I Campionati internazionali di giochi matematici, ovvero come trascorrere in modo diverso un pomeriggio di quasi primavera
Il prossimo 18 marzo 2017, in un centinaio di sedi sparse in tutt’Italia, si terranno le semifinali della ventiquattresima edizione italiana dei Campionati internazionali di giochi matematici.
Per quanto la cosa possa sembrare spaventosa ai più (Chi io? Giochi matematici? Noooo!), il richiamo della manifestazione è notevole. Basti pensare agli oltre 60.000 iscritti dell’anno scorso, come riportato dal sito del PRISTEM dell’Università Bocconi, che organizza i Campionati nel nostro Paese.
Certo, al successo dei Campionati contribuiscono in modo significativo le scuole e la capillare disponibilità di sedi, un centinaio circa distribuite su tutto il territorio nazionale. Un buon apporto, però, arriva anche dai “fuori quota”, appassionati di matematica che si mettono in gioco nelle due ore messe a disposizione per risolvere i problemi proposti.
Un po’ di storia dei Campionati internazionali di giochi matematici
La prima volta in Italia è stata nel lontano 1994, poi dal 2002 è diventato un appuntamento regolare, organizzato dal centro PRISTEM (Progetto Ricerche Storiche E Metodologiche) dell’Università Bocconi di Milano.
Ma i giochi partono da un po’ prima, in Francia nel 1987. Poi, di anno in anno, aggiungendo un paese dopo l’altro, si arriva all’anno scorso, quando hanno partecipato alle finali internazionali oltre 12 paesi.
Sono della partita paesi europei come Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Svizzera, Russia e Ucraina. Ma anche diversi paesi francofoni, come Quebec, Algeria e Tunisia.
L’Italia ha ottenuto nel tempo diverse vittorie e ottimi piazzamenti. La parte del leone va però alla Polonia, almeno negli ultimi anni. Il medagliere completo è sulla pagina Wikipedia dei giochi.
Un assaggio di cosa attende i temerari partecipanti
Chi si fosse incuriosito alla competizione può esplorare l’archivio dei problemi proposti negli ultimi anni. Al momento in cui scrivo mancano dall’archivio problemi e soluzioni dell’anno scorso.
Proviamo ad esempio cosa hanno dovuto affrontare i coraggiosi dell’anno scorso.
Primo passo: individuare la propria categoria di appartenenza.
È probabile che chi legge questo post non sia uno studente di prima o seconda media (categoria C1), o di terza media / prima liceo (categoria C2). Se non frequenta nemmeno la seconda, terza o quarta liceo (categoria L1), né l’ultima classe del liceo o il biennio universitario (categoria L2), allora appartiene alla categoria GP, grande pubblico, a cui toccano i problemi dal n. 6 al n. 17.
Partiamo dal n. 6, presumibilmente il più semplice visto che è proposto anche alla categoria più giovane, la C1 (problemi dall’1 al 10):
6. Il giro del mondo
Nel suo giro del mondo in 80 giorni, Phileas Fogg (il protagonista del romanzo di Jules Verne) ha già percorso 34.215 km, un numero formato da cinque cifre consecutive. Gliene rimangono, da percorrere, 5.785.
Quando Phileas Fogg avrà percorso il più grande numero di km che si scrive con cinque cifre consecutive (non necessariamente le stesse di prima), quanti km gli mancheranno per terminare il suo giro del mondo?
Niente spoiler, solo attenzione alle insidie del testo: nel numero 34.215 compaiono 5 cifre consecutive, dall’1 al 5, ma non disposte in ordine. E così anche nel numero che cerchiamo, maggiore di 34.215 e minore di 40.000 (= 34.215 + 5.785), le 5 cifre utilizzate sono consecutive, ma possono essere disposte come serve, non necessariamente ordinate. Non dovrebbe essere difficile.
Poi però le difficoltà crescono …
Procedendo di problema in problema, le cose si complicano un po’. Il n. 17, l’ultimo, chiede:
17. Giallo e blu
Il lungomare di Math-Plage è abbellito da numerose villette, tutte situate da uno stesso lato della strada. Le facciate delle villette sono dipinte in blu oppure in giallo. C’è almeno una villetta gialla e almeno una villetta blu ma curiosamente accade che due costruzioni separate da altre 10 (per esempio, la prima e la dodicesima) hanno sempre l’identico colore. Lo stesso accade per villette separate da altre 15: anche queste hanno sempre uno stesso colore.
