Attori che si reinventano pittori: James Franco.

Dal grande schermo alla tela

L’estate sembra aver lasciato il posto all’autunno, finalmente, e da appassionata di serie tv, cinema e arte quale sono, questo per me significa restare sveglia fino a tardi a guardare un bel film o documentario, senza patire il caldo soffocante. Proprio ieri mi sono imbattuta in uno speciale sugli attori-pittori. Ne sono rimasta sorpresa, tanto da spingermi ad approfondire. Gli esiti di queste ricerche mi hanno portato a scrivere una rassegna a metà tra cinema e arte, per scoprire quali attori di Hollywood si dedicano anche alla pittura (più o meno con successo).

1) Sir Anthony Hopkins

Anthony Hopkins non ha certo bisogno di presentazioni, anzi. Tutti lo conoscono, per molti è un mostro sacro del cinema, ma forse pochi sanno che oltre a essere un bravissimo attore è anche un discreto pittore. Con lui, cinema e arte collidono perfettamente.

Pare sia grazie all’incoraggiamento della moglie Stella se il buon vecchio Hannibal (ehm, Anthony) ha deciso di mettere in mostra le sue creazioni che, c’è da dire, hanno riscosso un notevole successo a Londra e Las Vegas.

Principessa, Anthony Hopkins.
Principessa, Anthony Hopkins.

Alcuni siti di gossip darebbero per certo che Mr. Hopkins sia deciso a lasciare definitivamente la recitazione, concentrandosi unicamente sull’arte. Che sia vero o no non è dato saperlo; di certo attendo con trepidazione di vederlo al cinema in Thor Ragnarok. Forse Odino non è il ruolo più identificativo di Anthony, ma di certo è uno dei miei preferiti.

Nirvana, Anthony Hopkins.
Nirvana, Anthony Hopkins.

2) Attori-pittori: James Franco

Immagino che nemmeno a James Franco servano grandi presentazioni e anche nel suo caso vale il binomio cinema e arte.

Franco ha raggiunto la vera notorietà grazie al ruolo del cattivo nel cinecomics Spider-Man di Sam Raimi, ma si è ben presto imposto come artista a tutto tondo e dagli obiettivi ben delineati. Oggi è uno dei personaggi più influenti di Hollywoode può permettersi d’investire in film indipendenti. Ha una sua casa di produzione e ha debuttato dietro alla macchina da presa con notevole successo.

Passa con facilità dalle commedie, quali The Interview o This is the end, ai drammi come 127 ore, ma il suo talento non lo mette al servizio solo del cinema. Osservando i suoi lavori artistici, capiamo subito che c’è una netta differenza tra la vena artistica di Hopkins e quella di Franco.

Gay Town, James Franco.
Gay Town, James Franco.

Il suo ciclo Gay Town è il più apprezzato, tanto da essere esposto a Berlino, in cui l’attore sembra prendersi gioco di se stesso e soprattutto delle voci circa la sua sessualità.

Spider-Man, James Franco.
Spider-Man, James Franco.

Prende in giro se stesso, la sua fama e anche il film che lo ha reso famoso. James ci piace proprio per questo suo non prendersi mai sul serio.

3) Johnny Depp

Che Mr. Stench avesse vene artistiche è ben noto, ma non sembra che le sue opere abbiano riscosso abbastanza successo da indurlo ad abbandonare la recitazione. La sua indiscussa versatilità ed estrosità gli fanno comunque guadagnare un posto in questa piccola rassegna tra cinema e arte.

Keith, Johnny Depp.
Keith, Johnny Depp.

Il ritratto di Keith Richards, chitarrista storico dei Rolling Stones, è certamente un’opera da citare. Richards è infatti l’idolo di Depp, che da ragazzino voleva diventare un grande chitarrista proprio come lui, ripiegando poi sulla recitazione con più che degni risultati.

Johnny e Keith hanno anche recitato insieme in Pirati dei Caraibi: il chitarrista, infatti, ha fatto un cameo impersonando il papà eccentrico dell’ancor più eccentrico Capitan Sparrow.

Un’altra opera di Depp che voglio citare, per mero gusto personale, è il ritratto che l’attore fece alla sua ormai ex compagna, la cantante Vanessa Paradis, da lei usato successivamente per la copertina dell’album Divinydille, un piccolo gioiello della musica francese. Tra le opere artistiche dell’attore è quella che preferisco, forse perché venero la Paradis e la sua musica.

Vanessa Paradis, Johnny Depp.
Vanessa Paradis, Johnny Depp.

4) Attori-pittori: Sylvester Stallone

Ecco, forse nel suo caso c’è da restare sorpresi nell’accostare cinema e arte. Avreste mai immaginato che Rambo potesse un giorno darsi alla pittura? Io no di certo, ma una volta ammessa la mia ignoranza mi sono documentata, scoprendo che non solo Sylvester Stallone dipinge, ma è pure bravo. La sua arte viene definita esplosiva, colorata, interessante.

Uno dei più apprezzati è l’omaggio dell’attore a Michael Jackson, in questo coloratissimo ritratto.

Attori che si reinventano artisti: Michael Jackson, di Sylvester Stallone.
Michael Jackson, Sylvester Stallone.

O ancora, la sua personale visione della vita, in questo Life by Sly. Insomma, oltre che star indiscussa dei film d’azione, Sylvester è un artista astratto che ha stregato San Pietroburgo e Cannes. E chi l’avrebbe mai detto? Beh, è sempre bello imparare nuove cose!

Attori che si reinventano artisti: Sylvester Stallone, Life by Sly.
Life by Slt, Sylvester Stallone.

Chiudo questo ciclo tra cinema e arte con un attore che più invecchia e più, per me, acquista fascino.

5) Pierce Brosnan

Il fascino ce l’ha e il talento pure; tuttavia la vita non è sempre stata buona nei confronti dell’attore, che ha prima perso l’amata moglie e poi la figlia, entrambe a causa del cancro.

È stato proprio per distrarsi dalla malattia della moglie che Pierce ha iniziato a dipingere, senza alcuna pretesa. Era giusto uno svago dalla terribile angoscia che lo attanagliava e lo ha colpito ancora nel 2013 quando la figlia Charlotte si è spenta per un tumore alle ovaie, proprio come la madre.

In loro onore Pierce ha fondato un’associazione per la ricerca sul cancro. Ha inoltre continuato la sua produzione artistica, vendendo i suoi quadri unicamente per beneficenza a favore della ricerca sui tumori.

Attori che si reinventano artisti, Pierce Brosnan, Fiji.
Fiji, Pierce Brosnan

Il binomio cinema e arte potrebbe accogliere ancora tanti, ma tanti attori, alcuni davvero bravi come Lucy Liu o Jim Carrey, altri un po’ meno. Ad ogni modo, che i loro quadri siano belli o no, offrono comunque spunto di conversazione e ci permette di vedere questi divi hollywodiani sotto un altro aspetto.

Consigli di lettura

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Scritto da:

Serena Aiello

Ex studentessa ormai (e finalmente) laureata, lettrice vorace e scrittrice per diletto. Raramente mi interesso ad un solo argomento, mi piace scoprire nuove cose e mi piace confrontare le mie idee con quelle degli altri, cosa che spero accadrà con i miei articoli.