
CostellAzioni Letterarie 2025: quando la naturalezza diventa comunità
Lotzorai, 21 luglio 2025. Due giornate intense, luminose, vere. CostellAzioni Letterarie 2025 ha portato ancora una volta le storie tra i pini di Tancau e dentro le persone. Ha unito parole e natura, voci e silenzi, leggerezza e profondità. È stato un festival vissuto con attenzione e calore, dove ogni incontro ha lasciato tracce, ogni dialogo ha aperto strade. La risposta del pubblico è andata oltre ogni aspettativa: partecipata, affettuosa, curiosa. Come se ci fosse un bisogno collettivo di rallentare, sì, ma per ascoltare meglio, non per fermarsi.
La naturalezza – il tema scelto per questa quarta edizione – non è rimasta un concetto astratto, ma si è fatta pratica, gesto, atmosfera condivisa. In mezzo ai libri, al cibo, alle domande.
“È stata un’edizione che ci ha insegnato a non avere fretta”, racconta il sindaco Cesare Mannini, “a fidarci del potere lento delle parole e della forza silenziosa della comunità. Lotzorai ha mostrato il meglio di sé: accogliente, profonda, autentica”.
“Abbiamo cercato la naturalezza, e abbiamo trovato le persone”, aggiunge il direttore artistico Matteo Porru. “Questa è la nostra più grande conquista: non l’evento in sé, ma quello che resta. Gli incontri, le domande, la bellezza che ci è scivolata dentro senza fare rumore”.
Uno dei momenti più intensi è stato l’incontro con Licia Colò, che ha trasformato la pineta in un anfiteatro di coscienza e meraviglia. Una platea gremita ha ascoltato il suo invito ad abitare la natura con rispetto e stupore, in un dialogo profondo con Matteo Porru che ha saputo toccare corde sottili e necessarie.

Accanto a lei, tanti altri ospiti hanno reso questo viaggio ancora più ricco:
- Federico Taddia, con il suo Einstein fatto di poesia e bussole, ha riportato al centro il valore della meraviglia;
- Franciscu Sedda e Ester Cois hanno interrogato identità e giustizia sociale;
- Arianna Farinelli ha dato voce all’adolescenza che lotta per definirsi;
- Alessandro De Roma e Edoardo Mantega hanno condotto nei territori del fiabesco e del perturbante;
- Roberta Ragona, Raffaele Mozzillo, Michela Panichi, Bibbiana Cau, Marco Valsesia e Simona Baldelli hanno portato parole che scavano e proteggono, che resistono e guariscono.
Particolarmente coinvolgente l’incontro con Mauro Aragoni e Stefano Garau, autori della graphic novel “Bronzo e sangue“, che ha unito immaginazione epica e archeologia nuragica in un racconto visivo potente, capace di risvegliare identità e senso di appartenenza.
A sostenere il festival, ancora una volta, la sinergia tra istituzioni e territorio: il Comune di Lotzorai, promotore dell’iniziativa; il Gruppo Solidale, che ha accompagnato le due giornate con gesti di cura e accoglienza; i produttori locali – Giovanni Arzu per il miele, Stefania Tangianu per l’olio EVO, Cantine Perda Rubia per i vini – che hanno trasformato ogni pausa in un’esperienza di memoria e gusto.
Ma il segno più forte lo ha lasciato il pubblico, numeroso e attento, capace di ascoltare, riflettere e riconoscersi nel racconto collettivo di questa edizione. CostellAzioni Letterarie 2025 ha confermato così la sua vocazione: non solo un festival, ma un luogo di relazione profonda tra libri, paesaggio e persone.
Crediti fotografici
Foto free press.