I gruppi etnici cinesi (中国民族, zhōngguó mínzú) rappresentano una realtà importante all’interno della Repubblica Popolare. Tuttavia, agli occhi degli occidentali, questo multiculturalismo è pressoché inesistente.
Prima di capire quali e quanti sono i gruppi etnici cinesi, vi chiedo: “quali sono le caratteristiche, fisiche e culturali, che contraddistinguono un cinese?”.
Per rispondere a questa domanda penso che abbiate fatto affidamento ai più comuni stereotipi. Dal punto di vista culturale, con riferimento agli aspetti religiosi, sarete andati sul sicuro identificando i cinesi come atei o buddisti. Parlando di caratteristiche fisiche, invece, avrete pensato sicuramente ai capelli lisci e neri come gli occhi, alla pelle chiara e, ovviamente, agli occhi a mandorla.
In realtà tali caratteristiche non riguardano la totalità della popolazione. Esistono infatti 56 gruppi etnici ufficialmente riconosciuti, i quali si differenziano tra loro per storia, cultura e tradizioni.
La suddivisione dei gruppi etnici cinesi
L’esigenza di quantificare e classificare i gruppi etnici cinesi si avvertì nel 1949, in seguito alla Rivoluzione che portò alla nascita della Repubblica Popolare.
Per approfondimenti in merito a questo evento, vi invito a leggere l’articolo sulla Rivoluzione Cinese!
Il governo di Mao Zedong, infatti, al fine di rafforzare l’unità nazionale, decise di garantire la piena eguaglianza tra i vari gruppi etnici cinesi diversi da quello Han. Questi, infatti, dovevano essere liberi di mantenere viva la propria lingua e di conservare i propri costumi e tradizioni.
Tuttavia il problema risiedeva nel fatto che, fino ad allora, non esisteva alcuna classificazione che li riconoscesse. Per questo motivo, negli anni successivi, si registrarono numerosi incontri tra le delegazioni governative – che viaggiavano per il Paese in lungo e in largo – e le minoranze presenti.
In realtà la suddivisione tra i gruppi non fu senza difficoltà. Nelle zone più remote, ad esempio, capitava spesso che, nei villaggi siti su una valle, i rispettivi rappresentanti affermassero di far parte di una minoranza diversa rispetto alla popolazione della valle vicina.
C’era inoltre il problema di come eseguire la classificazione. La scelta di utilizzare la lingua come variante principale produsse, infatti, l’effetto di racchiudere, all’interno della stessa etnia, gruppi aventi storie e tradizioni differenti. Ciò provocò numerose perplessità in merito alla effettiva bontà della suddivisione e, ancora oggi, diverse etnie attendono il proprio riconoscimento ufficiale.
Nel 1954, in seguito al primo censimento nazionale, vennero riconosciuti per la prima volte 39 gruppi etnici cinesi. Il numero crebbe negli anni fino al 1979, in cui vennero registrati gli attuali 56.
L’etnia Han
Quando un occidentale pensa ad un cinese, molto probabilmente ha in mente una persona di etnia Han (汉族). Questo gruppo etnico, infatti, rappresenta quasi il 92% della popolazione del Paese ed è tra i più presenti al mondo. È dunque comprensibile l’errata associazione tra questa popolazione e quella totale della Cina.
Ma cosa contraddistingue gli Han dagli altri gruppi etnici cinesi? Diversamente da come si potrebbe pensare, ciò non riguarda né un territorio di origine né la condivisione dei tratti somatici. La loro identità, infatti, si riferisce all’omonima dinastia, che regnò in Cina dal 206 a.C.
Questo forte senso di appartenenza ha influenzato, in qualche modo, anche la lingua. Basti pensare, ad esempio, alle parole 汉语 (hànyǔ, lingua cinese, lingua degli Han) o 汉字 (hànzì, carattere cinese, carattere Han).
La foto in basso mostra una ragazza di etnia Han con un costume tradizionale. Tuttavia questa popolazione è tra le più occidentalizzate, per cui tali abiti vengono utilizzati solo in cerimonie particolari.
Le principali minoranze
Il secondo gruppo etnico della Cina, con quasi 17 milioni di abitanti (l’1,7% circa della popolazione totale) è rappresentato dai Zhuang (壮族). Questi vivono principalmente nella regione autonoma dello Guangxi Zhuang, nel sud della Cina. Parlano lingue di origine Tai e la loro religione prevalente è l’animismo.
Molto numerose sono anche le popolazioni delle etnie Manciù (满族) e Miao (苗族). I primi, come si intuisce dal nome, sono originari della Manciuria, regione molto importante nella storia della Cina.
I secondi, dei quali esistono anche dei sottogruppi non riconosciuti, vivono prevalentemente nelle zone montuose del sud della Cina. Tra le caratteristiche distintive dei Miao, troviamo la grande abilità nel ricamo e la particolarità dei gioielli, utilizzati anche per decorare i costumi tradizionali.
Etnie islamiche
Se pensavate che l’Islam in Asia fosse solo una questione di Medio Oriente e Indonesia, dovrete ricredervi. Diversi gruppi etnici cinesi, infatti, trovano in questa religione la loro caratteristica distintiva.
Le minoranze musulmane principali sono quelle degli Hui (回族) e degli Uiguri (维吾尔族), situati principalmente nella zona nord-occidentale del Paese. Come si può facilmente intuire, in queste popolazioni le donne portano in testa il caratteristico velo. Inoltre, diversamente dall’etnia maggioritaria, la dieta è priva di carni vietate, tra cui il maiale.
A proposito di carni, in questo articolo avevo parlato delle “quattro scuole” della cucina cinese!
Al di là della religione, le differenze tra l’etnia Hui e quella Han non sono evidenti.
Nettamente più marcate, invece, sono quelle con gli Uiguri, etnia di origine turca. Quest’ultima ne influenza la cultura, a cominciare dalla scrittura araba. Ma la differenza che salta subito all’occhio è quella relativa ai tratti somatici poiché, guardando ad esempio le foto in basso, non pensereste mai di avere davanti agli occhi dei cinesi.
Etnie “straniere”
Come visto per gli Uiguri, alcuni gruppi etnici cinesi hanno un’origine diversa rispetto al Paese in cui risiedono. Tra questi troviamo anche le minoranze: mongola (蒙古族), coreana (朝鲜族), kazaka (哈萨克族), uzbeka (乌孜别克族) e russa (俄罗斯族).
Se i coreani o i mongoli, agli occhi di noi occidentali, non appaiono così diversi dai “comuni” cinesi, i russi sono completamente diversi. Prendete ad esempio la foto di copertina, in cui compaiono le tre ragazze bionde con gli occhi chiari. Quanti di voi, prima di leggere questo articolo, avrebbero pensato che si trattava di tre ragazze cinesi, seppur di etnia russa?
Quelli che vi ho presentato sono solo alcuni dei 56 gruppi etnici riconosciuti in Cina. In ogni caso avete potuto vedere che, strano a dirsi, non tutti i cinesi hanno gli occhi a mandorla. Alla prossima!
Classe 1986. All’università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it