Il nostro bilancio sulla stagione dedicata a Eleonora
Si è appena conclusa la terza serie di Skam Italia e – prima di iniziare il consueto rewatch – è ora di trarre un bilancio di Skam Italia 3: cosa ci è piaciuto e cosa no di questa stagione? Ma, prima di tutto: cos’è Skam Italia?
Due parole introduttive su Skam Italia
Skam Italia è una serie tv in tempo reale, remake della sua omonima norvegese. Cosa vuol dire “serie tv in tempo reale”? Semplice: ogni episodio è composto da varie clip, ciascuna ambientata in un preciso giorno a una precisa ora. E, proprio a quella precisa ora di quel preciso giorno, viene pubblicata la clip online. In questo modo lo spettatore può assistere a una scena nell’esatto momento in cui è collocata nel tempo.
Ad esempio: se una scena si svolge oggi, martedì 11 giugno alle 19:30, questa sera alle 19:30 potremmo vederne la clip.
Alla fine di ogni settimana, il venerdì viene pubblicato l’episodio settimanale, che unisce le clip pubblicate nei 7 giorni precedenti e si chiude con una inedita.
Ma non è finita qui: per rendere ancora più reali le vicende dei protagonisti, sono stati creati degli account Instagram dei personaggi principali che, talvolta, pubblicano contenuti che integrano a quanto si vede nelle clip, divenendo così espediente narrativo per coprire eventuali salti della trama. Sempre su Instagram vengono poi pubblicate le chat, degli screenshot di finte conversazioni su WhatsApp avvenute tra i personaggi, anch’esse utili a dare un continuum al filo narrativo, oltre che ad appassionare il pubblico.
Ogni serie di Skam ruota attorno a un personaggio; la prima a Eva Brighi, la seconda a Martino Rametta, quest’ultima ad Eleonora Sava.
Skam Italia 3: cosa non ci è piaciuto
Partiamo dalle dolenti note…
L’esordio della terza stagione non è avvenuto sotto i migliori auspici: se le prime due stagioni erano state diffuse su un sito creato ad hoc di proprietà di Tim Vision (che produce la serie), questa stagione è invece stata pubblicata direttamente sul sito principale. In più l’accesso ai contenuti non è stato più libero bensì a pagamento.
Queste novità hanno messo sul piede di guerra il fandom di Skam Italia: il sito originale raccoglieva in un unico luogo le clip, le chat, i post Instagram dei personaggi, creando una narrazione fluida e sempre raggiungibile. Il sito Tim Vision, invece, pubblicava solo clip ed episodi, lasciando il resto ai profili Instagram, creando così una certa dispersione. In più, limitare l’accesso alla serie agli abbonati è stato visto come un venir meno allo scopo della serie stessa, cioè la diffusione di messaggi positivi ed edificanti agli adolescenti (i protagonisti e il pubblico di riferimento sono proprio i teenagers).
Digeriti questi cambiamenti, la serie è stata criticata per la sua lentezza e per l’incapacità di caratterizzare anche sui personaggi di contorno, come era successo con la prima stagione. Anche la seconda era stata poco corale ma in quella il protagonista, Martino (Federico Cesari), aveva catalizzato su se stesso tutta l’attenzione del pubblico, che si era appassionato al suo percorso, cosa che non è riuscita a fare Eleonora (Benedetta Gargari).
Skam Italia 3: cosa ci è piaciuto
Innanzitutto, la maturità dei due protagonisti, Eleonora Sava ed Edoardo Incanti. Sarà per il loro percorso di vita, per aver avuto entrambi dei genitori pressoché assenti, ma si sono mostrati decisamente un passo avanti agli altri personaggi. Più maturi i loro dialoghi, più maturo (e, di conseguenza, più sano) il loro rapporto di coppia, più maturi i loro comportamenti. Certo, i passi falsi non sono mancati, ma fa parte del percorso. Un percorso di formazione. In questo senso l’esempio di Eleonora ed Edoardo è positivo perché dimostra che non si è mai troppo giovani per prendersi le proprie responsabilità; dimostra che si può vivere un rapporto di coppia pur senza rinunciare alla propria individualità e ai propri ideali. Messaggi positivi, se si pensa soprattutto al pubblico di riferimento, i giovanissimi.
Ci è piaciuta una lezione, fondamentale, che è arrivata da “Le Matte”, il gruppo di amiche di Eleonora: parlate; non tenetevi tutto dentro; chiedete aiuto. Sarebbe tutto più facile. E, di nuovo, un messaggio importantissimo per gli adolescenti e, forse, per tutti noi.
E poi ci è piaciuta la fotografia, intensissima, che ha reso Roma, città in cui è ambientata la serie, una comprimaria degli altri personaggi. Altrettanto le scenografie, mai scontate, mai banali, capaci, come nel caso della cameretta di Eleonora, di dirci qualcosa in più sui personaggi.
E voi, avete visto la terza stagione di Skam Italia?
Cosa vi è piaciuto e cosa no?
Consigli di lettura
Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche la recensione su Skam Italia 4.
Classe 1992, vivo in provincia di Novara e mi occupo di social network, scrittura testi e produzione contenuti per il web.
Ho delle passioni molto semplici: mi piace leggere, scrivere e fotografare. Nel 2020, per La Torre dei Venti, ho pubblicato “La Ragazza Gazzella“, il mio romanzo d’esordio.