Mentre crescono esponenzialmente i morti e i contagiati per il Coronavirus, il presidente brasiliano Bolsonaro tenta di creare il clima perfetto per rovesciare la democrazia.
Secondo i dati della Johns Hopkins University, il Brasile continua a registrare un aumento costante dei casi di Covid-19, che hanno superato ormai le 80mila unità; tuttavia, Jair Bolsonaro insiste nella strada del negazionismo, affidando la sua comunicazione ai social network, diffondendo fake news e attaccando l’OMS.
Bolsonaro il negazionista
Stando a quanto affermato dal presidente brasiliano, infatti, non sussiste alcun allarme Coronavirus, l’unica cosa da combattere è il lockdown.
Bolsonaro, a reti unificate, ha espresso il suo pensiero negazionista in merito al Coronavirus e all’incremento dei contagi, incitando il ritorno al lavoro e l’apertura delle attività.
Per questo, negli ultimi mesi, Bolsonaro ha ripetutamente attaccato l’OMS per la gestione del contenimento dei contagi, accusando falsamente anche Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, di non essere neppure un medico.
Il Presidente e le fake news
Recentemente il presidente brasiliano ha scagliato un altro attacco su facebook all’Organizzazione Mondiale della Sanità, che apparentemente spingerebbe i bambini all’omosessualità e alla masturbazione.
È questa l’Organizzazione Mondiale della Sanità i cui consigli certi vorrebbero sentire? E dovremmo anche seguire la loro politica in materia di educazione? Per dei bambini che hanno fino a quattro anni: soddisfazione e piacere nel toccare i loro corpi, masturbazione. Per i bambini da quattro a sei anni, un’identità di genere positiva, masturbazione nell’infanzia, omosessualità; da nove a 12 anni: prima esperienza sessuale.
In questo castello di fake news non potevano mancare gli attacchi alla Cina. Nel giorno in cui il Brasile ha superato la Cina per numero di morti, infatti, Bolsonaro ha affermato:
E quindi? Mi dispiace, ma cosa volete che faccia? Sono il Messia – riferendosi al suo secondo nome, Messias -, ma non faccio miracoli.
Mentre il ministro dell’Istruzione Weintraub ha accusato la Cina di usare il virus per “dominare il mondo”.
Apparizioni pubbliche sempre più numerose
Nelle ultime settimane, Bolsonaro ha intensificato le apparizioni pubbliche e i comizi, incontrando sostenitori e contravvenendo alle raccomandazioni sul distanziamento sociale.
Il presidente brasiliano ha partecipato a una manifestazione organizzata di fronte al Comando generale dell’esercito a Brasilia, in occasione della festa delle Forze armate, incitando una folla stimata in 600 persone, molte delle quali non indossavano mascherine e non rispettavano le distanze di sicurezza.
Non vogliamo negoziare niente, tutti in Brasile devono capire che sono sottoposti alla volontà popolare. Farò tutto il possibile per cambiare il destino del Brasile.
La folla, che chiedeva a gran voce la chiusura del Parlamento e un golpe militare, osannava l’Atto istituzionale numero 5, il più brutale atto della giunta militare durante la dittatura (1964-1985).
Il giudice della Corte suprema Luís Roberto Barroso ha commentato:
È spaventoso vedere manifestazioni che chiedono il ritorno di un regime militare 30 anni dopo il ripristino della democrazia.
Il giallo dell’esito del tampone su Bolsonaro
Bolsonaro si è sottoposto al tampone per il Coronavirus lo scorso 13 marzo, dopo un viaggio in Florida nella residenza privata del presidente americano Trump, a seguito del quale risultarono positivi il capo della comunicazione del Presidente e altri membri della delegazione brasiliana.
Il secondo tampone venne eseguito il 17 marzo, ma i risultati dei test – assertivamente negativi – non vennero resi pubblici per non violare la privacy del Presidente.
Accogliendo il ricorso presentato dal quotidiano Estado de Sao Paulo, il Giudice Federale Petri Betto ha definito illegittima la decisione dell’avvocatura generale di non fornire il risultato del test, definendo prevalente sulla privacy del Presidente il diritto all’informazione pubblica.
L’avvocatura generale dello Stato ha comunicato di aver consegnato alla giudice Betto una relazione medica che accerta la negatività di Bolsonaro, ma senza il risultato del test.
Dalle dichiarazioni dell’opposizione si fa sempre più largo la richiesta di impeachment nel caso in cui emergesse che il Presidente ha mentito sull’esito dei due test effettuati.
Bolsonaro si è liberato di alcuni personaggi scomodi, ma ora rischia di andare a processo.
I personaggi scomodi al Presidente
Bolsonaro, dopo uno scontro a tutto campo, si è liberato del ministro della Sanità, Luiz Henrique Mandetta, in aperto contrasto con il Presidente brasiliano circa le misure di isolamento e le linee guida dell’OMS, che aveva affermato:
Non credo che Bolsonaro stia licenziando me. Sta licenziando la scienza.
Del capo della Polizia Federale Valeixo, reo di aver svolto indagini a carico dei figli del Presidente, e del Ministro della Giustizia Sergio Moro, che ha accusato il presidente di interferenza e intromissioni sulle attività investigative della Polizia Federale; accuse supportate da conversazioni su Whatsapp nelle quali Bolsonaro chiedeva apertamente di voler controllare le inchieste della magistratura.
Dalle ricostruzioni è emerso che Carlos Bolsonaro, consigliere comunale a Rio de Janeiro, sarebbe coinvolto nella diffusione di fake news contro avversari politici del padre, mentre Flavio Bolsonaro sarebbe accusato di corruzione e legami con la mafia di Rio de Janeiro.
Per ostacolare le indagini, Bolsonaro avrebbe deciso di destituire il capo della polizia senza dare troppe spiegazioni a Moro, il quale ha pertanto deciso di dimettersi e denunciare il Presidente.
Proprio a seguito delle accuse dell’ex Ministro della Giustizia, la Corte Suprema ha autorizzato l’avvio di un’inchiesta, affidata a Celso de Mello, nei confronti di Bolsonaro.
Il Presidente, il cui processo dovrebbe essere formalizzato dal Congresso con maggioranza di due terzi, potrebbe essere incriminato per cinque reati, che vanno dalla coercizione all’ostruzione, fino alla corruzione.
Per di più, l’Associazione dei giuristi brasiliani per la democrazia ha denunciato Bolsonaro al Tribunale dell’Aja per:
Crimini di lesa umanità derivati da un atteggiamento irresponsabile in merito alla pandemia.
Avvocato e redattrice, nonché co-fondatrice di Inchiostro Virtuale.
Potete contattarmi inviando una mail a v.taddei@inchiostrovirtuale.it