
“Le sirene non hanno lacrime e per questo soffrono molto di più”. È una delle frasi più celebri della fiaba di Andersen: The little mermaid, datata 1837, opera diventata celebre in tutto il mondo e che ha poi ispirato l’ancor più celebre (forse) cartone della Disney: La Sirenetta.
Le sirene nelle fiabe
Ad essere onesti, se pensiamo alle sirene, la prima a venirci in mente è proprio l’Ariel disneyana col suo iperprotettivo (e a ragione) padre Tritone e le sue sorelle canterine. Il caro vecchio Walt Disney aveva un certo talento nel creare storie magiche e rigorosamente a lieto fine…
Nella storia originale, invece, la piccola sirena, dopo aver stretto un patto con la strega del mare e aver ritrovato il suo amato principe, ahimè, non corona il suo sogno d’amore, ma grazie al suo buon cuore viene trasformata in una figlia dell’aria (per maggiori dettagli, vi consigliamo di cliccare sul seguente link: “La Sirenetta: quando le fiabe non sono per bambini“).
Nella mitologia, però, le sirene non godono affatto di buona fama, anzi!
Le sirene nella mitologia
Le leggende, infatti, dicono che siano incapaci di piangere – perché non possiedono un’anima – e il loro canto ha il potete di indurre gli uomini a seguirle nelle profondità del mare, trovando la morte.
In un notissimo passaggio dell’Odissea di Omero, Ulisse si fa addirittura legare all’albero maestro della sua nave pur di non cadere vittima del canto delle sirene ed è per questo che riesce a resistere al loro richiamo suadente.
Ma anche il mondo dell’arte è pieno di opere a tema sirene.
Le sirene nell’arte
In tantissimi quadri esse vengono rappresentate come creature pericolose e ambigue. Quest’oggi, invece, parleremo delle statue realizzate in onore delle sirene. Dunque, rimanendo nel tema dedicato all’acqua, tuffiamoci e scopriamo di più su queste opere d’arte in giro per il mondo.
Copenaghen: la sirena di Edvard Eriksen
Tra le sirene rappresentate, quella che si trova all’ingresso del porto di Copenaghen, è certamente la più nota e la più famosa ed è stata realizzata in onore della sirena di Andersen.

L’artista è Edvard Eriksen che l’ha creata a immagine e somiglianza di sua moglie. La sirenetta, totalmente realizzata in bronzo, si trova placidamente accomodata su uno scoglio e guarda l’orizzonte come ad accogliere le navi che rientrano.
A dispetto dell’immobile compostezza, la statua ha avuto una vita turbolenta: più di una volta, infatti, è stata danneggiata. Nel 1964 la sua testa è stata segata di netto e trafugata. In seguito, ignoti l’hanno imbrattata di vernice e, per finire, è stata sdradicata dallo scoglio al quale era ancorata. All’ennesimo tentativo di vandalizzarla, è stata sostituita con una copia perfettamente identica.
Curiosità di cui forse non tutti sono a conoscenza
In California (più precisamente a Solvag, una piccola cittadina del Sud) si trova una copia esatta della sirena di Copenaghen che, di fatto, è la riproduzione più famosa. Ma non è l’unica! A Madrid, a Piatra Neamt (Romania) o, ancora, a Brasilia (Brasile) si trovano delle riproduzioni di statue raffiguranti delle sirene estremamente simili a quella realizzata da Eriksen.
Napier: la sirena Maori
In Nuova Zelanda, a Napier per l’appunto, si trova una delle sirene più famose: Pania, la sirena Maori.

Secondo le leggende, Pania era una creatura che viveva in mare, almeno fino al tramonto (al calar del sole, infatti, tornava sulla terra ferma). Innamorata del figlio del capo maori, Karitoki, lo sposa in gran segreto. Di notte viveva con lui e di giorno tornava in mare.
Karitoki però voleva mostrare a tutti la sua sposa e, stanco di non poterla avere tutta per sé, la ingannò cercando di farle ingerire del cibo umano: se l’avesse fatto, infatti, Pania non sarebbe più potuta tornare in mare. Scoperto l’inganno, Pania scappò e s’immerse, per non far mai più ritorno. Si dice che se si guarda nelle profondità del mare, lungo la barriera corallina, sia possibile vederla.
La statua dedicata a Pania è alta 1,5 metri e spesso viene paragonata alla sirenetta di Copenaghen (entrambe sono in bronzo, infatti). Se però quella di Copenaghen appare quasi triste mentre guarda il mare, Pania invece ha un dolce sorriso ad abbellirle le labbra.
Songkhla: la sirena dorata
In Malesia si trova, forse, una delle sirene più particolari. Si tratta della Golden Mermaid, ovvero la sirena d’oro.

