Che cosa hanno in comune la città di Roma e il cinema cinese? Il film “La ricetta italiana”, ambientato nella nostra capitale.
Il 3 giugno, nelle sale cinematografiche cinesi, è uscito il film 遇见你之后 (yùjiàn nǐ zhīhòu, dopo averti visto), noto a livello internazionale con il titolo “The Italian recipe” (La ricetta italiana). Lo scorso 22 aprile, invece, ha aperto la nuova edizione del Far East Film Festival, la principale rassegna cinematografica europea rivolta al cinema asiatico.
Si tratta di una commedia romantica coprodotta da Italia, Cina e Germania, il cui cast artistico e tecnico ha visto la collaborazione in egual numero di italiani e cinesi. La direzione del film è stata invece affidata alla regista cinese Hou Zuxin (侯祖辛).
La particolarità della pellicola, però, è senza dubbio l’ambientazione. Come in una versione moderna di “Vacanze romane” con l’iconica Vespa, le vicende dei due giovani si svolgono tra le vie di Roma. Ancora più curiosa è la presenza di un volto noto della televisione e della gastronomia italiana, ossia lo chef Antonino Cannavacciuolo che nel film interpreta se stesso.
La ricetta italiana
Storia e protagonisti
Mandy (黄曼曼) – interpretata da Huang Yao (黄尧) – è una ragazza cinese che vive in Italia da quand’era bambina. A Roma cerca di andare avanti svolgendo diversi lavori, ma il suo sogno nel cassetto è quello di diventare una grande cuoca come Cannavacciuolo.
La sua vita cambierà con l’arrivo nella capitale di Peng (彭柏杨) – interpretato da Liu Xun (刘迅) -, giovane e famosa pop star che decide di partire per l’Italia con l’intenzione di partecipare a un reality show.
I due si incontreranno casualmente quando la giovane, come spesso accade, sostituisce un amico nel suo lavoro di autista di hotel. Da lì in avanti, come nelle più classiche storie d’amore, ci saranno diverse incomprensioni e colpi di scena, ma anche situazioni decisamente più romantiche.
Generazioni di cinesi a confronto
Il personaggio di Mandy è quello per noi italiani più familiare. Nel film, infatti, rappresenta la cinese di seconda generazione, quella perfettamente integrata con la nostra cultura.
A proposito, ho parlato delle emigrazioni dalla Cina nell’articolo sulla diaspora cinese!
Allo stesso tempo, però, quella della sua famiglia è più tradizionale, dedita al lavoro (a Roma gestiscono una lavanderia) e poco aperta ai desideri della figlia la quale, pur sognando di diventare una chef, viene costretta a studiare legge.
Il mondo rappresentato da Peng, invece, è quello dello show business contemporaneo, ben lontano dai valori della Cina tradizionale. Il suo agente, in particolare, rappresenta bene la superficialità e il cinismo che il ragazzo, in realtà, non sembra tollerare.
Il film “La ricetta italiana”, quindi, è il risultato di una bella collaborazione tra italiani e cinesi in un clima di reciproca stima e rispetto. Ora non ci resta che guardare il film ma, nell’attesa, vi lascio con il trailer. Alla prossima!
Classe 1986. All’università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it