
Paola Turci e Gino Castaldo con “La rivoluzione delle donne” l’8 agosto a Lanusei e Jacopo Cullin con “È inutile a dire!” il 9 agosto completano il cartellone del trentacinquesimo festival Rocce Rosse Blues.
Il festival Rocce Rosse Bluesscopre altre due tessere del mosaico di eventi che daranno forma alla sua edizione numero trentacinque: attesi a Lanusei, l’8 agosto, Paola Turci e il critico musicale Gino Castaldo con il nuovo progetto “La rivoluzione delle donne”; di scena l’indomani (sabato 9), sempre nell’area spettacoli all’Istituto Salesiano, l’attore cagliaritano Jacopo Cullin, con il suo collaudato “È inutile a dire!”, un classico, ormai, della comicità isolana.
Si completa così il cartellone del festival ogliastrino, che dopo l’anteprima del 12 luglio a Cagliari con la cantante statunitense Nicole Zuraitis, farà base nella sua sede abituale a Lanusei: sul palco allestito nell’area spettacoli all’Istituto Salesiano si avvicenderanno Lucio Corsi (il 19 luglio), Cristiano De André (2 agosto), Vinicio Capossela (3 agosto), e i protagonisti delle serate all’insegna del blues: gli americani Eric Bibb (25 luglio), The Kings of Blues (26 luglio), Zac Harmon (13 agosto) e i sardi Irene Loche, Nanni Gaias, Bad Blues Quartet, Moses Concas e Odd Blues.
Paola Turci e Gino Castaldo, l’8 agosto con “La rivoluzione delle donne”
Con “La rivoluzione delle donne” Paola Turci e Gino Castaldo tornano insieme sul palco dopo il successo del tour “Il tempo dei Giganti”. Questa volta, al centro dello spettacolo ci sono le grandi protagoniste della musica italiana: artiste che attraverso scelte musicali coraggiose, ribelli e anticonformiste, hanno anticipato l’emancipazione femminile e lasciato un segno profondo nella cultura musicale del nostro Paese. Un omaggio a figure iconiche come Mina, Ornella Vanoni, Milva, Patty Pravo, Caterina Caselli, Mia Martini, Loredana Bertè, Alice e molte altre in un racconto che si snoda tra parole, video d’epoca e intense interpretazioni live, celebrando la loro forza, libertà e bellezza.
Prodotto da Elastica insieme a L’Eredità delle donne, il festival internazionale dedicato all’empowerment femminile, e in collaborazione con Agidi, lo spettacolo nasce dal desiderio, emerso durante il tour precedente, «di raccontare le donne che, in musica, hanno rivoluzionato i costumi, la società Italiana dagli anni 60 in poi», spiega Paola Turci:
«Queste grandi artiste mi hanno cresciuta e formata. È un privilegio per me suonare e cantare le loro canzoni, ascoltare il racconto delle loro avventure e ringraziarle per la bellezza e il coraggio che ci hanno tramandato».
Le fa eco Gino Castaldo:
«Questo nuovo spettacolo prende spunto dallo scorso appuntamento con “Il Tempo dei Giganti” in cui ci siamo accorti della mancanza di donne in quel panorama che prendevamo in considerazione, da qui il desiderio inespresso di omaggiare anche le voci femminili. In Italia e non solo le donne da sempre hanno usato la propria voce per essere presenti nella società, imporsi e imporre una nuova immagine di sé in un mondo spesso prettamente maschile, compreso quello musicale».
Jacopo Cullin, il 9 agosto con “È inutile dire!”
Di tutt’altro genere l’appuntamento della sera dopo (9 agosto) con Jacopo Cullin, ancora una volta sul palcoscenico di Rocce Rosse Blues con “È inutile a dire!”, spettacolo capace di sbancare i botteghini nei teatri più importanti d’Italia (l’Ambra Jovinelli di Roma, il Teatro Manzoni di Milano, il Teatro AncheCinema di Bari e il Teatro Gioiello di Torino) e della Sardegna. L’attore e regista cagliaritano come di consueto, sarà affiancato dall’amico e collaudata spalla Gabriele Cossu.

Ad arricchire lo spettacolo, le musiche dal vivo del trio guidato da Matteo Gallus al violino, con Riccardo Sanna alla fisarmonica e Andrea Lai al contrabbasso. In “È inutile a dire!”, Cullin sceglie di affrontare, con l’arma della sottile ironia e della comicità raffinata che lo caratterizza, le complesse dinamiche relazionali della contemporaneità. Lo spettacolo si propone come uno sguardo lucido e disincantato sui disagi e le fragilità che segnano la società odierna, sempre più segnata dalla precarietà affettiva e da un persistente senso di smarrimento esistenziale.
Informazioni e biglietti
I biglietti per ciascuna delle due serate – 15 euro per “La rivoluzione delle donne”, 25 (intero) e 20 (ridotto) per “È inutile a dire!” – si possono acquistare sul circuito BoxOffice Sardegna, dove sono sempre in vendita anche i tagliandi per tutti gli altri live del festival in programma.
Notizie e aggiornamenti sul sito www.roccerosse.it e sui canali social Facebook, Instagram e YouTube di Rocce Rosse Blues.
Il trentacinquesimo festival Rocce Rosse Blues è organizzato dall’omonima associazione culturale con il contributo dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del Comune di Lanusei.
Crediti fotografici
In apertura: Paola Turci e Gino Castaldo, foto di Fabio Benato.