cane

Adottare un cucciolo cambia inevitabilmente la vita

Da poco più di un mese ho adottato un cane e da quando questo scricciolo carino e coccoloso è nella mia esistenza accadono un po’ di cose antropologicamente interessanti.

Inizio subito con un doveroso mea culpa
Scusate mammine varie ed eventuali se mi son lamentata del fatto che parlate sempre dei vostri bravissimi, bellissimi e intelligentissimi bambini.
Oh! Tutti geni i bambini di oggi, avete notato?
Scusate se ho considerato le continue foto social della vostra prole una rottura di zebedei.
Adesso vi capisco! Adesso sono quasi una di voi. Ma molto quasi.

Il cucciolo in questione è un microbo, incrocio pinscher ha sentenziato il veterinario. E qualcosa mi dice che l’altra metà non sia un maremmano, eh no, direi di no! Insomma è un nanetto di certo figlio di due nanetti. Un cane dalla taglia mini di quelli che si potrebbero portare anche in borsa.

Per ora gli ho risparmiato questa umiliazione, ma mai dire mai. Spezzando una lancia a mio stesso favore vi faccio presente che quanto meno non ho una finta Louis Vuitton pronta a scarrozzarlo in giro.

Lo gnometto si chiama Wilfred.

– Come scusa? Willy?
– No, W I L F R E D!
– Cooome?
– Ok, lo puoi chiamare Wil.

Che poi per la cronaca, Wilfred è il nome di una serie tv figherrima con (a proposito di nanetti) Elijah Wood. Se questo nome non vi dice niente: Frodo de Il Signore degli Anelli, lui!

Ma torniamo al punto. Wilfred, chiamato ormai dai più Willy, da mia madre Billy e da mio padre Whirpool, mi ha trasformata da un essere incline al mutismo selettivo e poco sorridente, in un’ebete che sorride al mondo intero e che parla con chiunque. Sconvolgente.

Andare in giro con un cagnolino carino e coccoloso vuol dire doversi fermare ogni due metri perché c’è sempre qualcuno assalito da una voglia irrefrenabile di accarezzarlo. Tutti ti sorridono, ma proprio tutti: anziani, adulti, ragazzi, bambini, suore, punk, t u t t i!

I più piccoli poi arrivano anche a perseguitarti pur di stare un po’ col tuo cagnolino. Giuro, non è una battuta! Ho due bimbi del vicinato che mi suonano a casa almeno quelle dieci volte al giorno. Inizio quasi a pensare a una denuncia per stalking!

Se sei single e vuoi conoscere gente non iscriverti a un sito di incontri, non flirtare su facebook, non andare a ballare latino-americano, fatti furbo: adotta un cagnolino! Non è un luogo comune, il cane è un perfetto catalizzatore di relazioni umane, se poi è un cucciolo che assomiglia a un peluche state certi che in men che non si dica avrete la rubrica del cellulare piena di nuovi numeri.

Ad onor del vero con grande probabilità avrete anche la casa invasa da pipì, ma questa è un’altra storia.

Il cane è un impegno!

Se sceglierai di adottare un cane ti sentirai dire questa frase un’infinità di volte. La gente ci tiene a fartelo presente, in generale sembra tenerci anche a generare ansia.

Come contraddirli, è proprio vero, avere un cane è impegnativo, ma se voi non volete prendervi questo impegno non c’è nessun problema, state sereni! Anzi fate bene, perché diciamocela tutta avere un cane a volte è una rottura, ma magari… non so… la butto lì, chi ha scelto di adottarne uno è consapevole di ciò che comporta?

Per quanti siano i lati “negativi” del vivere con un cane, mai e poi mai supereranno gli aspetti positivi. Un cane ti migliora, per me non ci sono dubbi. Ti sprona ad essere la versione migliore di te stesso. E se ti svegli imbronciato finirai per sorridere. Certo, distruggerà tutte le tue ciabatte (le scarpe no, perché col cazzo che le lascio alla tua portata, gnomo!), farà delle sorprendenti puzzette pestilenziali e sarai costretto a raccogliere i suoi bisogni, ma vuoi mettere quanti effetti benefici fare pet therapy ogni giorno?

I gatti sono degli esseri superiori

Essendo da tempo immemore una gattara orgogliosa e convinta non posso esimermi dallo spendere qualche parola su i miei due megagattoni, Bruce e Tyrion, gli unici per niente felici del nuovo arrivato.

Non sia mai dovessi passare per gattara rinnegata!

I gatti, come è risaputo, sono animali pulitissimi, passano le ore a tolettarsi. I miei gatti, come tutti, non puzzano mai, son sempre belli tirati a lucido. Il cane purtroppo non è altrettanto pulito, anzi, è un grande amante di ogni tipologia possibile di zozzeria, nonché mangiatore seriale di schifezze e palleggiatore di feci altrui.

I miei micioni non li ho mai sentiti sparare puzzette, sarà che essendo dei veri  Lord non le fanno in mia presenza, sarà che non è mai capitato, sarà che non ne fanno? Non saprei, ma quello che invece ho scoperto avendo un cane è che non importa quanto piccolo e carino sia il tuo cagnolino, lui ogni tanto infesterà la casa con le sue puzze malefiche.  Sì, lo so, questo l’ho già accennato, ma la cosa mi ha traumatizzata e ho bisogno di parlarne, siate comprensivi!

I gatti possono passare tutta la giornata per fatti loro ignorandoti beatamente, il cane se riappari dopo due secondi contati ti farà nuovamente le feste, feste esageratissime, smodate e senza alcun senso. Il mio poi fa le feste a qualunque persona incontri sul suo cammino, sembra pensare costantemente:

oddio ma che meraviglia questi esseri umani, li leccherò tutti!

Mentre nello sguardo dei gatti spesso si legge indifferenza mista a tratti di disprezzo. E hanno ragione, perché loro sono i più affascinanti ed eleganti animali dell’universo e se lo possono permettere di disprezzare tutto e tutti.  Insomma adoro il modo di essere del gatto e ho sempre pensato fosse il perfetto animale da compagnia e di fatti lo è, i miei son due coinquilini meravigliosi.

Ma, eccolo inevitabile il “Ma” che arriva…

Quanto amore trasmettono gli occhi di un cane? Tutto l’amore del mondo in due pupille puntate su di te, una sensazione che mai nessun gatto ti farà provare, neanche il più dolce e affettuoso. Come già da tempo mi diceva qualcuno: fantastici i gatti, ma il cane è un’altra cosa. Troppo vero.

Certo, sempre se non cerca di mutilare tua sorella o ammazzarti la nonnina ogni riferimento a fatti e persone non è puramente casuale. Fortunatamente il mio cane è mini con un cuore maxi ed è alquanto improbabile che possa diventare un serial killer!

Scritto da:

Antonella Morleo

Nata nel pieno dei fantastici anni ’80 tra gli argentei ulivi pugliesi. Vedo più film e serie tv che persone! Per questo ho scelto di parlarne su Inchiostro Virtuale.