
Workshop “Conservazione dei beni culturali cartacei” e mostra “Le vulnerabilità della carta: storia di degrado e salvataggio”, a cura di Amici degli Archivi Onlus.
L’associazione “Amici degli Archivi Onlus” promuove la salvaguardia del patrimonio documentario attraverso due iniziative complementari: la mostra “Le Vulnerabilità della Carta: Storia di Degrado e Salvataggio” e l’XI edizione del Workshop sulla Conservazione dei beni culturali cartacei, supportato dal Ministero della Cultura (MIC).
L’iniziativa è stata curata dalla dottoressa Mariarosaria Cozzolino, con il prezioso supporto dei ragazzi del Servizio Civile: Giuliana Rosati e Carlo Pio Calvino hanno collaborato attivamente; Luca Cianci ha contribuito anche in qualità di fotografo, documentando sia la mostra che il workshop; Alessandra La Mula ha curato in particolare la realizzazione grafica delle locandine. Entrambe le iniziative mirano a sensibilizzare il pubblico sulla fragilità della carta e sull’importanza cruciale della sua conservazione.
La premessa scientifica è condivisa: la carta, come tutte le strutture composte da materiali organici, subisce una modificazione del suo stato originale. L’invecchiamento è un processo evolutivo naturale, spontaneo e irreversibile, che non può essere arrestato, ma solo tentato di rallentare.
L’obiettivo della conservazione è proprio questo: rallentare l’invecchiamento, minimizzando o eliminando le cause che tenderebbero ad accelerarlo. Sia la mostra che il workshop affrontano in modo rigoroso e scientifico le cause di deterioramento, evidenziando che per la tutela del materiale archivistico e bibliografico è fondamentale un’organica programmazione di interventi preventivi e curativi.
La mostra
La mostra combina l’esposizione di documenti storici di pregio con una rigorosa analisi scientifica delle cause di deterioramento, in linea con il corso di conservazione dei beni culturali cartacei. L’Associazione espone parte del suo archivio per mostrare la vasta gamma di materiali a rischio.
Tra i documenti esposti spiccano:
- l’Almanacco reale del Regno delle Due Sicilie del 1829 e il Trabaios de lesus del 1631, entrambi provenienti dal Fondo Antico Raimondi;
- preziose pergamene risalenti al 1723;
- stampe storiche come la Veduta di Amalfi del 1840.
La mostra si conclude valorizzando il lavoro del conservatore ed esponendo gli strumenti per la conservazione e il restauro, concretizzando la necessità di applicare interventi curativi. Si propone di educare al danno e celebrare l’arte e la scienza necessarie per preservare la memoria storica.
Il workshop
Il workshop, giunto alla sua XI edizione, è offerto a titolo gratuito e si rivolge sia a semplici curiosi e amatori, sia a figure professionali come bibliotecari, archivisti, storici dell’arte e conservatori.
La struttura didattica è articolata in:
- parte teorica: cenni di storia della produzione della carta e di altri supporti scrittori, storia del libro, cenni e riconoscimento delle principali tecniche grafiche e un’introduzione alle tecniche di conservazione;
- laboratorio pratico: sessione dedicata all’applicazione delle tecniche di conservazione.
L’appuntamento è fissato per sabato 18 ottobre, dalle 10:00 alle 16:30, alla sede dell’Associazione “Amici degli Archivi Onlus” nella chiesa di San Bartolomeo, in Via San Bartolomeo, 18, a Napoli. I posti sono limitati a un massimo di 10 iscritti e verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Crediti fotografici
Per la foto di apertura si ringrazia Luca Cianci.




