Pro e contro delle edizioni speciali
Durante il periodo di Natale sono andata per negozi in cerca dei regali per amici e parenti. Inutile dire che per prime ho visitato le fumetterie, fresche di giochi appena arrivati sistemati nelle vetrine e sugli scaffali. Mentre cerco il regalo perfetto le vedo troneggianti sugli altri giochi da tavolo, sfarzose, finemente rilegate e inestimabili: le edizioni speciali di Monopoly, RisiKo!, Cluedo e tanti altri, a tema videogames e serie tv.
Come resistere al loro fascino? Quelle miniature, la possibilità di giocare con il tuo personaggio preferito, di immergerti nel loro mondo: il sogno di ogni fan che si rispetti, insomma. Purtroppo, come ogni volta che io e loro ci incontriamo, ho dovuto desistere.
Il motivo? Il prezzo è troppo alto rispetto a un’edizione non a tema dei medesimi giochi. È un quesito che mi lascia ogni volta senza una risposta. Vale davvero la pena acquistare le edizioni speciali, se alla fine spesso sono semplici rivisitazioni dei grandi classici, peraltro quasi sempre più costose delle versioni base? O sono io che dovrei mettermi meno problemi e godermi la vita? Vediamolo insieme.
Vale la pena spendere per un doppione?
Mettiamo da parte per un momento i giochi dalle meccaniche originali, quelli che, sebbene siano ispirati ai grandi classici o ai successi del momento, nascono con sistemi nuovi e originali.
La mia domanda è: spendereste 40€ per un’edizione speciale come il Monopoli di Game of Thrones, possedendone già una classica o potendone pagare solo 20 per la versione non brandizzata?
Non fraintendetemi, fa gola anche a me e ammetto di aver considerato, anche solo momento, di comprarmi il Risiko di GoT perché andiamo: chi non vorrebbe due tabelloni con Westeros ed Essos e quelle bellissime miniature delle armate più famose della storia?
Avendo infatti visto in negozio il suddetto gioco e non conoscendone il prezzo, mi sono informata sul web con esiti avvilenti. Si parlava di 90 sonanti euro, che scendono a 44 se vi va bene poter giocare solo la modalità schermaglia nella versione a mappa singola, cosa che personalmente ho escluso perchè ho ritenuto “monca” questa versione per un RisiKo a tema GoT.
Ci ho ragionato, ho cercato di trovare una giustificazione al prezzo ma non ci sono riuscita. Dal mio punto di vista avrei pagato più per il nome che non per il gioco in sé. Ho valutato quindi i pro e i contro di questo genere di giochi da tavolo a tema.
Comprare le edizioni speciali: i pro
Quali sono i punti a favore delle edizioni speciali? Vediamoli insieme:
- per prima cosa sono visivamente stupefacenti: plance e tabelloni mai visti prima e fatti per richiamare la storia a cui si ispirano contribuiscono a farci immedesimare nei nostri eroi; includete poi delle piccole miniature e avete conquistato il cuore dei veri fan. Insomma, vederli nelle librerie è una gioia per gli occhi e l’anima;
- a volte vengono inserite nuove meccaniche: niente che cambi radicalmente il gioco, sia chiaro, ma spesso contribuiscono a darhli colore, ovvero ad aggiungere un dettaglio che ci faccia sentire davvero nel nostro universo preferito;
- sono perfette per una serata tra amici: se anche loro hanno visto la serie su cui si basa la vostra edizione, sono certa che riscuoterete un enorme successo.
Vediamo adesso l’altro lato della medaglia: quali sono i contro legati a un investimento del genere?
Comprare le edizioni speciali: i contro
Chi si trova spesso a fare due conti come la sottoscritta saprà che bisogna giustificare la spesa:
- comprare giochi a tema così costosi significa avere un gruppo di amici con cui poterli giocare con regolarità. È un punto che inserisco nei contro semplicemente perché spesso è vincolante in negativo: senza questa premessa tanto vale non comprare un’edizione speciale;
- gli amici sopraccitati devono obbligatoriamente conoscere la serie a cui il gioco fa capo, altrimenti tanto varrebbe comprare una versione non brandizzata: a un outsider della storia, infatti, i personaggi e la trama di fondo risulteranno anonimi.
Lascio ovviamente fuori da questo ragionamento il mondo del collezionismo: per un collezionista, infatti, la spesa investita in questo genere di giochi sarà sempre valida; del resto sono veri e propri pezzi da esposizione, se l’obiettivo è solo quello di raccoglierli ed esporli non importa usarli davvero per giustificarne il costo.
È giusto notare come vi siano più pro che contro, tuttavia bisogna sempre tenere presente che spesso la parte economica gioca un grosso ruolo nella decisione finale: si potrebbe dire che a volte arriva a pesare tanto quanto i punti di forza messi insieme.
Come capire se ne vale davvero la pena?
Oltre a tenere sempre d’occhio il prezzo, ci sono vari aspetti che potreste considerare per decidere se aggiungere alla vostra collezione un boardgame a tema.
1) Guardate qualche video sul web
In rete troverete almeno una video-recensione o una partita ripresa che potrà darvi un punto di vista nuovo rispetto alle semplici recensioni scritte. Vedere dei giocatori in azione, infatti, è l’occasione ideale per mettervi nei loro panni e, in modo totalmente gratuito, capire se il gioco in questione possa piacervi.
2) Chiedete sempre un’opinione
Ci sono numerosi forum online nei quali chiedere un parere a esperti e altri giocatori, sono sicura che per loro sarà un piacere aiutarvi a vederci chiaro. Potete fare le vostre domande su forum come BoardGameGeek.
3) Gli sconti
Se il prezzo scende per via dei saldi o sconti occasionali potrebbe essere il momento giusto per fare l’acquisto su cui vi stavate tanto arrovellando, non c’è niente di male nell’approfittare di qualche sconto, anzi.
4) Recatevi nei negozi fisici
Sembra un consiglio campato per aria ma, se l’esperienza mi ha insegnato qualcosa, se v’innamorate a prima vista di un gioco quasi certamente non vi pentirete dell’acquisto.
5) Siete vicini al Natale o al vostro compleanno?
Magari può valere la pena giocarsi una carta regalo per una di queste bestie sacre. Pensateci bene, ma, una volta deciso di continuare, sappiate che a parer mio è il modo migliore per avere un’edizione speciale senza rimpianti.
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Classe 1995, sono un’inguaribile amante dell’arte laureata in Beni Culturali e reinventata blogger e marketer.
Un po’ taciturna ma grande ascoltatrice e osservatrice, la scrittura è il mio mezzo di espressione prediletto. Probabilmente in un’altra vita sono stata un filosofo, di quelli che cadono nelle buche ammirando il cielo, ovviamente!
Adoro i giochi da tavolo e di ruolo, leggo libri, fumetti e manga e sono una patita di videogames. Quando non sono a casa a godermi una tranquilla serata di relax, sono nei luoghi più verdi e romantici della mia città e dintorni, a respirare l’aria del mare e lasciarmi trasportare dal panorama in innumerevoli viaggi mentali.
Su Inchiostro Virtuale vi parlerò dei giochi da tavolo raccontandovi i generi, gli eventi, le novità e i momenti di ordinaria -e divertente!- follia che costituiscono il mondo del tempo libero e dei passatempi virtuali e non.