Si è concluso il primo tema del mese, dedicato al Giorno della Memoria
Gennaio ha portato con sè un progetto ambizioso, un modo nuovo di intendere un blog che tratta temi diversi fra loro, quale è il nostro. Parliamo ovviamente del “tema del mese”, che abbiamo inaugurato con un topic importante, ossia il Giorno della Memoria, con l’intento di dire la nostra in maniera pulita, speriamo elegante, precisa e diversificata, sull’importanza e il bisogno di mantenere viva la Memoria.
Ogni autore ha affrontato il tema seguendo un proprio percorso, partendo dalla propria passione, e ha elaborato l’argomento secondo esperienze, conoscenze, pregressi storici e culturali del tutto personali. Il risultato è stato entusiasmante in primis per noi della redazione, perché vedere come sia nato ogni singolo articolo e come ognuno nella squadra abbia collaborato a costruire qualcosa di unico, beh… È stato grandioso.
Il riepilogo dei nostri articoli
Giusto per facilitarvi, abbiamo pensato di riportare qui i vari pezzi, così che possiate avere tutto sotto-monitor e nel caso vi siate persi qualcosa.
Il viaggio a tema è partito con un… viaggio, appunto, al cimitero ebraico di Praga, dove Annalisa ci ha guidati nella visita delle “tombe impilate”.
Si è proseguito con un pezzo particolare, a un primo impatto forse frivolo, ma affrontato con grande delicatezza da Ivana, che ci ha parlato della moda degli anni ’40, “al di qua e al di là del filo spinato”.
Poi è stato il turno di Stefania, che attraverso il libro di George Orwell, La fattoria degli animali, ci ha presentato il lato più amaro che si nasconde dietro ogni rivoluzione e ha raccontato il “logorio del potere”.
Virginia ha ripreso appieno il tema del mese, scrivendo della Giornata della Memoria, della sua origine e delle motivazioni per cui, ancora e soprattutto oggi, non dobbiamo dimenticare.
Con la commedia satirica Lui è tornato, di cui ha scritto Antonella, abbiamo scoperto che “in troppi sembrano aver dimenticato a cosa può portare l’odio e l’insofferenza nei confronti di chi, per qualunque ragione, è diverso da noi; eppure la storia ce lo ha insegnato a caro prezzo”.
Invece Lorenzo ha puntato sullo sport, raccontandoci il sogno del professor Raffaele Jaffe, la cui storia è partita da Casale ed è tragicamente terminata il 6 agosto 1944 ad Auschwitz, “uno dei milioni di personali micro-universi che i nazisti hanno tentato di eliminare”.
Jessica ha illustrato le numerose proprietà della melagrana, di cui ha sottolineato anche il simbolismo: “Per gli antichi Ebrei simboleggiava l’onestà, poiché conteneva tanti semi quante sono le prescrizioni della Torah”.
Il Grandangolo di Alessandro ha trattato, attraverso le opere di Lee Miller, la banalità del male, mostrandoci quanto “quello che davvero ci turba […] è sapere che la stanza da bagno di un mostro è uguale alla nostra stanza da bagno”.
Serena ha scritto delle opere dei bambini di Terezin e di come “l’arte e la cultura erano viste come unica luce di speranza all’interno del lager”.
Ultima ma non meno importante è l’opera realizzata da Sara, intitolata non a caso Indifferenza.
E ora che succede?
Il tema del mese è un appuntamento fisso, quindi anche a febbraio aspettatevi un nuovo argomento.
Di cosa si parlerà? Al momento non possiamo spoilerare nulla, ma vi anticipiamo che sarà un topic più… leggero.
Ci sembra doveroso ringraziare chi ci ha seguito fin da subito, ma anche chi s’è aggiunto man mano, in questi giorni: siete stati numerosi e non ce l’aspettavamo. Continuate a leggerci.
La Redazione
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