Invenzioni cinesi: idee geniali che hanno fatto la storia
Uno degli stereotipi più comuni vede la Cina come la patria di coloro che, sistematicamente, copiano tutto dagli occidentali. Eppure le scoperte e le invenzioni cinesi hanno permesso un’evoluzione importante nella storia dell’umanità.

Mi rendo conto che sentir parlare di invenzioni cinesi possa sembrare strano. D’altronde, quando pensiamo alle grandi scoperte, ci vengono in mente uomini geniali, come Leonardo da Vinci, o periodi storici più o meno definiti, come quelli successivi al XIX secolo. E si potrebbe pensare che sì, magari i cinesi hanno pure inventato qualcosa, ma che le loro scoperte hanno avuto solo un’importanza locale o, al massimo, ristretta all’Estremo Oriente.

In realtà, sebbene molte invenzioni siano state poi riprese e migliorate dagli occidentali, quelle cinesi hanno rappresentato un’assoluta novità nel panorama mondiale, favorendo la crescita della società. Vediamo, quindi, quali sono state le invenzioni cinesi più importanti nella storia!


Le Quattro grandi invenzioni cinesi

Iniziamo da quelle classiche, conosciute in tutto il mondo come le “Quattro grandi invenzioni” (四大发明, sì dà fāmíng).


Carta

L’uomo, nel corso del tempo, ha sempre cercato di trasmettere le proprie conoscenze e credenze alle generazioni future o ad altre popolazioni. Nell’antichità troviamo, ad esempio, le tavolette di pietra in Mesopotamia o i papiri in Egitto. Ma se questi materiali, da diversi secoli a questa parte, sono ormai superati, è per merito innanzitutto dei cinesi.

L’invenzione della carta risale intorno al 105 a.C. e viene attribuita al cinese Cai Lun (o Ts’ai Lun, se ci si basa sul sistema di romanizzazione Wade-Giles), un funzionario della corte imperiale.


Per capire quali sono i sistemi di romanizzazione, attuali e passati, del cinese, potete consultare l’articolo sul pinyin cinese!


Invenzioni cinesi - Immagine raffigurante Cai Lun
Immagine raffigurante Cai Lun

La sua idea fu quella di creare un foglio di carta servendosi di cortecce, e in particolar modo di gelso, scarti di canapa, vecchi stracci e reti da pesca. Il risultato fu una superficie di scrittura più rigida, rispetto ai fragili papiri, e più pratica da trasportare rispetto alle scomode tavolette.

Furono però gli Arabi, intorno alla fine del VIII secolo, a diffonderla in Occidente, ed è per questo che non associamo l’invenzione della carta ai cinesi.


Stampa

So quello che state pensando: i cinesi non hanno inventato un bel niente, è risaputo che la stampa a caratteri mobili è un’invenzione di Johannes Gutenberg. In realtà, facendo un parallelo con il paragrafo precedente, Gutenberg sta alla stampa come gli Arabi stanno alla carta. Quella del tedesco, infatti, per quanto rivoluzionaria, non è stata la prima realizzazione di stampa a caratteri mobili.

In Cina già diversi secoli prima ci fu un’importante evoluzione nelle metodologie di stampa. Sin dall’antichità venivano utilizzati, per varie finalità, i sigilli, delle sorte di timbrini che permettevano di riprodurre il carattere in rilievo. Bisogna infatti ricordare che, a differenza di quella occidentale, la scrittura cinese non è basata sulle lettere dell’alfabeto.


Per altre informazioni sulla scrittura, potete consultare l’articolo sui caratteri cinesi!


L’impiego dei sigilli diede l’intuizione per una metodologia di stampa su blocchi di legno. Questa, impiegata inizialmente per la colorazione dei tessuti, rappresentò, tra il VII e il XIX secolo d.C., la tipologia di stampa più utilizzata in Estremo Oriente.

Invenzioni cinesi - Sutra del Diamante, il testo stampato più antico di sempre
“Sutra del Diamante”, il testo a stampa più antico esistente

Eravamo partiti, però, dalla stampa a caratteri mobili. La sua invenzione, così come riportato da Shen Kuo (沈括) nel libro “Mengxi bitan” (梦溪笔谈), è opera di Bi Sheng (毕升), un umile artigiano vissuto nell’XI secolo. La datazione dei suoi caratteri mobili in ceramica rientra in un periodo compreso tra il 1041 e il 1048, ben 400 anni circa prima di quella di Gutenberg.

Tale invenzione venne migliorata nel 1298 da Wang Zhen (王祯), che utilizzò i caratteri mobili in legno. Nel 1490, invece, fu la volta della prima stampa a caratteri mobili in metallo, più precisamente in bronzo, realizzata dallo studioso Hua Sui (华燧). Quest’ultima metodologia, in realtà, era già stata inventata in Corea nei primi anni del XIII secolo.


Bussola

Chi di voi non ha mai fantasticato pensando al fascino e all’avventura degli esploratori del ‘500, che salpavano i mari alla ricerca di nuove terre? Quel periodo storico si sarebbe sviluppato in maniera certamente diversa senza l’invenzione della bussola, lo strumento che permetteva di seguire la giusta rotta nel bel mezzo dell’oceano.

Viste le popolazioni che ne hanno fatto maggiormente uso, potreste pensare che gli inventori fossero spagnoli, portoghesi, olandesi o, perché no, italiani. In realtà anche la bussola è una delle tante invenzioni cinesi che hanno cambiato il mondo.

La prima bussola, utilizzata come strumento divinatorio, risale alla dinastia Han, regnante tra il 202 a.C. e il 220 d.C. Questa, secondo le parole del filosofo Wang Chong (王充), somigliava a un cucchiaio che, posto su un piatto, puntava il proprio manico verso sud. Non per niente l’antica bussola cinese è conosciuta con il nome di 司南 (sīnán), che potremmo tradurre come “puntatore del sud”.