La statua, situata su uno scoglio, è molto più grande di quelle viste fino ad ora ed è un omaggio alla storia malesiana della sirena e il pescatore. Un pescatore, un giorno, vide una bellissima sirena seduta su uno scoglio, intenta a spazzolare i capelli color dell’oro, e se ne innamorò immediatamente, ma lei fuggì. Il pescatore tornò ogni giorno alla spiaggia e l’attese seduto sullo scoglio, ma lei non tornò mai più.
La statua della sirena dorata è una delle attrazioni più amate di tutta la Malesia ed è certamente un’opera che non passa inosservata.
Taranto: le tre sirene
Sul lungomare di Taranto si trovano ben due sirene, sedute sulle rocce a picco sul mare.
Una terza è, invece, sdraiata su uno scoglio poco distante.
Le tre sirene sono state realizzate in onore della leggenda di Skuma (o Schiuma, che dir si voglia).
La leggenda si Skuma
Tale leggenda narra la storia di una giovane bellissima, sposata con un pescatore che spesso la lasciava sola. Per tale motivo la giovane cedette alle lusinghe di un suo corteggiatore, ma poi, pentita, lo confessò al marito. Lui, beh, diciamo che non la prese benissimo! Infatti la gettò in mare, sapendo che lei non sapeva nuotare e se ne andò.
In soccorso della ragazza giunsero le sirene che, vedendola tanto bella, fecero di lei la loro regina (Skuma, appunto). Il marito però, pentito, tornò a cercarla, ma le sirene cercarono di affogarlo. A salvarlo fu proprio Skuma. Alla fine, grazie a una fata, Skuma ritornò di nuovo umana e se ne andò via col marito. E vissero felici e contenti… Si, insomma, più o meno.
Siracusa: la Sirena di Sicilia
Tra tutte le sirene viste fin qui, quella di Siracusa è l’unica che si trova al di sotto del livello del mare, precisamente a 18 metri di profondità.
Realizzata nel 2008, questa statua completamente in bronzo, porta il nome di Sirena di Sicilia ed è stata realizzata in onore di una leggenda vera e propria: Rossana Maiorca.
Rossana è stata una campionessa mondiale di apnea, scomparsa nel 2005 a causa di un tumore. È impossibile non rimanere affascinati da questa splendida statua, sia per il suo significato, sia per l’armoniosa figura che si staglia tra le acqua siracusane. Un vero e proprio gioiello del mare.
Ma restiamo ancora in Sicilia per l’ultima delle nostre sirene.
La sirena dei Giardini Naxos
La sirenetta dei Giardini Naxos è stata realizzata intorno al 1962, è in bronzo e misura ben 4 metri di altezza.

Si trova sul lungomare, al centro di una fontana e, stranamente, dà le spalle al mare. Anche in questo caso vi è una somiglianza con la sirena di Copenaghen e, come lei, pure la sirena dei Giardini Naxos è stata vittima di molti atti di vandalismo. Benché sia una delle opere più rappresentative della città, non è comunque la più visitata. In quanto a fama, viene battuta dalla statua della Nike alata.
Che dire, siano esse creature crudeli e senz’anima, o bellissime fanciulle innamorate, le sirene esercitano un fascino unico e senza tempo e se molti le reputano soltanto esseri mitologici, altri pensano invece che le sirene siano esistite davvero ed esistano tutt’oggi, nascoste nelle profondità dei mari. Io propendo decisamente per la prima ipotesi, ma chissà…
Se fate parte di coloro che credono nella loro esistenza, o semplicemente siete appassionati di documentari, qui ne trovate uno in lingua originale che potrebbe fare al caso vostro. Alla prossima!
Serena Aiello
Ex studentessa ormai (e finalmente) laureata, lettrice vorace e scrittrice per diletto. Raramente mi interesso ad un solo argomento, mi piace scoprire nuove cose e mi piace confrontare le mie idee con quelle degli altri, cosa che spero accadrà con i miei articoli.
mancano all’elenco la statua della Sirena Partenope a Napoli, al statua della Sirenetta a Stresa e la statua della Sirenetta di Andersen a Montecarlo (Principato di Monaco).