fiabe biancaneve

Vissero davvero tutti felici e contenti?

Le protagoniste delle fiabe più celebri raccontate da Massimo Fontanini, che nelle sue opere rappresenta il post “vissero felici e contenti”.

Le opere di Massimo Fontanini

“E vissero per sempre felici e contenti…”. Tutte le fiabe si concludono così e questa è la frase che più ricordiamo assieme a “C’era una volta”. Eppure, viene sempre da chiedersi: “E dopo, che succede? Vissero davvero felici e contenti oppure è andata diversamente?”.

Beh, a questa domanda, almeno in parte, ha risposto Massimo Fontanini: un artista che ha deciso di mostrarci cosa accade dopo la celebre frase conclusiva di ogni fiaba. Dunque, vediamo insieme la personale interpretazione dell’artista sul “felici e contenti” di alcune delle più celebri fiabe.

1) Cappuccetto rosso

Tutti conosciamo le vicende della bambina disubbidiente soprannominata “Cappuccetto rosso”: è tra le fiabe più famose. La bambina viene salvata dal cacciatore e fa ritorno a casa sana e salva. E poi?

Fontanini ce la mostra ormai adulta, vestita ancora una volta di rosso e intenta a fissare il bosco dove si sono svolte le sue vicende.

Seppure di spalle, non ci appare più come la bambina curiosa della fiaba ma come una donna immersa nei ricordi dai quali, forse, non riesce a staccarsi.

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Cappuccetto rosso, di Massimo Fontanini.

2) Ariel

Un’altra celebre fiaba è quella che narra le vicende di Ariel, la sirenetta. Andersen non le ha regalato l’amore del suo principe (a questo ci ha pensato Walt Disney), tramutandola in una creatura dell’aria.

Fontanini ce la mostra, invece, in forma umana.

I piedi sfiorano quasi timorosi l’acqua, come se fosse indecisa. Forse non le è più concesso immergersi, forse l’acqua non è più il suo elemento e perciò fatica a entrarvi. Ariel appare diversa da quella a qui siamo abituati, ma non meno bella.

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Ariel, di Massimo Fontanini.

3) Biancaneve

La principessa Biancaneve, minacciata dalla perfida matrigna, viene risparmiata dal cacciatore e infine accolta dai sette nani. Così la conosciamo questa fiaba.

Nel quadro di Massimo Fontanini la vediamo di spalle, come le altre due protagoniste appena viste.

Un mantello rosso, munito di cappuccio, cela allo spettatore la sua figura per intero. Da cosa ci rendiamo conto che è effettivamente Biancaneve? Beh, la mela! La mela è il simbolo di Biancaneve, che dopo averla mangiata muore, dato che era avvelenata. Solo il bacio del principe la salva, almeno nella versione più nota (nella fiaba dei Grimm, del principe nemmeno l’ombra!).

In questo quadro c’è solo Biancaneve e quasi ci aspettiamo di vederla voltarsi verso di noi, mostrandoci il viso. L’atmosfera, però, non ci ricorda quella delle fiabe, anzi è sinistra, come se la principessa fosse ben lontana dalla ragazza dolce e buona che ricordiamo.

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Biancaneve, di Massimo Fontanini.

4) La bella addormentata nel bosco

Tra tutte le fiabe, quella di Aurora (o Rosaspina che vogliate) è la più riproposta in varie versioni. Cade vittima di un maleficio da parte di Malefica e sarà Filippo a salvarla col bacio del vero amore (ancora una volta ringraziamo il caro vecchio Disney per questo).

In questo quadro, però, siamo ben lontani dal vissero e felici contenti. Aurora è sdraiata per terra, forse nuovamente addormentata.

Il corpo nudo, nella sua magrezza, ci appare quasi tormentato e spicca nel suo pallore in contrasto col rosso di quella che ci appare come una sorta di foresta. Il quadro lascia un po’ di amarezza, quasi tristezza. Ci chiediamo cosa possa essere mai accaduto alla principessa e dove sia il suo principe.

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La bella addormentata nel bosco, di Massimo Fontanini.

Che dire, forse non è proprio questo il finale che abbiamo immaginato dopo la parola fine, ma di certo questi quadri ci danno una visione più adulta e decisamente poco fiabesca delle fiabe stesse. Più reali che mai, insomma.

In fondo, gli stessi fratelli Grimm alla fine delle loro fiabe erano soliti dire: “Non vissero felici e contenti. Semplicemente vissero”. Ovviamente, le mie sono considerazioni personali. Date un’occhiata a tutti i quadri di Fontanini e traete le vostre. Alla prossima!

Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello sulla Bella addormentata: l’arte racconta una fiaba.

Scritto da:

Serena Aiello

Ex studentessa ormai (e finalmente) laureata, lettrice vorace e scrittrice per diletto. Raramente mi interesso ad un solo argomento, mi piace scoprire nuove cose e mi piace confrontare le mie idee con quelle degli altri, cosa che spero accadrà con i miei articoli.