Invenzioni cinesi - La bussola cinese (司南)
L’antica bussola cinese (司南)

I primi riferimenti al suo impiego per favorire la navigazione, invece, li troviamo nel Wujing Zongyao (武经总要), libro militare scritto tra il 1040 e il 1044 d.C. La bussola descritta era caratterizzata da una ciotola d’acqua su cui galleggiava un ago magnetico.

Le prime informazioni in merito alla bussola con ago sospeso, invece, si avranno dopo circa una quarantina d’anni. Anche in questo caso fanno fede le parole del già citato Shen Kuo nel suo Mengxi bitan.


Polvere da sparo

Le ragioni che portarono all’invenzione della polvere da sparo sono quantomeno curiose. Gli alchimisti cinesi, infatti, nel corso del IX secolo, erano alla ricerca di un elisir di immortalità.

Come per altre invenzioni cinesi, tra cui proprio la bussola di cui ho appena parlato, il Wujing Zongyao ci fornisce utili informazioni in merito a questa scoperta. Ad esempio, con riferimento alle formule di preparazione, ci dice che i livelli di nitrati presenti nella polvere da sparo erano compresi tra il 27% e il 50%.

Wujing Zongyao: formule per la preparazione della polvere da sparo
Formule per la preparazione della polvere da sparo nel Wujing Zongyao

Nel corso degli anni ci furono ovviamente dei miglioramenti, tanto che, così come riportato nel trattato Huolongjing (火龙经), tra il XIII e il XIV secolo i livelli di nitrati raggiunsero il 91%.

L’invenzione della polvere da sparo fu molto importante non solo in ambito militare, ma anche in altri settori più pacifici. La sua scoperta permise, ad esempio, l’invenzione dei fuochi d’artificio.


Altre invenzioni cinesi

Ma le invenzioni cinesi non si limitano alle quattro appena descritte. Sono tante altre, infatti, le creazioni e le intuizioni che hanno rivoluzionato le nostre vite nel corso dei secoli.

In questo paragrafo, a differenza del precedente, mi limiterò ad elencarne alcune, fornendovi brevemente, quando possibile, il nome dell’inventore e il periodo storico di riferimento.

Oggetti comuni

  • fiammiferi: le prime tipologie senza sfregamento risalgono al 577 d.C., inventate dalle donne di corte della dinastia Qi settentrionale. Cercavano, infatti, una soluzione pratica e veloce per accendere fuochi per cucinare e riscaldarsi nei momenti di assedio nemico;
  • carta igienica: Yan Zhitui (颜之推) fu il primo uomo di cui si abbia testimonianza, nel 589 d.C., a menzionare l’utilizzo della carta igienica;
  • banconote: mentre in Europa circolavano monete di svariati metalli, in Cina creavano le prime banconote. I primi esemplari iniziarono a circolare nel corso della dinastia Tang, regnante tra il 618 e il 907 d.C;
  • acquilone: il primo acquilone, o perlomeno un suo prototipo, fu realizzato per la prima volta già nel V secolo a.C da Lu Ban (鲁班);
  • porcellana: la prima vera porcellana viene fatta risalire alla dinastia Tang, ai primi anni del VII secolo d.C.;
  • fuochi d’artificio: anche i fuochi d’artificio, simbolo di capodanno e di festa in generale, sono una delle tante invenzioni cinesi. La loro creazione risale al periodo della dinastia Song, compreso tra il 970 e il 1279.

A proposito, i fuochi d’artificio sono un simbolo anche del capodanno cinese!


Cibo e bevande

  • bevande alcoliche: grazie a una fermentazione di frutta, riso e miele, i cinesi furono in grado di consumare alcolici fin dal VII secolo a.C.;
  • coltivazione di riso: i ritrovamenti più affidabili fanno risalire le prime coltivazioni di riso intorno al 7000 a.C., nella valle dello Yangtze;
  • spaghetti: non si fa riferimento a quelli della tradizione italiana, bensì ai noodles, e nello specifico ai lamian. Song Xu (宋诩), nel libro Songshi Yangsheng Bu (宋氏养生部) del 1505, fu il primo a descriverne la preparazione.

In tema di spaghetti, vi consiglio di leggere l’articolo di Jessica sulla pasta!


Energia e lavoro

  • forni a cupola: i primi cubilotti erano già presenti in Cina nel periodo degli Stati combattenti (403-221 a.C.);
  • carbone come combustibile: l’impiego dei forni a cupola prevedeva un forte utilizzo di carbone vegetale. Per ovviare al problema della deforestazione, i cinesi, durante la dinastia Song (960–1279), iniziarono a usare il carbone coke come combustibile;
  • fusione dell’acciaio: il fabbro Qiwu Huaiwen (綦毋怀文), vissuto nel VI secolo d.C., è il primo uomo, di cui si abbia notizia certa, che abbia forgiato l’acciaio attraverso la fusione di ferro battuto e ghisa.

Guerra

  • balestra: sebbene sia una tipica arma dell’Europa medievale, diversi studiosi sostengono che la balestra fosse stata inventata in Cina in un periodo compreso tra il 2000 e il 1200 a.C.;
  • bombe a mano: i primi esempi di bombe a mano furono descritti, così come le bussole, nel Wujing Zongyao.

Avreste mai pensato che la Cina fosse un Paese di inventori? E pensare che, come detto più volte, in questo articolo ho riportato solo alcune tra le tante invenzioni cinesi. In ogni caso ora non penserete più che i cinesi siano bravi solo a copiare gli occidentali, anzi… Con questo vi saluto, alla prossima!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it