Alla scoperta di Stonehenge, origini e significato
Stonehenge è uno dei siti archeologici più visitati al mondo con oltre un milione di turisti all’anno, affascinati, come è ovvio, dai suoi imponenti monoliti (o, più precisamente, megaliti) che s’ipotizza risalgano al 2500 a.C.
Stonehenge (letteralmente “pietre sospese”) si trova nello Wiltshire, in Inghilterra, e ha origini antiche e misteriose. Altro non è che un insieme di pietre erette a formare un cerchio detto cromlech, che in bretone significa circolo di pietre, attribuito ai Druidi, sacerdoti dell’antica Britannia che avevano il compito di interloquire con gli dèi, interpretarne i segni e perpetrare in loro nome sacrifici, per lo più umani, durante riti pagani.
Sebbene vi siano molte teorie, tuttora non è chiaro cosa rappresentino. Isaac Newton ipotizzò che la disposizione delle pietre potesse rappresentare il Sistema solare, supponendo che i costruttori del sito fossero i depositari di una conoscenza scientifica non indifferente.
Stonehenge e il leggendario Re Artù
Le leggende attorno a Stonehenge si sprecano e moltissime si rifanno alla figura di Re Artù, il leggendario condottiero bretone. Il castello di Tintangel, in Cornovaglia, è una delle mete turistiche più ambite e non solo per la bellezza! Leggenda vuole, infatti, che sia il luogo dove nacque Re Artù ed è più che celebre la statua a egli dedicata, che si trova appunto nei pressi del castello.
Ma chi era Artù?
Sovrano di Camelot e valoroso condottiero, il solo capace di impugnare Excalibur, la spada nella roccia (titolo anche di un celebre film d’animazione della Disney il cui protagonista era il meno valoroso, ma non per questo meno leggendario, Semola).
A onor del vero, Artù è uno dei personaggi a cui sono state dedicate più opere tra arte, libri (lo ritroviamo anche nella Divina commedia di Dante) e chiaramente film. L’ultimo, in linea temporale, è King Arthur: il potere della spada di Guy Ritchie e con Charlie Hunnam a interpretare un Artù non propriamente canonico, ma sicuramente affascinante e, se siete di quelli che chiudono un’occhio (anche due) sulle, per così dire, licenze poetiche, il film è godibilissimo, almeno a mio avviso.
Ovviamente, quella di re Artù non è che una bella leggenda, famosa grazie sopratutto allo scrittore e storico Goffredo Monmouth, che si rifà probabilmente alla figura storica di Germano di Auxerre, grandissimo condottiero francese vissuto intorno al 378. Dunque, forse un fondo di verità, come in tutte le leggende, c’è!
Le altre pietre sospese
Tornando alle nostre pietre sospese, esistono diverse riproduzioni di Stonehenge, la più nota delle quali si trova nello stato di Washington in USA, eretta però come memoriale di guerra. Esistono, inoltre, altri siti simili a Stonehenge: il Circolo di Brodgar, in Scozia, risalente più o meno allo stesso periodo.
O ancora il Cerchio di Gosek, in Germania, costituito da fossati e da palizzate a formare un cerchio perfetto.
Sebbene in nessuno di questi casi si abbia la certezza di cosa rappresentino queste opere, né da chi e perché siano state costruite, è certo che da secoli ammaliano e alimentano leggende e continueranno a farlo, probabilmente per sempre. Alla prossima!
Consigli di lettura
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Lettrice vorace e scrittrice per diletto. Raramente mi interesso ad un solo argomento, mi piace scoprire nuove cose e mi piace confrontare le mie idee con quelle degli altri, cosa che spero accadrà con i miei articoli.