Quando l’amore entra a corte
Pochi giorni fa il mondo ha assistito in diretta alla separazione di una coppia che ormai, cristallizzata nei decenni, ci aveva fatto credere, al di là di ogni ragionevolezza, che la loro unione fosse infinita. Elisabetta II e Filippo di Edimburgo hanno raggiunto il traguardo di ben 73 anni di matrimonio e il segreto della riuscita di questa unione probabilmente sta nel fatto che i due si sono sposati per amore.
Se fino a poco tempo fa, i matrimoni combinati (parliamo solo nella nostra realtà) erano considerati normali un po’ in tutti i ceti, la libertà di contrarre matrimonio con la persona amata era quasi preclusa alle teste coronate, men che meno se prossime in linea di successione per il trono.
Quella che vi voglio raccontare è la storia di quattro coppie reali che hanno avuto la fortuna di aver potuto coniugare doveri monarchici e sentimento, riuscendo a sposare, a volte rocambolescamente, l’amore della loro vita.
1) Matrimoni reali: Elisabetta II e Filippo di Edimburgo
Quando la giovane Lilibet, in visita al Royal Naval College di Dartmouth, incontrò il giovane Filippo di Grecia e Danimarca aveva appena 13 anni. Aveva già visto quel suo lontano parente in due occasioni: alle nozze di una cugina comune nel 1934 e per l’incoronazione di Giorgio VI nel 1937.
I ben informati dicono che la principessa rimase ammaliata da quel ragazzo alto, biondo e affascinante, mentre lui non la degnò di attenzione (timidezza o tecnica?). Sta di fatto che divennero amici di penna e, durante questo fitto rapporto epistolare, nacque l’amore che si coronò il 20 novembre 1947, quando Elisabetta e Filippo si unirono in matrimonio nell’abbazia di Westminster.
Per sposarla, Filippo rinunciò ai titoli reali greci e divenne suddito britannico.
Il loro fu il primo matrimonio mediatico: le immagini della cerimonia furono trasmesse nei canali della BBC. Siete curiosi di vedere il servizio sul matrimonio del secolo andato in onda in Italia? Eccolo qui sotto!
La giovane coppia ebbe cinque anni per godersi una relativa tranquillità matrimoniale, perché nel del 1952, alla morte del padre, Elisabetta salì al trono e il resto è storia e attualità.
2) Matrimoni reali: Mohammed Reza Pahlavi e Farah Diba
Il secondo grande amore della nostra carrellata si fonda sulle macerie di due matrimoni falliti. Il coronato sposo è lo scià Mohammed Reza Phlavi e la sua leggiadra sposa Farah Diba.
A quel tempo, l’Iran era una nazione in via di sviluppo con molte potenzialità, i giovani studiavano spesso all’estero con aiuti statali e nel 1959 Farah Diba, figlia di un funzionario, si trovava a Parigi per approfondire gli studi di architettura.
La studentessa fu presentata all’imperatore durante una festa all’ambasciata Iraniana. Il monarca, in visita ufficiale in Francia, era solito incontrare, durante i suoi viaggi ufficiali, gli studenti del suo Paese all’estero per gli studi.
Lo scià usciva dal suo secondo matrimonio con il cuore distrutto: dopo sette anni di matrimonio aveva dovuto divorziare da Soraya, di cui era perdutamente innamorato ma che non era in grado di dargli degli eredi.
Quando vide Farah ne fu colpito e fece in modo che lei rientrasse in patria per poterla incontrare.
Due settimane dopo quella festa, la madre di Farah la chiamò dicendole che avrebbe dovuto passare l’estate a Teheran. Iniziarono gli inviti a palazzo e nel novembre del 1959 la coppia annunciò il fidanzamento, sposandosi poi il 20 dicembre dello stesso anno. La loro storia d’amore durò 21 anni e si concluse con l’esilio.