Quante villette ha al massimo il lungomare di Math-Plage?
Un paio di suggerimenti: le prime 5 villette non possono essere dello stesso colore (perché?). Il numero massimo si troverà poi cercando la prima villetta che dovrebbe essere sia gialla che blu, quindi in contraddizione con il quesito.
Cosa serve per passare le semifinali? E cosa c’è dopo?
I quesiti dei Campionati internazionali di giochi matematici sono improntati sulla logica e su una buona capacità di calcolo, oltre che sulla rapidità: 12 problemi in due ore fanno 10 minuti a problema.
Attitudini diverse servono per le Olimpiadi della Matematica, l’altra grande manifestazione in campo matematico, organizzate dalla Unione Matematica Italiana e riservate agli studenti con una spiccata competenza matematica e dotati di un adeguato armamentario di formule e nozioni. Roba che sarà forse anche passata dal mio cranio, ma è finita chissà dove dopo tanti anni.
Il processo di selezione delle Olimpiadi è abbastanza lungo: Giochi di Archimede in novembre, a livello di classi (circa 300.000 partecipanti in Italia), poi selezioni provinciali, finale nazionale, stage pre-olimpico, finale internazionale. Quest’anno gran finale a Rio de Janeiro dal 12 al 23 luglio.
Più breve il percorso per i Campionati internazionali di giochi matematici: i migliori piazzati nella semifinale accedono alla finale del 13 maggio 2017 alla Bocconi di Milano, e da lì si decolla per la finalissima internazionale, prevista a Parigi a fine agosto 2017.
Alla finale italiana dell’anno scorso parteciparono oltre 4.000 concorrenti, come riportato sul sito PRISTEM da cui è tratta la foto di apertura del post.
Come partecipare ai Campionati internazionali di giochi matematici in due semplici mosse
Per chi si fosse convinto a provarci, ecco le scadenze:
- entro l’11 febbraio 2017 cercare il posto più comodo in cui si disputano le semifinali, versare la quota di 8 € e iscriversi;
- il 18 marzo, alle 14, presentarsi puntuali nella sede scelta, e giocarsi le proprie chance.
Che tipo di esperienza è? Spettacolare!
Mi accoglie in un’aula scolastica una Prof. di Matematica (conosco la specie, ne ho sposato un esemplare, ma questa è un’altra storia).
La Prof. mi sequestra al volo il telefonino, mentre mi ricorda con sadismo che sono le 14 e che deve finire tutto entro le 16. Poi mi consegna il foglio con i problemi.
Si parte. Un minuto per scorrere la lista dei problemi per il livello GP. Orrore e angoscia, mi sembrano complicati di bestia. Ne isolo uno che sembra il più accessibile e parto.
Nella prima ora mi concentro su quelli che sembrano più alla mia portata (ne sbaglierò un paio per pura distrazione, un difetto che non mi abbandona mai). Poi, un po’ più rilassato, provo ad affrontare anche qualcuno di quelli complicati.
Mentre i minuti passano, aggiungo un’altra soluzione, torno indietro a correggere una svista; su quell’altro problema ho preso una cantonata, cancello e rifaccio.
Mancano pochi minuti alle 16, quando consegno ed esco; nell’atrio della scuola è stato già esposto il foglio con i risultati.
Controlliamo: ne ho azzeccati 8 su 12, non è proprio malissimo. Andrà meglio la prossima volta.
Mi chiamo Pasquale Petrosino, radici campane, da alcuni anni sulle rive del lago di Lecco, dopo aver lungamente vissuto a Ivrea.
Ho attraversato 40 anni di tecnologia informatica, da quando progettavo hardware maneggiando i primi microprocessori, la memoria si misurava in kByte, e Ethernet era una novità fresca fresca, fino alla comparsa ed esplosione di Internet.
Tre passioni: la Tecnologia, la Matematica per diletto e le mie tre donne: la piccola Luna, Orsella e Valentina.
Potete contattarmi scrivendo a: p.petrosino@inchiostrovirtuale.it