errare humanum est copertina

Errare humanum est“, ma i nostri Inchiostrati non hanno avuto problemi ad affrontare il topic di Febbraio, che è appunto “errori ed espiazioni“, offrendoci un calendario ricco di spunti ed articoli interessanti. Vi siete persi qualcosa? Ecco l’utile ed insostituibile recap della Redazione!

Errare humanum est

Articolo d’apertura firmato Cristina, con una lezione di storia, anzi, di “storiche cantonate“: azioni e decisioni dalle conseguenze… inaspettate, almeno per chi le ha prese.
“Le trattative si conclusero dopo una riunione protrattasi un’intera notte. Il trattato, firmato alle 4 del mattino del 30 marzo 1867, con un prezzo d’acquisto fissato in 7.200.000 dollari americani, fu accolto con sdegno dall’opinione pubblica americana.

Poco tempo dopo, però, l’oro iniziò a fluire dalla “ghiacciaia”: in Alaska era iniziata la corsa all’oro del Klondike. A soli 50 anni di distanza, gli americani avevano già recuperato la cifra d’acquisto moltiplicata per 100 volte. Un errore per cui non c’è espiazione che tenga!”

Dalla storia all’arte nel giro di un giorno! Con la guida dell’articolo di Serena abbiamo scoperto piccoli e grandi disastri architettonici:
Situato nella località turistica di Benidorm, vicino Alicante, questo bellissimo grattacielo residenziale è stato costruito come simbolo della rinascita di una Spagna in crisi. Dal design particolare, difficilmente passa inosservato con i suoi 47 piani e ben 200 metri di altezza, sebbene sia considerato uno dei grattacieli più brutti al mondo.
Al momento dell’inaugurazione, avvenuta nel dicembre del 2013, tutto sembrava assolutamente perfetto, peccato fosse stato dimenticato un “insignificante” particolare: l’ascensore!

Decisamente tragico l’errore “Patriot vs Scud” raccontato da Pasquale. In effetti pare che la morte di 27 persone sia stata causata da un piccolissimo errore di approssimazione. Che tanto piccolo non era.
L’errore di troncamento non comporta di per sé un problema concreto, fino a che tutti i tempi sono calcolati con la stessa base di riferimento e, quindi, con lo stesso errore. A porre le basi per il disastro fu invece un miglioramento introdotto nel PAC-2.
Per poter inseguire i missili balistici, molto più veloci degli aerei, fu deciso di migliorare la precisione del calcolo del tempo in secondi, memorizzando il valore 1 ⁄ 10 in una variabile reale, quindi con 24 bit a descrivere la parte decimale, invece di 23. L’approssimazione di 1 ⁄ 10 diventa allora 0.09999996423…

Di errori di giustizia sportiva ha parlato invece Lorenzo. L’introduzione del VAR, che sembrava un incontestabile strumento di supporto per gli arbitri, ha suscitato al contrario molte critiche.
La prima accusa mossa nei confronti del VAR è quella di spezzare il ritmo del gioco, di far perdere troppo tempo. Curioso che non ci sia nessuna sommossa popolare analoga per le perdite di tempo dei simulatori o delle squadre che sono avanti nel punteggio. Quelle causate dal VAR sono insopportabili, però. Peccato che, andando a vedere il tempo effettivo giocato quest’anno in Serie A, questo sia addirittura aumentato, dal momento che sono diminuite le simulazioni in area di rigore e le proteste, oltre che episodi violenti che prima potevano sfuggire all’occhio dell’arbitro. Insomma, sembra difficile trovare una controindicazione in tutto questo.

Jessica ci ha illustrato gli errori e le disastrose conseguenze in cui incappano le persone che seguono la dieta “senza glutine” per moda e non per l’effettiva esigenza data dalla celiachia.
Eccoci giunti al nocciolo della questione, ovvero i falsi miti su cui si fonda il successo del senza glutine tra i non celiaci. Tra questi ultimi, in particolare, vi è la convinzione – completamente infondata – che il glutine sia alla base di molti problemi, dall’eccesso di peso alla controversa sensibilità al glutine, e che eliminarlo dalla dieta rappresenti una soluzione valida e priva di svantaggi. In realtà la situazione è ben diversa da come la immaginano e ora vi diciamo il perché.”

