Le origini del solitario, così come quelle di buona parte dei giochi di carte, sono talmente antiche che difficilmente è possibile collocarle con certezza su una linea temporale storica. Il primo manuale che avrebbe codificato il gioco comparve nel 1783, in Germania, ma è chiaro che il solitario ha moltissime similitudini anche con il Mahjong asiatico e il Gioco Reale di Ur, uno dei primi giochi da tavolo della storia dell’umanità (3000 – 2500 a.C.).
Fa sorridere, in effetti, che ancora oggi il solitario rappresenti uno dei giochi di logica preferiti da milioni di utenti online, capace di adattarsi continuamente e in modo fenomenale ai cambiamenti storici e alle moderne innovazioni tecnologiche. Ecco, si può dire che l’evoluzione del solitario, dalle sue origini fino ai giorni nostri, ha certamente dell’incredibile. Ma quali sono stati i principali passaggi che hanno lanciato il gioco del solitario sul nuovo terreno digitale?
La nascita del solitario
Come già accennato, il primo manuale che ha codificato il gioco del solitario così come lo conosciamo oggi fu il Das neue Königliche L’Hombre-Spiel, realizzato nel 1783 da un anonimo autore tedesco. Al suo interno, infatti, è possibile trovare una presentazione del gioco da tavolo con tanto di regole e di possibili varianti. A distanza di oltre tre secoli, le regole sono le stesse che incontra chi gioca online gratuitamente la versione digitale del Klondike.
Al di là della fonte storica, tuttavia, c’è da dire che attorno alle origini del solitario gravita un numero infinito di miti e di leggende. Secondo alcuni questo sarebbe nato durante la Rivoluzione Francese, inventato da un prigioniero in attesa di essere condannato; secondo altri, invece, sarebbe stato lo stesso Napoleone a inventarlo per trascorrere il tempo durante l’esilio sull’isola di Sant’Elena.
Fatto sta che il manuale tedesco del 1783 ebbe una rapida diffusione, prima nel resto d’Europa e poi negli Stati Uniti. Nel 1870, la scrittrice inglese Lady Adelaide Cadogan realizzò un manuale intitolato “Illustrated Games of Patience”, in cui venivano presentati ben 35 varianti del solitario, con tanto di tavole e illustrazioni grafiche. Nei territori d’Oltreoceano, per tutto il ‘900, nacquero un’infinità di libri e ulteriori manuali con varianti alternative del solitario, come “Crazy Eights”.
Windows e il solitario digitale
A partire dal 1990, con lo sviluppo dei sistemi operativi Windows, venne sviluppata una versione digitale del solitario che donò al gioco da tavolo una popolarità senza precedenti. Allo stagista Wes Cherry, infatti, venne affidata nel 1988 la realizzazione di un gioco che potesse abituare i possessori di pc all’utilizzo del mouse e del puntatore a freccia. La scelta cadde quasi immediatamente sul solitario, grazie alla semplicità delle sue regole e all’aspetto grafico essenziale.
In pochissimi anni, dunque, chiunque in possesso di un computer con sistema operativo Windows era sicuramente entrato in contatto con il gioco del solitario e con altri titoli sviluppati per le medesime finalità (Campo fiorito, Spider e FreeCell). C’è da dire che, ai tempi, gli utenti provvisti di rete Internet erano davvero pochissimi, motivo per cui è facile immaginare che i giochini di Microsoft rappresentavano il non plus ultra dell’intrattenimento domestico.
Questo, insomma, fu l’evento fortuito che lanciò il solitario Klondike per la prima volta sul terreno digitale. Man mano che la rete Internet e le infrastrutture digitali diventavano più solide ed efficienti, cominciarono a nascere sempre più portali di gioco online in cui era possibile giocare alle innumerevoli varianti del solitario digitale. L’essenzialità del gioco, in effetti, ha fatto sì che gli sviluppatori di nuova generazione potessero integrare il solitario con inedite feature innovative.
Il solitario al giorno d’oggi
Dopo più di 30 anni dalla release del solitario Windows, il gioco da tavolo risulta essere ancora oggi estremamente popolare. Sono tantissimi i portali di gioco che permettono di giocare al solitario in modo completamente gratuito. Con la nascita degli smartphone e dei tablet, inoltre, è ormai possibile scaricare una grandissima varietà di app che permettono di avviare una partita di Klondike con un semplice tap.
Con il passare degli anni si è cercato, anzi, di aggiungere feature e integrazioni innovative al tradizionale passatempo. Basta pensare al fatto che si è vista la nascita di alcune app per giocare al solitario basate sulla blockchain e di portali di gioco in cui è possibile affrontare avversari connessi in tutto il mondo e scalare classifiche grazie all’acquisizione di punteggi di gioco.
Paradossalmente, infatti, alcuni portali di gaming reperibili in rete hanno provato a rendere il solitario un’attività ludica sempre più “social”, caratterizzata quindi dall’interazione con altri utenti e avversari connessi in tempo reale. Proprio per questo, insomma, risulta innegabile la potenza del solitario nel trasformarsi e nell’adattarsi a tutti i cambiamenti storici che incontra. Specie considerando che, tutto sommato, le regole del gioco, dal 1783 ad oggi, sono sempre le stesse.
Da passatempo tradizionale a trend virale
La digitalizzazione del solitario, come si è visto, ha dato nuova linfa vitale al tradizionale gioco da tavolo, che sembra essere ancora il passatempo ideale per buona parte degli utenti di nuova generazione. E se, in passato, il solitario era praticato nei momenti in cui non era possibile contare su una compagnia, oggi si rivela un titolo perfetto persino per le serate di giochi di gruppo.
Alla base di questa estrema flessibilità, c’è sicuramente l’essenzialità delle sue regole, ma anche e soprattutto il livello di complessità che lo contraddistingue. Si tratta, infatti, di un ottimo mezzo per mettere alla prova la propria abilità, le proprie capacità cognitive e le doti mnemoniche. Non stupisce, dunque, che anche sui moderni canali digitali il solitario Klondike appaia sempre più come un fenomeno virale destinato a crescere e a propagarsi senza sosta.
Adrenalina e concentrazione
Tutt’altro che noioso, insomma, ma anzi il solitario rappresenta un vero e proprio carico di adrenalina, in grado di catturare e stimolare qualsiasi tipologia di giocatore. Dopo aver ripercorso brevemente la storia di questo antichissimo gioco da tavolo, vale la pena raggiungere uno dei tantissimi portali di gioco online e cominciare subito una partita. Il cervello ringrazierà!
In apertura, foto di P K su Unsplash.