Letture irrinunciabili per capire il presente conoscendo il passato
La triste storia del Kurdistan, lo stato mai nato sospeso tra Turchia, Iran, Iraq, Siria e Armenia, è d’attualità.
A riportare a galla la questione curda è stato il lancio dell’operazione “Fonte di pace” da parte del presidente turco Erdogan. Obiettivo: creare una zona cuscinetto nel territorio a nordest della Siria, allontanando le milizie curde dal confine turco, considerate terroriste da Erdogan. A spianare la strada alla Turchia, il presidente Donald Trump che, di fatto, ha rinnegato l’alleanza tra gli USA e le milizie curde che, insieme, avevano combattuto chi terrorista lo è davvero: l’ISIS.
I curdi, in particolare quelli siriani, si sentono – dunque – usati e abbandonati. E chiedono disperatamente aiuto all’occidente.
Ma la questione curda non appartiene solamente alle pagine di storia contemporanea: è molto più antica e profonda. Vogliamo quindi approfondirla con quattro libri per conoscere la questione curda.
1) La guerriera dagli occhi verdi, Marco Rovelli, 2016
La guerriera dagli occhi verdi è Avesta Harun, nome di battaglia di Filiz Şaybak. Avesta morì a soli ventidue anni nel 2014, dopo essere stata colpita sul campo di battaglia, mentre veniva trasportata nell’ospedale di Erbil: il pick-up sul quale si trovava insieme ad altri compagni, saltò in aria sopra una mina.
La foto del suo viso fece il giro del mondo. E, con il suo sacrificio, Avesta “prestò” i suoi grandi ed espressivi occhi verdi all’occidente, che poté osservare quello che stava avvenendo in medio oriente, dove il popolo curdo imparava ad imbracciare le armi per difendere il proprio territorio, il territorio di quello Stato mai nato, dai combattenti dell’ISIS.
Marco Rovelli racconta la storia di Avesta per permetterci ancora una volta di osservare attraverso i suoi occhi la storia e l’epopea dell’intero popolo curdo.
2) Kobane Calling, Zerocalcare, 2016
Kobane Calling è il reportage dei viaggi che l’autore Zerocalcare, al secolo Michele Rech, ha compiuto tra Turchia, Iraq e Siria, fino a spingersi a pochi chilometri da Kobane, la città simbolo della lotta all’ISIS.
Laddove non arrivano i media tradizionali occidentali, arriva dunque Zerocalcare che con un medium insolito, il fumetto, racconta le vicende della resistenza curda.
Commovente il ritratto degli abitanti della regione autonoma di Rojava che, per Zerocalcare, sono promotori di una coraggiosa utopia democratica.
3) Il fucile di mio padre, Hiner Saleem, 2005
«Mio nonno aveva uno spiccato senso dell’umorismo. Diceva di essere nato curdo, in una terra libera. Più tardi, erano arrivati gli ottomani che avevano detto a mio nonno: tu sei ottomano, e lui era diventato ottomano. Alla caduta dell’impero ottomano, era diventato turco. Dopo la partenza dei turchi, era tornato a essere curdo durante il regno di Cheikh Mahmoud, il re dei curdi. Con l’arrivo degli inglesi, mio nonno era diventato suddito di Sua Graziosa Maestà; aveva persino imparato qualche parola in inglese».
Meno recente dei precedenti, Il fucile di mio padre è il racconto autobiografico dell’autore. Una storia fatta di fughe, peregrinazioni, esili che hanno portato Saleem da una città all’altra, fino a giungere in Europa, prima in Italia e poi in Francia, dove diventerà regista.
Ripercorrere le vicende umane di Hiner Saleem significa ricostruire la storia del Kurdistan iracheno.
4) La patria impossibile, Elizabeth Laird, 1993
Quello di Elizabeth Laird è un libro che ricordo con affetto. Poteva essere il 2005, ero alle scuole medie e un brano tratto da La patria impossibile era riportato nel volume di antologia. A quasi quindici anni da allora, quando conobbi per la prima volta la questione curda, questa non solo non è risolta, ma si è aggravata.
La patria impossibile, come Il fucile di mio padre, racconta attraverso le vicende della protagonista, Tara, le storia del Kurdistan iracheno. Anche Tara, come Saleem, giungerà in Europa, non prima però di essere rinchiusa in un campo profughi iraniano. A Londra, Tara e la sua famiglia ricominceranno una nuova vita da rifugiati politici. Lì, Tara dovrà imparare a conoscere un mondo a lei del tutto nuovo in cui, certo, può dirsi al sicuro. Ma scoprirà ben presto l’ingannevole mito propinato dalla televisione, che punta le sue telecamere solo su una piccola parte della realtà del mondo, e cela molto di più.
E voi, quali altri libri per conoscere la questione curda consigliereste?
Consigli di lettura
Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche la recensione di Limbo: i “pensieri inversi” di Gazzelle.
Classe 1992, vivo in provincia di Novara e mi occupo di social network, scrittura testi e produzione contenuti per il web.
Ho delle passioni molto semplici: mi piace leggere, scrivere e fotografare. Nel 2020, per La Torre dei Venti, ho pubblicato “La Ragazza Gazzella“, il mio romanzo d’esordio.