In questo articolo ti parlerò di “intelligenza finanziaria” e di come gestire le finanze per generare un flusso di denaro o cash flow!
Intelligenza Finanziaria: crea il tuo cash flow
Più di dieci anni or sono scoppiava una crisi economica la quale ha coinvolto il mondo intero. Conosciuta come “la crisi”, l’abbiamo nominata e sentita nominare fino allo sfinimento; però non è stata l’unica – anche se siamo quasi tutti troppo giovani per ricordarci la Grande Depressione del 1929 – e non sarà l’ultima.
Ogni periodo di crisi ci ricorda come la realtà nella quale transitiamo sia in costante cambiamento. Ma come mai ciascuno di essi ci lascia a terra con le ossa rotte? Per capirlo bisogna fare un passo indietro: torniamo ai tempi della scuola.
Due nozioni da imparare: intelligenza finanziaria e bullismo finanziario
Chi scrive non ricorda di aver mai appreso, tra le mura scolastiche, come si gestisca il denaro. Certo, esiste chi studia ragioneria e poi diventa contabile, banchiere o economista; ma, forse, chiedere a milioni di persone in Italia di intraprendere tutte lo stesso percorso di studi, rinunciando a studiare la meccanica di un pianoforte o la chimica delle plastiche biodegradabili, non sembra una strada praticabile!
Abbiamo bisogno che ci vengano insegnate fin dall’infanzia queste nozioni, che poi sono alla base dell’imprenditoria. Eppure verrebbe quasi la tentazione di essere malpensanti e di convincersi che per alcuni non sia tanto una bella cosa, che le persone come me e te imparino a gestire le proprie finanze.
Forse occorrono famiglie che hanno un’entrata di 2000 euro al mese ma ne spendono 2500. Ora, questa serie si chiama “intelligenza finanziaria” per fare da contraltare ad un fenomeno diffusissimo, il bullismo finanziario.
Come tutte le altre forme di bullismo, anch’esso è una persecuzione che non dà pace, e ci si logora per stare dietro ai pagamenti, nella preoccupazione di avere delle beghe legali per colpa di quell’abbonamento, di quella rata che all’inizio avrebbe dovuto essere piccolissima… salvo poi l’aggiunta degli interessi.
Fatta questa piccola premessa, che cosa ne dici di aumentare la quantità di denaro che ti rimane in tasca ogni mese? Le strategie sono due e vanno applicate assieme.
Come generare cash flow?
La prima è: limita i consumi inutili. Ma come, penserai, hai cliccato sul sito, hai letto tutta l’introduzione per ricevere un consiglio così stupido?!
Ti rigiro la domanda: davvero credi sia un consiglio stupido? Io no.
Esattamente come accade per il gatto o il cane di casa, anche noi umani disponiamo di un cervello “antico”, paragonato ad una vera e propria caldaia di impulsi e motivazioni, che ricerca la ricompensa ed evita le punizioni. Questo meccanismo risulta molto utile a chi fa pubblicità: la ricompensa sta nell’ottenere un prodotto esclusivo, la punizione nell’immaginarsi cosa penseranno gli altri di noi se non diventiamo le persone cool, esclusive, che compaiono negli spot pubblicitari. Esso è un meccanismo che agisce a livello subconscio ed è anche per questo che acquistiamo un sacco di roba che non ci possiamo permettere, e che a volte nemmeno ci serve.
A questo punto non basta promettersi che si compreranno meno cose, perché subentra un problema. Una persona non va in rosso col bilancio perché acquista uno smartphone da 2000 € a rate; molto più spesso accade perché non hai ancora presente il costo di utilizzo di un prodotto. L’esempio classico è comprare tutti i mesi vestiti e accessori di scarsa qualità che si rovinano in tempi brevissimi, praticamente usa e getta! Meglio acquistare pochi abiti di qualità che costano di più, ma che durino più tempo, no?
Occorre impostare un foglio Excel – non guardarmi male – dove si segna qualsiasi spesa affrontata nell’arco del mese, anche il pacchetto di chewing-gum alla menta. Stabilite le spese si comincia a tagliare il superfluo per cominciare a risparmiare 20, 50, 100 euro ogni mese.
Insomma, puoi creare un flusso di denaro, o cash flow per gli anglofoni, già solo spendendo meno e meglio i tuoi soldi. Tuttavia c’è un’altra strategia che aumenterà la tua intelligenza finanziaria e ti piacerà molto.
Hai mai provato a monetizzare i tuoi consumi?
Innanzitutto vorrei chiederti se sapevi che, quando vai a far la spesa al supermercato “classico”, tu non paghi solo il prezzo della merce che compri, paghi anche la pubblicità e tutti gli intermediari dalla fabbrica al punto vendita… E credimi che sono un mucchio di soldi!
Sicuramente fare acquisti grazie ad Internet ha aperto nuove possibilità di risparmio, ma ti sto parlando di qualcosa di diverso.
Monetizzare dei consumi significa comprare direttamente dal fornitore, che però ti tratta in maniera privilegiata. Hai una garanzia di soddisfazione – prova a restituire un prodotto aperto al negozio sotto casa! – e sconti importanti, volendo citare alcuni dei vantaggi.
Va detto che la monetizzazione non può funzionare con tutti i prodotti. Si può fare con gli orologi o con i sistemi antifurto? No!
Puoi farlo come si deve solo con beni di largo consumo: quelle cose a cui non puoi rinunciare, come il sapone da bucato o per le mani. Non per niente si dice che ogni famiglia vive su una miniera d’oro ma non se lo immagina neppure…
Infine, puoi farlo soltanto con prodotti aventi un ottimo rapporto qualità/prezzo, per i quali i fornitori investono in ricerca e sviluppo piuttosto che destinare cifre esorbitanti alle pubblicità.
Grazie al risparmio e alla monetizzazione, una famiglia media può generare un flusso di denaro di qualche migliaio di euro ogni anno.
Niente male, nevvero?
Se ti stai domandando se non ci voglia troppa fatica, sappi che la prossima volta parleremo di un aspetto fondamentale della creazione di un cash flow: il tempo.
Nella vita di tutti i giorni sono una SEO Copywriter, ma qui su Inchiostro Virtuale mi dedico a qualcosa che amo molto: la storia.
Ogni soggetto può essere raccontato, se hai la pazienza di conoscerlo a fondo.