
Azione Contro la Fame: “I progressi del 2024 dimostrano che la fame si può sconfiggere, ma le scelte politiche su aiuti e conflitti tracciano uno scenario in direzione contraria”.
Milano, 28 luglio 2025. Il nuovo report SOFI (Stato della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione nel Mondo), pubblicato da cinque agenzie delle Nazioni Unite, restituisce un quadro con luci e ombre. Nel 2024, il numero di persone che soffrono la fame è sceso a 673 milioni (in un intervallo compreso tra 638 e 720 milioni), pari all’8,2% della popolazione mondiale. Un dato positivo, che accogliamo con favore e che dimostra che la fame si può governare e si può ridurre.
D’altra parte, occorre considerare che i numeri restano inaccettabili: livelli superiori a quelli pre-pandemici e lontani dal raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Inoltre, dietro questi numeri si celano anche forti disparità regionali e situazioni allarmanti, in particolare in Africa e nelle aree colpite da conflitti, come Gaza, dove la fame resta una minaccia quotidiana.
Da sottolineare che il rapporto SOFI si basa su una fotografia del 2024 e non include gli effetti dei recenti tagli agli aiuti umanitari da parte di USAID e di altri governi europei. Uno studio pubblicato il 1° luglio 2025 sulla rivista scientifica The Lancet — una delle più prestigiose e autorevoli testate mediche a livello globale — lancia un allarme drammatico: senza un’inversione di rotta, entro il 2030 potrebbero morire ogni anno 14 milioni di persone a causa della fame, di cui 4,5 milioni sono bambini sotto i 5 anni.
“La fame non è una tragedia naturale, ma una conseguenza diretta di scelte politiche. Non è il risultato della scarsità, ma dell’inerzia. Quando ancora 673 milioni di persone non hanno abbastanza da mangiare, non possiamo parlare di vero progresso: possiamo solo parlare di fallimento collettivo. Il recente taglio agli aiuti da parte di molti governi è, tra l’altro, una condanna scritta per milioni di persone. Il cibo non è un lusso, è un diritto. Se vogliamo davvero raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, dobbiamo smettere di considerare l’indifferenza un’opzione politica accettabile. Serve più coraggio e più risorse per restituire dignità, non solo calorie”, dichiara Simone Garroni, Direttore Generale di Azione Contro la Fame.
Indicatore
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Valore (dati al 2024)
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Persone che soffrono la fame nel mondo
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673 milioni (8,2% della popolazione)
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Persone denutrite in Africa
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306,5 milioni (1 su 5)
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Persone in insicurezza alimentare moderata o grave
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2,3 miliardi (28% della popolazione)
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Bambini sotto i 5 anni colpiti da malnutrizione cronica
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150,2 milioni (23,2%) |
Azione Contro la Fame
Azione Contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale impegnata a garantire a ogni persona il diritto a una vita libera dalla fame. Specialisti da 46 anni, prevediamo fame e malnutrizione, ne curiamo gli effetti e ne preveniamo le cause. Siamo in prima linea in 57 Paesi del mondo per salvare la vita dei bambini malnutriti e rafforzare la resilienza delle famiglie con cibo, acqua, salute e formazione.
Guidiamo con determinazione la lotta globale contro la fame, introducendo innovazioni che promuovono il progresso, lavorando in collaborazione con le comunità locali e mobilitando persone e governi per realizzare un cambiamento sostenibile. Ogni anno aiutiamo 26,5 milioni di persone.
Per saperne di più: www.azionecontrolafame.it