Nuovo tuffo nel mondo del graphic novel grazie ad Annamaria, che questa volta ci ha raccontato di “Contratto con Dio” di Will Eisner, pubblicato nel 1978.
Ma chi ha commesso l’errore? Dio? L’uomo? Oppure c’era qualcosa di sbagliato nel contratto che Hersh aveva firmato e controfirmato anni prima? Hersh se le pone tutte queste domande e, se non è troppo tardi, vorrebbe proprio stipulare un nuovo contratto con Dio. Pronto a tornare sulla retta via, si farà aiutare dai saggi della sinagoga per la stesura dell’accordo.
Chissà se darà i frutti sperati questo suo
tardivo ravvedimento

L’articolo di Mauro ci ha trasportato nelle usanze del capodanno cinese: durante il Songkran, capodanno buddista thailandese, è d’obbligo un rituale di purificazione che cancella gli errori dell’anno passato.
Avete presente quando i ragazzi, nelle calde giornate estive, giocano con le pistole ad acqua e si fanno i gavettoni? Ora immaginate se questi giochi venissero fatti contemporaneamente in un’intera città: ecco, questa è l’attrazione principale del Songkran.
Sebbene possa sembrare strano, questo divertimento generale nasce come rito di purificazione. Attraverso le secchiate d’acqua si cerca infatti di cancellare la sfortuna, e perché no, gli errori dell’anno passato.”

Esilarante è l’articolo di Virginia che, in pieno clima pre-elettorale ha elencato dieci tra le migliori Gaffe e relativi Gaffeur politici, rispettando assolutamente la par condicio.
Impresentabili, impreparati, incompetenti: questo il modo più facile e veloce per riassumere la vasta compagine politica che tra una gaffe e l’altra si presenta ai nostri occhi a due settimane dalle elezioni.
Per rispettare la par condicio preelettorale spazieremo da sinistra a destra senza esclusione di colpi… Anche perché, volenti o nolenti, non riusciremmo a trovare nessuno immune al virus dello strafalcione.
Gli esponenti della nostra classe politica, infatti, trovano sempre il modo di farsi beccare impreparati sulla cultura generale, che siano date di storia, collocazioni geografiche, avvenimenti importanti o anche leggi approvate da loro stessi.”

Gli errori che hanno condotto al disastro del Titanic sono l’argomento del pezzo di Annalisa: cause, concause e decisioni sbagliate che hanno causato una tragedia di cui ancora si parla a distanza di oltre cento anni.
Il relitto del Titanic giace attualmente a circa 486 miglia dall’isola di Terranova, in acque internazionali, ad una profondità di 3.787 metri, su un fondale fangoso, ai piedi della scarpata continentale nordamericana, sulla piana abissale.
Onestamente non credo fosse possibile prevedere, e quindi evitare, un disastro di tale portata. Forse si sarebbero salvate più persone, forse no. Da questa tragedia però è stato possibile trarre diversi insegnamenti sulla costruzione e l’ingegneria navale, l’emissione e l’applicazione di nuove normative sulla sicurezza e, soprattutto, una lezione di umiltà che colpisce tutti noi anche a distanza di oltre cento anni.

E conclude il tema il Grandangolo di Alessandro con gli Sciamani della fotografia.
Prima di tutto uno sguardo attento e partecipe, nei confronti di una natura in prognosi riservata; una mise-en-scène di situazioni apertamente metaforiche, dove un personaggio anonimo, quasi commovente per la sua ostinazione, si adopera senza trovare pace, per tradurre in soluzioni concrete, seppur bizzarre, le richieste d’aiuto lanciate dalla “madre terra”; infine la presenza ricorrente nelle immagini, di strampalati apparecchi meccanici, utilizzati per comprendere e “curare” le ferite del pianeta. Per cercare invano di riparare agli errori dell’uomo.”


E dopo aver parlato di quanto “Errare Humanum Est”, vi attendiamo a Marzo: nuovo mese, nuovo topic.

La Redazione

Scritto da:

Redazione IV

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