
Anche quest’estate il giardino del Museo civico di San Vero Milis si trasforma in una sala cinematografica all’aperto per ospitare la rassegna Visioni Sarde. L’evento rientra nalla manifestazione “Altri Mari 2025” che, come recita il suo sottotitolo “Libri, Musica, Spettacolo e Sport a San Vero Milis e nella sua Marina”, anima da alcuni anni le estati dei sanveresi.
L’amministrazione comunale, promotrice della bella rassegna estiva, ha riservato ai cortometraggi di Visioni Sarde due serate. Sono appuntamenti molto amati e seguiti nella convinzione che siano occasione per scoprire la ricchezza e la varietà del cinema isolano contemporaneo.
Nella prima serata, quella del 16 luglio, saranno proiettati a partire dalle ore 21:00 presso il giardino del Museo “Santeru” i cortometraggi:
- “Mio Babbo è superman” di Giovanni Maria D’Angelo. Un ragazzino cerca di superare le difficoltà della vita quotidiana con la fantasia, vedendo il padre come un supereroe;
- “Amare ancora” di Giuseppe Carrieri e Conçalo Claro Da Fonseca. Tornati nel loro luogo d’incontro, Filippo ed Elena si trovano a fare i conti con una passione che sfocia in ossessione. La gelosia getta un’ombra sinistra sul loro amore e ci invita a riflettere sul problema della violenza di genere che affligge la nostra società;
- “Fratelli” di Matteo Manunta. Martina è una giovane ventenne, figlia di un burbero imprenditore agricolo e di una casalinga. Fin dalla sua adolescenza vive dallo zio in città. dopo tanto tempo torna a casa per una cena in famiglia per confessare ai genitori e al fratello minore di essere incinta;
- “S 62” di Niccolò Biressi. Un telefono rosso è l’unico punto di contatto tra una donna e le sue figure di riferimento.;
- “Ambasciadores de Sardigna” di Maria Giovanna Cherchi, Angelo Curreli, Gaetano Garau, Gino Marielli e Leonardo Marra.
La seconda serata è stata programmata per il 1° agosto, sempre alle ore 21:00 e sempre presso il Giardino del Museo “Saqnteru” con i seguenti titoli:
- “Shakespeare in Smoke” di Francesco Cocco. Una pausa durante l’orario di lavoro si rivela per Ric un inaspettato viaggio di sogni passati, presenti e futuri;
- “Il servo pastore non dorme di notte” di Arianna Lodeserto. La Barbagia, terra di antiche tradizioni, è il palcoscenico di un racconto che esplora le vite di pastori e giovani abitanti di Ollolai. Tra le pieghe del tempo, emergono le loro riflessioni sul valore del lavoro, le paure per il futuro e i sogni di una vita migliore;
- “S’ozzastru” di Carolina Melis. Un albero millenario, testimone silenzioso della storia, lega la sua esistenza a quella di un’intera comunità, diventando simbolo di resilienza e connessione con la natura;
- “Island for rent” di Elio Turno Arthemalle e Salvatore Cubeddu. 2095. La Sardegna è ormai spopolata, distrutta, sfruttata, in affitto a chiunque voglia utilizzarla per attività che sarebbero illegali in altre nazioni. Ma il giorno del voto si avvicina e tutto potrebbe cambiare;
- “Come siamo diventati” di Christiano Pahler. Il corto descrive uno spaccato di vita in una piccola palazzina di Cagliari, affrontando con originalità e ironia il tema del cambiamento delle relazioni sociali alla luce delle nuove tecnologie di comunicazione.
Il progetto cinematografico Visioni Sarde, promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Cultura, è organizzato dalla Cineteca di Bologna con il contributo di Sardegna Film Commission. Collaborano la FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia e Cineitaliano.info.
Bruno Mossa
Altri appuntamenti
La rassegna “Visioni Sarde” sarà anche a Calasetta, il 15 e il 16 luglio, e Hong Kong, il 18 luglio.
Crediti fotografici
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