo di occupazione dell’immobile (proprietario, conduttore, comodatario, usufruttuario o detentore di altro titolo). In fase contrattuale va solo dichiarato ma, attenzione!, in seguito potrebbe esservi richiesto di dimostrare quanto sottoscritto all’inizio e, in caso di dichiarazione mendace, siete passibili di denuncia penale.
Solitamente il gestore, una volta ricevuta la vostra richiesta invia il contratto, che dovete sottoscrivere e rispedire insieme alla copia leggibile del documento. Una volta verificati i dati, il venditore trasmette al distributore locale, per legge entro due giorni lavorativi, l’ordine di riattivare la fornitura.
Le tempistiche del subentro
A questo punto l’iter per l’utenza elettrica è quasi concluso, entro cinque giorni (sempre lavorativi), una volta effettuate le verifiche sul contatore e salvo problemi tecnici, avrete la corrente in casa.
Per il gas è un po’ più lunga in quanto è necessario intervenire fisicamente presso il vostro contatore. Vi viene comunicato quindi un giorno preciso ed una fascia oraria, di solito due ore, in cui il tecnico del DL si presenta, munito di tesserino di riconoscimento, e dopo gli opportuni accertamenti sullo stato del contatore, soprattutto la verifica di eventuali perdite, toglie il sigillo di piombo e apre la fornitura (in sostanza, gira la manopola!). Alla fine dell’intervento viene rilasciato un foglio in cui sono indicati i dati dell’apparecchio (matricola, PDR, data, lettura rilevata e altri dati tecnici, tra cui la portata), da conservare per eventuali contestazioni.
I costi
I costi di subentro sono in linea di massima simili per tutti i fornitori e comprendono i costi di pratica, o amministrativi, e i costi di lavorazione. In alcuni casi, se la modalità di pagamento prescelta è diversa dall’addebito diretto in conto, viene richiesto il versamento di un deposito cauzionale, che viene reso in caso di attivazione della domiciliazione bancaria o a seguito della chiusura del contratto per cessazione o cambio gestore.
I costi di lavorazione sono relativi alle operazioni effettuate dal DL, pertanto sono stabilite dall’Arera. Per le utenze luce, in questo momento, sono pari a € 26,81 + IVA per contatori standard da 3 kw. Per il gas il prezzo è pari a € 30,00 se il contatore è fino alla classe G6 e € 45,00 per quelli superiori, sempre più IVA. A questi vanno aggiunti i costi amministrativi, stabiliti dall’azienda con cui stipulate il contratto.
Nella maggior parte dei casi viene emessa una fattura apposita per questi costi, mentre la prima fattura dei consumi verrà emessa a due mesi da inizio della fornitura (la maggior parte delle bollette per utenze domestiche viene emessa bimestralmente).
Voltura, ovvero contatore aperto
A livello contrattuale per il nuovo utente non c’è differenza tra subentro e voltura. Sono richiesti gli stessi dati di cui sopra, l’iter contrattuale è molto simile al subentro, così come le tempistiche. Entro due giorni lavorativi il venditore trasmette al distributore locale l’ordine di voltura, il DL registra il passaggio, conferma al gestore e nel giro di massimo una decina di giorni la pratica si conclude.
A livello pratico invece è un’operazione del tutto differente, soprattutto perché, per tutta la durata di questa procedura, NON c’è alcuna interruzione della fornitura di luce o gas. Semplicemente state richiedendo di modificare il nome dell’usufruttuario del contatore, da Tizio (intestatario uscente) a Caio (entrante), mantenendo invariate le caratteristiche tecniche dei contatori.
Dico usufruttuario in quanto, vi ricordo, il contatore non è una vostra proprietà. Con la voltura il DL registra la vostra richiesta di variare i dati sull’utilizzatore, in modo tale che i consumi possano essere attribuiti alla persona corretta, e fatturati dal gestore una volta comunicati.
Attenzione al fornitore!
La voltura ha un vincolo importante: va richiesta al gestore in essere, ossia se al momento del passaggio le fatture fossero emesse da… uno a caso… Eni, la richiesta va presentata a Eni (non a Enel, A2A o altri). Vengono mantenute le caratteristiche della fornitura, ad esempio se uso domestico resterà domestico, se il contatore è 4,5 kw di potenza, questa rimane tale.
State comunque sottoscrivendo un nuovo contratto, quindi NON verranno applicate le stesse condizioni contrattuali del precedente intestatario (tipologia di tariffa, modalità di pagamento, titolo di occupazione dell’immobile).
In genere la pratica viene evasa senza problemi, a meno che il gestore ritenga che il nuovo cliente non sia “acquisibile“, per una serie di motivi. A quel punto emette un esito di “rifiuto voltura” e al nuovo intestatario viene comunicato che il contatore è “contrattualmente libero” e può procedere a sottoscrivere un nuovo contratto con altro fornitore.
