Per molti anni i piatti già pronti sono stati demonizzati dagli esperti di salute perché, effettivamente, erano preparati attraverso processi che li rendevano ricchi di conservanti, aromi e grassi. Oggi la situazione è notevolmente cambiata dal momento che le aziende più attente alla salute dei consumatori hanno rivoluzionato i propri reparti produttivi per offrire cibi più genuini.
Sughi pronti, la salute al primo posto
È questo il caso di aziende come Tigullio, che anche sul suo sito https://tigullio-star.it/ mostra il suo impegno a offrire alimenti sani e gustosi, garantiti da un’etichetta trasparente e da una filiera attenta alla salute dei clienti. Sicuramente la maggior attenzione dei consumatori verso ciò che viene portato in tavola è stato motivo di sprono per il mercato alimentare a investire su ricerca e salute.
D’altro canto anche le norme nazionali e internazionali, oggi, prevedono il rispetto di standard molto rigorosi in termini di qualità e salute. Questo significa che ogni consumatore può utilizzare prodotti già pronti in cucina con tranquillità, semplicemente adottando qualche semplice accorgimento di cui parleremo qui di seguito.
Impariamo a leggere l’etichetta
Il primo consiglio è quello di leggere sempre la composizione del prodotto alimentare, osservando le etichette sul retro delle confezioni. Le vigenti norme prevedono che gli ingredienti siano indicati in ordine di quantità, motivo per cui i primi saranno quelli presenti in quantità maggiori. Nell’etichetta sono anche riportate informazioni sulla tracciabilità e, quindi, codici e riferimenti che ci aiutano a capire il luogo di produzione e la provenienza delle materie prime.
A seguire troveremo le informazioni nutrizionali che ci indicano la quantità di grassi, carboidrati e proteine presenti negli alimenti. Ebbene il consiglio è quello di prediligere i prodotti più equilibrati e di evitare, magari, quelli con un elevato contenuto di zuccheri e conservanti. È ovvio che un prodotto artigianale e fresco sia sempre più apprezzato dai nutrizionisti ma è vero anche che non tutto ciò che è già pronto o confezionato sia da allontanare dalla nostra alimentazione.
Come gestire tutto questo?
La risposta è molto semplice: con moderazione tutto si può mangiare. Ciò che diventa sbagliato è il consumo continuativo e ininterrotto di alimenti più grassi di altri e, quindi, seguire un’alimentazione incentrata sul cibo da fast food. Un panino o un fritto una volta tanto non fanno male, così come un bel piatto di pasta al ragù o al pesto pronti. Questi alimenti ci aiutano anche a godere del senso di sazietà e soddisfazione che attenua la fame e, quindi, non sono da evitare del tutto.
Il rischio di eliminare certe prelibatezze dalla nostra vita è quello di perdere il controllo alla prima occasione utile e, quindi, di convivere con struggenti sensi di colpa che non ci aiutano a tornare in forma. Piuttosto è importante imparare a gestire meglio le porzioni, a bere acqua e, soprattutto, a masticare con calma le pietanze. Il senso di sazietà arriva un po’ dopo la fine del pasto per cui, quando ci si alza da tavola è bene darsi sempre il tempo di attendere che lo stomaco si senta “pieno” e il proprio animo appagato.
In apertura, foto di Didier da Pixabay.