La storia di Santa Barbara
La storia di Barbara ha permesso che fosse identificata come la Santa protettrice di molte categorie di lavoratori: la parte della sua vita riguardante la costruzione della torre l’ha resa patrono degli architetti e in linea generale di tutti quei mestieri affini all’edilizia. I fulmini e le fiamme l’hanno resa patrono degli artiglieri, dei minatori e soprattutto del corpo dei vigili del fuoco.
Santa Barbara fu una martire cristiana di cui vi sono diverse testimonianze, anche contrastanti, risalenti al VI-VII secolo. Secondo alcune, Barbara sarebbe stata la figlia di un dio pagano, Dioscuro, che a causa della prorompente bellezza della figlia e al gran numero di pretendenti, decise di rinchiuderla in una torre ancora in costruzione, al fine di preservarne purezza e innocenza.
Secondo la leggenda, Barbara decise di far aggiungere una terza finestra alle altre due già previste nella costruzione della torre, in modo da richiamare la trinità divina; inoltre, prima di essere rinchiusa, avrebbe deciso di battezzarsi autonomamente in una piscina sacra.
Altre versioni dicono che Barbara si sarebbe convertita dopo la sua reclusione nella torre, in quanto dopo aver parlato con diversi oratori e filosofi, sarebbe giunta alla conclusione che il paganesimo fosse una farsa. Una volta smascherata la falsità della fede pagana, si sarebbe fatta battezzare.
Il martirio
Le varie versioni sono tutte concordi su ciò che succede successivamente, ossia il tentativo di uccisione da parte del padre dopo aver saputo della nuova fede della figlia. Barbara tuttavia riuscì a fuggire dalla torre per poi essere nuovamente rapita dal padre e condotta davanti a un giudice, che le impose di rinnegare la nuova fede in favore di quella pagana; la donna si rifiutò venendo così fustigata e ustionata.
Ma l’intervento divino pose subito rimedio alle ferite guarendola rapidamente. Dioscuro decise esasperato di decapitarla in cima a una collina insieme a una altra ragazza, Giuliana, anch’ella cristiana. Il gesto omicida del dio pagano scatenò l’ira divina, che per punirlo lanciò lampi e fulmini incenerendolo sul colpo. Il corpo di Barbara venne successivamente sepolto insieme a quello di Giuliana, sul sito delle loro tombe da quel momento iniziarono ad avvenire guarigioni miracolose.
Articolo pubblicato su Sardegna Live.
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Mi chiamo Alessandra Leo, sono laureata in Scienze della Comunicazione e pubblicista.
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