inverno Monet

La stagione del gelo vista con gli occhi degli artisti

L’inverno, una stagione di per sé magica che l’arte rende ancora più meravigliosa: scopriamolo nelle opere degli artisti più celebri!

1) L’inverno nelle opere di Monet: La gazza

Iniziamo la carrellata dei dipinti invernali con La gazza, di Claude Monet. L’opera ritrae un paesaggio innevato in perfetto stile impressionista: la neve appare così soffice che appare palpabile. In mezzo a tanto bianco, spicca la gazza nera appollaiata su una staccionata; sembra quasi di avvertire il silenzio che la circonda.

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La gazza, Claude Monet, 1868 (Musée d’Orsay, Parigi).

2) Nevada, di Goya

Dal paesaggio idilliaco di Monet, passiamo a quello aspro dipinto da Francisco Goya nella sua Nevada (La tempesta di neve). Al centro della scena ci sono tre personaggi che viaggiano scortati da due uomini, uno dei quali armato; un asinello e un cane completano la scena, nella quale entra di prepotenza anche la neve e soprattutto il vento, che scuote gli alberi e pare trascinare via i protagonisti. Qui non si ode il silenzio, al contrario pare di sentire l’ululato del vento e il freddo pungente. Un inverno decisamente differente da quello di Monet!

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Nevada, Francisco Goya 1786 (Museo del Prado, Madrid).

3) L’inverno nelle opere di Pieter Bruegel: Paesaggio invernale

Altro quadro, altro inverno. Si tratta di Paesaggio invernale, dipinto di Pieter Bruegel “Il giovane”, e ritrae un villaggio fiammingo nel bel mezzo dell’inverno. La scena rappresentata dall’alto ci mostra parte del villaggio e i suoi abitanti, intenti a pattinare sul ghiaccio e a divertirsi.

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Paesaggio invernale, Pieter Bruegel il Giovane, 1565 (Museo reale delle belle arti del Belgio, Bruxelles).

Forse non sapevate che…

Pieter Bruegel fu soprannominato “Il giovane” perché figlio di Pieter Bruegel Il vecchio, autore di Cacciatori nella neve, che ritrae dei cacciatori con i loro cani di ritorno al villaggio dopo una battuta di caccia. Dalla loro posizione in alto su una collinetta innevata, possiamo vedere gli abitanti del villaggio intenti a pattinare sul lago ghiacciato.

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Cacciatori nella neve, Pieter Bruegel il Vecchio, 1565 (Kunsthistorisches Museum, Vienna).

Anche il secondogenito di Bruegel “Il vecchio”, Jan Bruegel, seguì le orme paterne e fu soprannominato anch’egli “Il vecchio” per distinguerlo da suo figlio Jan Bruegel “Il giovane”. Che dire, in famiglia avevano decisamente poca fantasia in fatto di nomi, ma decisamente molto talento!

4) L’inverno nelle opere di C. D. Friedrich: Winter Landescape with church

Quest’opera di Caspar David Friedrich è una delle più suggestive. Winter landescape with Church ci mostra un paesaggio completamente innevato; un albero e delle rocce in primo piano danno un tocco di colore in mezzo al bianco della neve e al grigio del cielo. In lontananza in quella che pare nebbia intravediamo una struttura: potrebbe quasi sembrare un castello, ma il titolo dell’opera ci ricorda che invece si tratta di una chiesa.

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Winter Landescape with church, Caspar David Friedrich, 1811 (Museum für Kunst und Kulturgeschichte, Dortmund).

Tutto di quest’opera grida al Romanticismo, del quae Friedrich è il maggiore esponente, soprattutto grazie al celeberrimo quadro Viandante sul mare di nebbia, che è praticamente il manifesto del Romanticismo tedesco.

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Viandante sul mare di nebbia, Caspar David Friedrich, 1811 (Hamburger Kunsthalle, Amburgo).

5) Notte d’inverno, di Munch

Edvard Munch è uno di quegli artisti che arriva dritto al cuore e in genere lo fa con pugno; tuttavia non è il caso della sua Notte d’inverno, che ha una delicatezza e una magia tutta particolare, trasportandoci in un paesaggio nordico che pare fiabesco.

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Notte d’inverno, Edvard Munch, 1901 (Kunsthaus Zürich, Zurigo).

6) Winter Landscape, di Vasilij Kandinskij

Terminiamo questo viaggio con l’inverno secondo Vasilij Kandinskij, assolutamente unico e pieno di colori. Si tratta di Winter Landescape e pare più un arcobaleno: il giallo, il verde e il blu predominano e rendono tutto più vivo e magico. Perfino la neve non ha il suo normale colore bianco, ma è colorata. Kandisky ancora una volta è capace di sorprenderci e di capovolgere le consuetudini.

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Winter Landescape, Wassily Kandisky, 1909 (Saint Petersburg Hermitage Museum, San Pietroburgo).
Consigli di lettura

Il nostro viaggio alla scoperta dell’inverno artistico più bello si conclude qui, ma prima di slutarvi vorrei citare un ultimo artista che fa dell’inverno e della neve la sua tela. Si tratta di Simon Beck, di cui ho parlato nell’articolo sugli snow artist: gli artisti della neve. Alla prossima!

Scritto da:

Serena Aiello

Ex studentessa ormai (e finalmente) laureata, lettrice vorace e scrittrice per diletto. Raramente mi interesso ad un solo argomento, mi piace scoprire nuove cose e mi piace confrontare le mie idee con quelle degli altri, cosa che spero accadrà con i miei articoli.