Birra in Cina: si beveva già 9.000 anni fa
Da quanto tempo esiste la birra in Cina? Una scoperta recente ci dice che la bevanda fosse già presente circa 9.000 anni fa!

Vi siete mai chiesti da quanti secoli si beve la birra in Cina? Probabilmente no, immagino che tale dubbio non abbia certo occupato i vostri pensieri. Anzi, probabilmente vi starete chiedendo il perché di questa domanda.

D’altronde, quando pensiamo alla bevanda alcolica, non possiamo fare a meno di associarla all’Oktoberfest o ai pub nordici. Con riferimento alla storia della birra, invece, il pensiero ricadrebbe sull’Antico Egitto e sulla Mesopotamia.


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Eppure un recente ritrovamento archeologico avrebbe dimostrato il consumo di birra in Cina fin dai tempi del neolitico, ben 9.000 anni fa.


Birra in Cina

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista PLOS One, è stata condotta dall’archeologa Wang Jijiang, coadiuvata da Jiang Leping e Hanlong Sun dell’Istituto provinciale di reliquie culturali e archeologia dello Zhejiang. Cerchiamo di capire, però, in cosa consiste.


Il sito archeologico

Il lavoro ha avuto luogo a Qiaotou, sito archeologico nella provincia del Zhejiang. È proprio in questa zona, infatti, nel corso inferiore del fiume Azzurro che si è sviluppata la cultura neolitica Shangshan.

Mappa di Qiaotou
Localizzazione del sito di Qiaotou in Cina

Gli scavi effettuati negli ultimi anni hanno portato alla luce ben 18 siti archeologici Shangshan. Questi ci hanno aiutato a capirne meglio la cultura e le conoscenze. Di recente, ad esempio, è stato dimostrato come la coltivazione del riso nel territorio potesse essere iniziata circa diecimila anni fa.

In tale contesto, quindi, i ricercatori hanno fatto ulteriori scavi per trovare nuove informazioni in merito alla civiltà neolitica.


La scoperta

Il sito ha portato alla luce un tumulo con un fossato artificiale, il quale circondava i resti di due uomini sepolti e di numerose ceramiche decorate. Si trattava di nove vasi hu a collo lungo, di quattro ciotole e di altri nove vasi più larghi.

Sepoltura rinvenuta a Qiaotou
Sepoltura nel sito di Qiaotou

Attraverso l’analisi dei microfossili presenti sulle superfici dei recipienti, è stato possibile risalire al loro contenuto originario. Tra gli amidi rinvenuti: il riso (Oryza spp), le lacrime di Giobbe (Coix lacryma-jobi), le ghiande (Quercus spp) e altri organi di riserva sotterranei non identificati.

Vasi neolitici con la prima birra in Cina
Vasi e decorazioni trovati nel sito di Qiaotou

Con la mescolazione di questi ingredienti, e l’aggiunta di qu, i processi di fermentazione e saccarificazione avvenivano contemporaneamente. In tal modo si produceva una birra di riso preistorica dolce e leggermente fermentata.

Nello studio si dice che la fermentazione potrebbe essere stata una scoperta casuale per l’antica popolazione di Qiaotou. È probabile, infatti, che ne abbiano osservato il processo dopo aver lasciato dei chicchi di riso in un ambiente caldo e umido.

Tuttavia la produzione della birra non era così semplice, poiché il reperimento degli ingredienti prevedeva numerose ore di lavoro. Per questo motivo si pensa che la bevanda fosse un bene di lusso, da produrre solo in poche occasioni.

A tal proposito, i ritrovamenti delle sepolture ci fanno capire che la birra potesse avere un valore rituale legato alla commemorazione dei defunti. Ciò, inoltre, potrebbe aver favorito il mantenimento delle relazioni sociali, creando le basi per la formazione di società agricole più complesse nei millenni successivi.


La birra in Cina, quindi, esisterebbe da oltre 9,000 anni, utilizzata in origine in occasione delle cerimonie funebri. Una scoperta affascinante, questa, che ci fa capire meglio le origini dell’uomo nelle sue civiltà più antiche. Detto questo non mi resta che salutarvi: alla prossima!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it