Alla scoperta degli edifici più strani in giro per il mondo
In inglese, gli epic fails stanno a indicare grandi fallimenti, figuracce o ancora errori che verranno ricordati per molto, molto, tempo. Ebbene, in alcuni casi, l’utilizzo di questa locuzione è un po’ esagerato, in altri invece è più che mai appropriato. Tra tutti gli errori madornali di cui si potrebbe parlare, quelli architettonici sono forse i più epici e anche i più bizzarri. Quest’oggi dunque, andiamo a scoprire alcuni degli edifici più strani, talvolta flop clamorosi, altre volte motivo di vanto per chi li ha costruiti.
1) Walkie Talkie Tower
La Walkie Talkie Tower, situata a Londra, si ritrova in tutte le classifiche degli epic fails architettonici più bizzarri al mondo.
Interamente costituita da vetrate, offre una vista a dir poco mozzafiato sulla città londinese. Peccato però che, proprio a causa di tutte queste finestre e della forma particolare della torre, si sia venuto a creare un “piccolo” inconveniente: tutto ciò che si trova davanti alla torre si scioglie. Automobili in sosta e persino gli edifici situati di fronte alla torre hanno riportati danni considerevoli.
La causa? La luce del sole che si riflette sulle vetrate, che aiutata dalla forma concava dell’edificio genera un effetto a lente d’ingrandimento, nome con cui è stata poi ribattezzata, non ufficialmente, la costruzione. I proprietari, assieme ai progettisti, stanno ancora cercando una soluzione per ovviare al problema piuttosto increscioso, per non dire oneroso.
2) Beetham Tower
Restiamo in Inghilterra a spostiamoci a Manchester, dove si trova la Beetham Tower. Perchè annoverarla tra gli epic fails? Beh, perchè a causa sua nessuno nel quartiere riesce più a dormire serenamente.
Inaugurata nel 2005, la Beetham Tower è stata accolta con entusiasmo e ammirazione, almeno fino a che non ha iniziato a soffiare il vento: infatti la torre, a causa delle raffiche, produce un sibilo sinistro che si diffonde per le vie della città e si può udire anche a parecchi chilometri di distanza.
Gli inquilini del palazzo hanno presentato le loro agguerrite rimostranze, ma pare non ci sia assolutamente nulla da fare per far cessare il terrificante suono. L’architetto, Ian Simpson, si è pubblicamente scusato per l’errore di progettazione che ha trasformato la Beetham Tower da uno dei palazzi più belli di Manchester a luogo infernale.
3) Epic fails a metà: Citigroup Center
Situato a New York, il Citigroup center (ex Citicorp center) è uno dei grattacieli più rapprensentativi della grande mela e uno dei più alti: conta infatti ben 59 piani ed è alto 279 metri. Un vero e proprio gigante. Visivamente è uno spettacolo: il tetto spiovente è una delle sua tante particolarità, ma non la più chiacchierata. Il Citicorp è l’unico grattacielo al mondo a non avere le fondamenta ben salde sul terreno: il corpo dell’edificio, infatti, è sollevato di ben 35 metri e poggia su dei pilastri. Un vero esempio di architettura all’avanguardia.
Dunque, è da affiancare agli altri epic fails architettonici?
Non del tutto e la sua storia è particolare quanto interessante. Ultimato nel 1977, questo grattacielo è costato la bellezza di 195 milioni di dollari, senza considerare i costi di appropriazione del terreno sul quale si erge. I proprietari, infatti, acquistarono tutto il terreno circostante sul quale sorgevano altre costruzioni, poi abbattute, tra cui la chiesa di S. Nicholas. I proprietari della chiesa accettarono di vendere il terreno, a condizione che la chiesa fosse ricostruita nel punto esatto in cui si trovava prima.
L’architetto Hugh Stubbins e l’ingegnere William LeMessurier ebbero dunque l’idea di sollevare da terra la struttura, adagiandola su tre pilastri: uno grande e massiccio e due più piccoli. I tre pilastri di sostegno non si trovano ai lati della struttura ma al centro del perimetro.
Ben presto, però, ci si rese conto di quanto la struttura fosse instabile. Una raffica di vento più intensa del normale avrebbe potuto inclinarla, causando un vero disastro. A far venire alla luce le falle di progettazione non fu chissà quale famoso architetto o ingegnere, ma una semplice studentessa universitaria.
Sia Stubbins che LeMessurier ricontrollarono ogni minimo dettaglio e si resero conto dei grossi problemi di progettazione che rendevano la struttura instabile. Immediatamente venne chiusa al pubblico e iniziarono i lavori.
Ancora oggi il Citicorp Center è oggetto di critiche e ancora oggi lo si ritiene mal progettato e pericoloso, ma è pur vero che fino ad ora non vi sono mai stati incidenti e il grattacielo svetta ancora fieramente sulla Skyline newyorkese.
4) InTempo
Situato nella località turistica di Benidorm, nei pressi di Alicante, questo bellissimo grattacielo residenziale è stato costruito come simbolo della rinascita di una Spagna in crisi. Dal design particolare, difficilmente passa inosservato con i suoi 47 piani e ben 200 metri di altezza, sebbene sia considerato uno dei grattacieli più brutti al mondo.
Al momento dell’inaugurazione nel dicembre del 2013, tutto sembrava assolutamente perfetto; peccato fosse stato dimenticato l’ascensore! Questa piccola (si fa per dire) dimenticanza ha fatto sì che InTempo sia ancora oggi considerato tra gli epic fails più incredibili. È stato quasi subito chiuso al pubblico e i lavori sono in corso da allora. Sembra, comunque, che la struttura sia stata acquistata per ben 93 milioni di euro.
5) Epic fails… di successo: la Torre di Pisa
Chiudiamo questa classifica con l’errore architettonico più famoso del mondo, errore però che ha fatto in modo diventasse un vero e proprio simbolo: la torre di Pisa. Sebbene si trovi tra le classifiche degli epic fails più famosi non me la sento di giudicarla come tale.
Detta anche “torre pendente”, per ovvi motivi, la torre di Pisa è stata ultimata nel 1372 e di certo l’architetto Bonanno Pisano (non è certo fosse il vero nome) non aveva previsto che nel tempo si sarebbe inclinata, diventando così una delle torri più famose e ammirate al mondo.
La pendenza è dovuta al cedimento del terreno – troppo argilloso perché vi si potesse edificare – e considerando la mole della torre, 14.435 tonnellate, è facile intuire che nel tempo l’inclinazione sia sempre più aumentata.
Ad oggi, a seguito di un lungo periodo di restauro, la pendenza sembra essersi arrestata (almeno per i prossimi 300 anni) ma chiaramente non è stato possibile riportarla alla sua posizione originale (e diciamolo, se l’avessero fatto la torre avrebbe perso un bel po’ di fascino). Dunque, questo è un esempio di come un epic fail si sia trasformato in un vero e proprio capolavoro di architettura che ogni anno attira turisti da ogni dove.
Vi lascio con una piccola curiosità. A Pisa la celeberrima torre non è l’unica pendente: con essa, infatti, possiamo trovare il campanile della chiesa di S. Nicola, che riporta un’inclinazione di 2,5 gradi, e il campanile della chiesa di S. Michele degli Scalzi, che ha una pendenza di 5 gradi. Alla prossima!
Consigli di lettura
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Lettrice vorace e scrittrice per diletto. Raramente mi interesso ad un solo argomento, mi piace scoprire nuove cose e mi piace confrontare le mie idee con quelle degli altri, cosa che spero accadrà con i miei articoli.