
Santa Lucia, assieme a santa Rosalia, è una della sante più venerate della Sicilia. È in particolare a Siracusa, di cui santa Lucia è patrona, che vi è un vero e proprio culto, tanto che i giorni di festa si protraggono dal 13 al 20 dicembre.
Il culto di Lucia da Siracusa
Immediatamente dopo l’Immacolata concezione, il giorno di santa Lucia è la festa che precede quella del Natale e non è certo povera di festeggiamenti e commemorazioni.
A Palermo si festeggia la Santa il 13 dicembre e si è soliti mangiare la cuccìa: un dolce a base di grano bollito, condito con una salsa di cioccolato e cannella oppure con ricotta e cannella e, ovviamente, le arancine, al femminile (l’arancino è tipico catanese, quindi occhio, eh!).
Va detto che questa bontà fatta di riso e ripiena di carne o in alternativa di mozzarella, prosciutto e besciamella (arancina al burro), almeno a Palermo, può essere gustata tutto l’anno in quanto è una vera e propria istituzione. Se mai doveste passare da queste parti, vi consiglio di gustarvi l’arancina del bar Scatassa, una goduria per il palato!
Chi era Lucia da Siracusa?
Dopo questa breve parentesi gastronomica, torniamo a santa Lucia. Chi era questa donna divenuta santa martire? Appartenente a una famiglia nobile, era molto devota a Dio. La madre era assai malata e fu per questo che entrambe si recarono a Catania per pregare, affinché la donna guarisse. Le preghiere della giovane vennero ascoltate e la madre guarì e, da quel momento in poi, la devozione di Lucia divenne il suo punto fermo. Venne perseguitata a causa della sua religione e infine uccisa, divenendo in seguito la Santa protettrice dei ciechi.
Per saperne di più, leggete l’articolo di Cristina: “Santa Lucia: storia e tradizioni“.
Santa Lucia nell’arte
Dal punto di vista artistico, sono molti i quadri e le opere dedicate a santa Lucia.
“Seppellimento di santa Lucia” di Caravaggio
La più nota è probabilmente quella di Caravaggio: “Seppellimento di santa Lucia”. L’opera è datata 1608 e attualmente si trova a Siracusa, nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Nel quadro l’atmosfera è funebre. La luce e i colori suggeriscono tristezza e angoscia e le macchie di rosso danno l’idea del sangue.

“Santa Lucia” di Francesco del Cossa
Quest’opera, datata 1472 e attualmente conservata a Washington, al National Gallery of Art, è famosa per la sua tecnica particolare. Fu realizzata, infatti, con la tempera a uovo e con uno sfondo a doratura, che conferisce luminosità al quadro.

La figura di Lucia è quasi regale, delicata eppure maestosa. L’opera di del Cossa faceva parte del Polittico Griffoni, realizzato a quattro mani con Ercole de’ Roberti, che comprendeva diverse opere. Il Polittico è stato scomposto e oggi le opere si trovano in diversi musei.

Tempera a uovo, come si realizza?
La tempera a uovo è una tecnica che prevede l’utilizzo di un tuorlo d’uovo mischiato all’acqua, al pigmento desiderato e a un anti-fermentante, come ad esempio il latte di fico. Il risultato è un miscuglio omogeneo e perfetto per quasi ogni superficie che si vuol dipingere.
Per maggiori informazioni sulla pittura a tempera in generale, date un’occhiata a questo video.
La statua argentea di Lucia da Siracusa
Come già detto, santa Lucia è la patrona della città di Siracusa e, pertanto, la sua commemorazione è molto sentita. Particolarmente nota è la statua argentea della Santa che, normalmente, si trova all’interno del Duomo della città. Nei giorni di processione la statua viene trasportata per le vie della città.

Santa Lucia in Scandinavia
Anche in Scandinavia si celebra la Santa. È tradizione, infatti, che le giovani si vestano di bianco e abbiano delle candele tra i capelli, mentre distribuiscono doni. Ogni anno viene eletta la Lucia tra tutte, a rappresentare la Santa. In particolare, in Svezia, ogni anno viene scelta una giovane Lucia che parteciperà alla processione in onore della Santa, a Siracusa.

E nel resto del mondo?
In Croazia e Ungheria, per santa Lucia è tradizione piantare chicchi di grano. A Saint Lucia, una piccola isola caraibica, si svolge invece il festival nazionale delle luci, dove si commemora la Santa di Siracusa, chiamata Santa della Luce, con luci decorative e spettacoli pirotecnici.
Insomma, il culto di santa Lucia è forte e vivo in tutto il mondo ed è capace di unire Paesi che sono distanti e diversi, non soltanto per un giorno all’anno. Alla prossima!
Serena Aiello
Ex studentessa ormai (e finalmente) laureata, lettrice vorace e scrittrice per diletto. Raramente mi interesso ad un solo argomento, mi piace scoprire nuove cose e mi piace confrontare le mie idee con quelle degli altri, cosa che spero accadrà con i miei articoli.