
Due giorni di festival che riprendono la formula dell’incontro prolungato, quelli del 18 e 19 luglio alla Pineta di Tancau – Lotzorai. Scopriamo gli ospiti e le attività in cartellone a CostellAzioni 2025.
Lotzorai 12 luglio 2025. C’è un momento dell’anno in cui la Pineta di Tancau diventa cattedrale di parole, dove il mare sussurra alle pagine dei libri e la natura si fa complice di incontri che ridisegnano l’orizzonte dell’anima. È il momento di CostellAzioni Letterarie, che il 18 e 19 luglio torna a Lotzorai con la sua quarta edizione, dedicata alla Naturalezza – quella dimensione autentica dell’essere che sfugge alle convenzioni e si ritrova nel dialogo profondo tra uomo e ambiente.
Due giorni di festival che riprendono la formula dell’incontro prolungato, dopo la sintesi della scorsa edizione, perché c’è bisogno di tempo – tempo per ascoltare, per riflettere, per lasciare che le parole si depositino nell’anima come semi nella terra fertile. CostellAzioni Letterarie torna alla sua natura espansa, quella che permette ai libri di respirare nello spazio e nel tempo, di intrecciare conversazioni che nascono dai testi e si allargano alla vita.
“Naturalezza non è semplicità”, spiega il sindaco di Lotzorai Cesare Mannini”, è piuttosto la capacità di riconoscere l’essenziale, di tornare a ciò che conta davvero. In un tempo di artificialità crescente, Lotzorai si conferma luogo dell’autenticità, dove la cultura non è ornamento ma necessità, dove i libri non sono oggetti ma ponti verso una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo che abitiamo”.
Matteo Porru, nuovo direttore artistico del Festival, raccoglie l’eredità di questi anni di crescita:
“La naturalezza è il filo conduttore che lega ogni scelta di questa edizione. È un modo di guardare al futuro con occhi puliti, capaci di stupirsi ancora. Ogni libro che presentiamo, ogni incontro che organizziamo, porta con sé questa ricerca dell’autentico, del vero, di ciò che resiste al tempo e alle mode”.
Il programma di CostellAzioni Letterarie all’insegna della Naturalezza
L’edizione 2025 si apre venerdì 18 luglio alle 17:30 con i saluti alla platea, per poi tuffarsi subito nel cuore pulsante del Festival con “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono, reading affidato alle voci di Silvano Vargiu e Gavino Murgia. Un racconto che è manifesto di speranza, dove la natura e l’uomo trovano la loro sintesi più alta nell’atto creativo del seminare futuro.
La serata prosegue con Raffaele Mozzillo e il suo “I fuochi della terra”, geografia bruciante della Campania tossica che non rinuncia alla speranza, e Roberta Ragona con “Fossili viventi”, viaggio nell’illustrazione scientifica che sa farsi ironia e stupore. Chiude la prima giornata l’incontro con Bibbiana Cau e “La levatrice”, storia di corpi, cura e giustizia nel 1917, e Marco Valsesia con “Un mondo senza api”, monito urgente sulla fragilità degli equilibri naturali.
Il sabato 19 luglio si apre con la leggerezza necessaria di Bruscus, l’uomo forzuto che porta la giocoleria tra i pini, prima di accogliere Federico Taddia con il suo ritratto di Einstein, genio tra violini e bussole, e Simona Baldelli con “Il ciambellano e il lupo”, favola che insegna a vivere senza paura.
Il pomeriggio esplora i territori del cambiamento con Michela Panichi e “La Cecilia”, racconto di adolescenza e identità tra Ischia e la biologia, e Arianna Farinelli con “Storia di una brava ragazza”, riflessione sui ruoli e le aspettative. Alessandro De Roma presenta “Il principe rosa”, mentre Edoardo Mantega conduce nel mondo selvaggio di “Annile, ovvero falsa fiaba della montagna di ferro”.
La giornata si arricchisce con Ester Cois e “Tracce di famiglia”, saggio che interroga radici e disuguaglianze, e Franciscu Sedda con “L’imprevedibile accade”, bussola per orientarsi in un mondo sempre più complesso.
Licia Colò sarà protagonista dell’intervista evento della serata, un dialogo sulla natura come responsabilità e bellezza, moderato da Matteo Porru. A seguire, Mauro Aragoni e Stefano Garau presenteranno “Bronzo e sangue”, graphic novel che intreccia archeologia e avventura epica nel mondo degli Shardana.
Il Festival si conclude con il concerto dei NUR, etno-rock che vibra tra tradizione e modernità, sotto le stelle della Pineta di Tancau.
Come sempre, CostellAzioni Letterarie mantiene la sua vocazione di festival dell’accoglienza, dove la cultura si fa comunità attraverso le degustazioni curate dal Gruppo Solidale di Lotzorai, con il miele d’Ogliastra di Giovanni Arzu, l’olio EVO di Olivina di Stefania Tangianu e le Cantine Perda Rubia di Mario Mereu. Sapori che sono memoria del territorio, gesti che trasformano l’incontro con i libri in esperienza totale.
“La naturalezza”, conclude Matteo Porru, “è riconoscere che ogni libro, ogni storia, ogni incontro può cambiare qualcosa in noi. CostellAzioni Letterarie 2025 è un invito a ritrovare questa capacità di trasformazione, questa apertura al mondo che solo la cultura autentica sa dare”.
La vendita dei libri presentati durante il festival è a cura dell’edicola libreria “Canzilla” di Lotzorai.
Crediti fotografici
Immagine free press.