3) Matrimoni reali: Sissi e Checco Peppe
Uno tra i matrimoni d’amore più famosi della storia è quello tra Franz Joseph ed Elisabetta di Baviera, conosciuto dal grande pubblico per i film interpretati da Romy Schneider (che, seppur romanzati, ripercorrono i fatti reali).
Per evitare frizioni con le altre potenze europee, e necessitando il giovane imperatore di una consorte per assicurarsi la dinastia, la regina madre Ludovica di Baviera si accordò con la sorella, l’arciduchessa Sofia, per dargli in sposa la sua primogenita Elena.
Decisero di farli incontrare e Sofia portò anche la giovane Sissi, la sua secondogenita. Quando l’imperatore rivide le cugine, diversamente da quanto deciso da madre e zia, s’innamorò della piccola Sissi e si fidanzò con lei.
La principessa non era preparata per fare l’imperatrice e, nei mesi che intercorsero tra il fidanzamento e il matrimonio, avvenuto il 24 aprile 1854, si dedicò allo studio per colmare le sue lacune.
Quello tra Sissi e Franz fu un grande amore, segnato dai doveri imperiali e dall’ingombrante “cerimoniale di corte spagnola” (a cui Sissi mai si abituò) e anche dall’invadenza della suocera nelle decisioni della coppia, che toccò anche l’educazione dei principini. Nonostante le numerose avversità, tra cui la morte dei figli, l’instabile salute della regina e le divisioni, il loro amore durò fino alla morte dell’imperatore.
4) La regina Vittoria e Alberto di Sassonia-Coburgo Gotha
L’ultima coppia di reali innamorati che affrontiamo sono la regina Vittoria e Alberto di Sassonia Coburgo-Gotha. Questo matrimonio, caldeggiato da Leopoldo I, re dei Belgi, vedeva in Alberto il compagno perfetto per la giovane regina.
Alberto fu istruito a dovere sui gusti e le abitudini della sovrana. Pare che l’amore incontrò subito Vittoria, che scriveva nel suo diario di come fosse bello e affascinante; per il principe Alberto arrivò un poco più tardi ma fu forte e travolgente.
L’intesa tra marito e moglie era tale che la regina ebbe nove figli, benché detestasse le gravidanze. Inoltre, tra le pagine del suo diario, troviamo il seguente apprezzamento nei confronti del giovane marito: «Alberto era bellissimo nei suoi pantaloni bianchi di cashmere. Sotto non indossava niente».
La regina fu intraprendente anche per la proposta di matrimonio: Alberto non poteva chiederle formalmente la mano, perché era di rango inferiore, pertanto fu lei a concedergliela.
Sembra lecito pensare che la visione di Vittoria come una regina puritana non corrispondesse affatto al vero. L’amore durò immutato fino alla morte del principe Alberto, a soli 42 anni, per una febbre tifoide.
Come nelle favole…
Le favole classiche finiscono normalmente con il matrimonio dei nostri eroi; raccontare di questi amori veri e duraturi mi fa pensare di aver dato una sbirciata dopo il “e vissero felici e contenti“. Tutto sommato, nonostante i doveri e le responsabilità, le scelte compiute per amore hanno superato gli ostacoli e sono entrate nella storia. Non sarebbe male se ognuno di noi avesse la fortuna d’incontrare la propria Elisabetta o il proprio Filippo.
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Mi chiamo Cristina, sono nata di giovedì e sono un sagittario!
Mi piace chiacchierare, conoscere persone e sono a mio agio anche a una festa in cui non conosco nessuno. Cerco sempre il lato positivo delle cose e il mio motto è “c’è sempre una soluzione”!
Maniaca della programmazione, non posso vivere senza la mia agenda.
Ho studiato linguaggi dei media e da quasi 20 anni mi occupo di comunicazione per una grande azienda di telefonia.
Nel tempo libero mi piaceva leggere, viaggiare, guardare i film, andare a teatro. Ora invece ho due gemelle di 7 anni che, se da una parte assorbono quasi tutte le mie energie, dall’altra mi hanno donato un nuovo e divertente punto di vista.
Per tutti questi motivi vi parlerò di storie e leggende.