Azione Contro la Fame denuncia: a sette anni dalla risoluzione 2417 dell'ONU, la fame è ancora usata come arma di guerra.

La ONG interviene a sostegno delle famiglie in fuga dall’oblast di Donetsk, colpite dal peggioramento della crisi.

Milano/Kiev, 2 settembre 2025. Dalla fine di luglio la situazione di sicurezza nell’Ucraina orientale è precipitata: l’avanzata delle forze russe nell’oblast di Donetsk ha aumentato i rischi per le aree densamente popolate e provocato un nuovo flusso di sfollati. Dopo l’ordine di evacuazione obbligatoria emesso dalle autorità ucraine il 24 luglio, tra il 1° e il 10 agosto oltre 14.000 persone sono state costrette a fuggire. L’esodo continua senza sosta.

Gli arrivi giornalieri al centro di transito di Pavlohrad sono passati da una media di 10–40 persone a inizio luglio a oltre 300 ad agosto. Per far fronte a questa pressione, le autorità stanno aprendo nuovi centri di accoglienza temporanei.

“La maggior parte degli sfollati fugge da zone di combattimento attivo in autobus e arriva con pochissimi beni di prima necessità, senza denaro e con urgenti bisogni umanitari e supporto psicologico per affrontare lo stress. Nonostante i finanziamenti aggiuntivi garantiti dall’Agenzia Svedese per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale (SIDA), diversi attori umanitari sono stati costretti a sospendere le distribuzioni e le risorse attuali sono insufficienti dalla metà di agosto”, ha dichiarato Ionuț Raita, Direttore di Azione Contro la Fame in Ucraina. “Il frequente bombardamento di infrastrutture civili, incluse quelle umanitarie, rappresenta a tutti gli effetti una grave violazione del Diritto Internazionale Umanitario. Tutte le parti in conflitto devono garantire un accesso umanitario sicuro e proteggere le popolazioni sfollate”, aggiunge Raita.

In risposta al peggioramento della crisi umanitaria, Azione Contro la Fame ha avviato una distribuzione di aiuti in denaro a favore di oltre 1.500 sfollati, con il sostegno del Bureau for Humanitarian Assistance (BHA). Bambini e famiglie hanno la priorità per l’evacuazione anticipata, ma le stime dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) indicano che è attesa a breve una nuova ondata di evacuati adulti: fino a 43.500 persone in più potrebbero essere sfollate nelle prossime settimane.

La situazione è ulteriormente aggravata dal bombardamento del 9 agosto che ha colpito il centro di transito in apertura a Synelnykove, costringendo a sospendere i lavori. Senza un sito alternativo operativo, la pressione sul centro di Pavlohrad resta critica, con il rischio concreto che molte famiglie non ricevano l’assistenza necessaria.

Azione Contro la Fame

Azione Contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale impegnata a garantire a ogni persona il diritto a una vita libera dalla fame. Specialisti da 46 anni, prevediamo fame e malnutrizione, ne curiamo gli effetti e ne preveniamo le cause. Siamo in prima linea in 57 paesi del mondo per salvare la vita dei bambini malnutriti e rafforzare la resilienza delle famiglie con cibo, acqua, salute e formazione.

Guidiamo con determinazione la lotta globale contro la fame, introducendo innovazioni che promuovono il progresso, lavorando in collaborazione con le comunità locali e mobilitando persone e governi per realizzare un cambiamento sostenibile. Ogni anno aiutiamo 26,5 milioni di persone.

Per saperne di più: www.azionecontrolafame.it