Pro e contro:
La voltura è un modo per avere i contatori attivi fin da subito, per contro non vi permette di poter “scegliere” il gestore con cui firmare il contratto. Inoltre in caso di mancata reperibilità del precedente intestatario è spesso difficile identificare il fornitore in essere e questo potrebbe rivelarsi una perdita di tempo.
L’ente nazionale Arera ha valutato la possibilità di effettuare la voltura con un fornitore a scelta del cliente, anche diverso da quello attivo al momento della richiesta. Per il momento è una procedura non ancora fattibile, ma si sta lavorando verso tale direzione.
I costi
Come per il subentro anche per la voltura i prezzi comprendono i costi di pratica, o amministrativi, e i costi di lavorazione, incluso il deposito cauzionale. Nel caso però di voltura per utenza gas i costi di lavorazione NON sono dovuti, pertanto pagherete solo quelli amministrativi, decisi dal gestore.
Tali costi vengono addebitati nella prima bolletta emessa, a due mesi da inizio contratto. È importante sapere che, nel caso di fatture non pagate da parte del precedente intestatario, eventuali debiti pregressi NON possono, per legge, essere imputati al nuovo, a meno che non sussistano ragioni “ereditarie”, ad esempio quando il cambio d’intestazione avviene tra marito e moglie, o tra genitore e figlio convivente.
Le tariffe di subentro e voltura
Dal punto di vista tariffario non c’è molta scelta: quasi tutte le società di vendita offrono una tariffa specifica sottoscrivibile sia per voltura che per subentro. E non è una delle tariffe più convenienti tra quelle che potete trovare sui vari siti, riservate generalmente agli utenti che richiedono il cambio gestore, di cui vi parlo a breve.
Di solito è un contratto con tariffa valida per 24 mesi, mercato libero dunque, e permette sia il pagamento con addebito diretto che col cosiddetto “bollettino”, definizione che indica sia il classico bollettino postale, che la possibilità di effettuare un bonifico alla scadenza oppure pagare con carta di credito dalla propria area riservata.
Cambio gestore
Avete effettuato un subentro (o una voltura) ma le condizioni contrattuali e, soprattutto, quelle economiche delle vostre bollette non vi soddisfano più? È giunto il momento di fare un cambio gestore!
Come valutare un’offerta di fornitura di luce o gas? Ecco i link ai due articoli: per l’energia elettrica e per il gas naturale!
Questa operazione è fattibile solo dal titolare del contratto (o delegato) e mantiene tutte le caratteristiche della fornitura in essere: intestatario in primis, tipologia di contratto (domestico o aziendale), dati tecnici (ad esempio potenza contatore luce o modalità di utilizzo gas). È anche l’unica procedura a costo zero!
Cosa varia, dunque? Semplicemente il costo della materia prima e i costi fissi di commercializzazione e vendita. Il passaggio è semplice: si contatta il nuovo fornitore scelto, si sottoscrive il nuovo contratto, a scelta solitamente tra quelli pubblicizzati, la richiesta viene girata al solito DL che la registra e si attende.
Tempistiche
L’attesa di un cambio gestore può variare da un minimo di 30 a un massimo di 90 giorni. Perché fino a tre mesi di tempo, vi chiederete, visto che si tratta di un banale cambio di dati su chi vi dovrà fatturare i consumi? Semplicemente per una questione di “ciclo di fatturazione”.
Avendo in maggioranza, come dicevo poco fa, le bollette bimestrali, il fornitore entrante cercherà di far decorrere la data di inizio del nuovo contratto con l’inizio o la fine del mese.
In questo periodo di “passaggio” i consumi vengono conteggiati dal fornitore uscente, il quale provvederà ad emettere una fattura di conguaglio con i consumi segnalati dal DL e rilevati ad una data precisa, proprio per garantire trasparenza all’utente. Sempre durante la transizione non è possibile effettuare richieste di lavorazione sui contatori (ad esempio una variazione di potenza o una modifica all’impianto) né, tanto meno, una voltura.
E con questo articolo abbiamo concluso, per ora, il nostro viaggio alla scoperta del mondo delle forniture di luce e gas!
Io vi aspetto alla prossima.
Annalisa A.
Giunta qui sicuramente da un mondo parallelo e da un universo temporale alternativo, in questa vita sono una grammar nazi con la sindrome della maestrina, probabilmente nella precedente ero una signorina Rottermeier. Lettrice compulsiva, mi piace mangiare bene, sono appassionata di manga, anime e serie TV e colleziono Lego.
In rete mi identifico col nick Lunedì, perché so essere pesante come il lunedì mattina, ma anche ottimista come il “primo giorno di luce”.
In Inchiostro Virtuale vi porto a spasso, scrivendo, nel mio modo un po’ irriverente, di viaggi, reali o virtuali.
Sono inoltre co-fondatrice, insieme a Jessica e Virginia, nonché responsabile della parte tecnica e grafica del blog.
Mi potete contattare direttamente scrivendo: a.ardesi@inchiostrovirtuale.it